Mangiando s'insegna: come sostenere un progetto cucinando
Sono ancora qui che ripenso a quei biscottini all'anice. Tipo i nostri cantucci, però con quel sapore e aroma di anice che adoro. E quei biscottini con aroma di limone. E ancora la torta morbida morbida dal sapore sublime. Per non parlare dei panini laccati con semi di sesamo! Effettivamente la parte dei dolci è quella che ho più amato alla cena che sabato sera il centro lavoratori stranieri della Cgil ha organizzato alla bocciofila Calari del quartiere Reno per finanziare i corsi di italiano per stranieri, appunto. Tre tavolate lunghe come una pista da bocce, tanta gente, giovani, anziani, signore e signori che insieme hanno gustato le specialità marocchine preparate da persone di questa comunità dell'Africa Settentrionale, per sostenere una causa. Il che mi fa pensare ancora una volta, quanto il cibo sia un linguaggio universale che tutti parlano sempre volentieri e che sia vincente ogni volta che si devono promuovere delle iniziative.
Il menu era comunque molto all'insegna dell'integrazione: da una parte cous cous con le verdure o la carne e dall'altra la polenta con la salsiccia. Vino rosso Montepulciano e dolci buonissimi. Tanto che ho fatto richiesta al responsabile del Centro lavoratori Roberto Morgantini di procurarsi qualche ricettina per me! Attendo con ansia.
Ah, nella serata era inclusa anche la tombola con premi molto interessanti. Ma a me e Fabio è capitata la sorte che vedrete alla fine. Un regalo indefinibile nel suo abbinamento ma in fondo molto chiaro nel suo significato.
Beh, complimenti per il tuo blog, così interessante e stimolante; lo seguo da un po', i tuoi reportages sono sempre ben fatti, ben scritti e ben fotografati.
RispondiEliminaGrazie, elisa
Il raduno nella bocciofila mi ispira a priori, anche senza biscotti all'anice come esca. Tuttavia, ti informo che sono pure io fan di questo profumo (e del Pastis, by the way), e che tramite mia sorella (vive in Francia, lavora in Svizzera, non ti sto a dire ...) ho reperito dei fantastici e profumatissimi semini di anice verde, trasformati in parte in un biscotto accompagnatorio per il gelato, l'estate scorsa. Sono pero' alla ricerca della ricetta del biscotto che sia davvero la morte loro, delle specie di ibridi brigidino-cantuccio, e nell'attesa di sviluppare l'idea pensavo di mettere i semini a riposare nella vodka, giusto per farmi un'essenza home-made.
RispondiEliminaFuori contesto, conosci un negozio fornito di alimentari giapponesi, a Bologna o dintorni ?
A presto
arrivo con un po' di ritardo...settimana un po' intasata ma anche piena di mangiate! non è che devo star qui a farmi vedere massacrata dal lavoro, eh?! un po' sì...il giusto.
RispondiElimina@elisa
grazie, sei molto gentile e questi commenti sono altamente motivanti! ;-)
@fedeccino
carissima, effettivamente credo che l'anice o non piace oppure ne diventi ossessionata! Molto interessanti i semini, son sicura che i biscotti siano eccellenti. ma...mi chiedo, e qui in Italia? non ci sono? nulla a che fare con quelli dell'anice stellato, vero? nel liquore, nel te'...ma anche nel caffé o nella cioccolata che si aromatizza...li mettrei ovunque!
x prtodotti jap: tu cosa cerchi esattamente? a Bo guarda Asiamach.com, è in via Mascarella. Spesso vado qui e altre cose le prendo da Natura Sì. ;-)