Sfrappole al matcha
Credo che il carnevale sia finito una settimana fa ma vedo ancora sfrappole girar per la città. E sugli scaffali del supermercato ci sono alcune confezioni che aspettano di essere smaltite.
Per me il carnevale non ha mai avuto tanto significato. Forse perché non me lo sono mai vissuta benissimo, sempre vestita da piccola da un triste Arlecchino. E mi ricordo che dicevo, nelle recite,
"Aria di bufera caro Brighella...". Quell'immagine mi fa ridere, ora, a pensarci. E' un ricordo bello. Ma per me carnevale è sempre stato qualcosa d'altro. Ovvero le sfrappole della Nonna Pina. Della mia nonnina originaria di Cesena che faceva ogni anno le sfrappole all'alchermes. E io le mangiavo ingurgitando croccantezze di felicità.
Quest'anno per la prima volta ieri, mi è venuta una gran voglia di fare le sfrappole da me. Ma visto che son sempre in tentazione, ho guardato il matcha sullo scaffale e l'ho messo nell'impasto. Così ho ottenuto queste sfrappole verdoline dal sapore dolce ma non troppo con retrogusto leggerissimo di natura.
Per la ricetta ho chiesto un po' in giro in un paio di forni. Non ho messo l'arancio, come qualcuno mi diceva, e neppure l'alchermes, ma il matcha. Al posto dello zucchero bianco quello di canna. Chissà se mia nonna avrebbe amato. E comunque la sfoglia va tirata sottolina se si vogliono frappe croccanti. Altrimenti e sono più spessine vengono più morbide.
400 gr di farina
2 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiaini di matcha
2 uova + un albume
olio
Unire la farina allo zucchero. Nella fontana mettere le uova e il matcha. Miscelare il tutto inizialmente con una forchetta e poi con le mani e ottenere una palla di pasta da far riposare 10 minuti. Poi tagliare in quattro parti e tirare col mattarello una sfoglia che sarà poi tagliata a listarelle con la rotella dentellata.
A questo punto mettere l'olio in padella e farlo riscaldare. Quando è bello caldo mettere le sfrappole e farle dorare da una parte e dall'altra.
Appena pronte posarle in un piattino con carta assorbente.
anch'io quest'anno non c'ho capito niente con questo carnevale, non so ancora se ho sballato il tutto di una settimana o no! bellissime le sfrappole della nonna, e il tuo tocco matchoso davvero geniale!
RispondiEliminagrazie Iana, a dir la verità quando ti viene la voglia di bei dolcetti ti viene. e comunque per fortuna che le sfrappole poi le dimentico, altrimenti ciao linea!!!
RispondiEliminaIo col té matcha ho un rapporto... un po' conflittuale. Nel senso che nel mio immaginario è uno di quegli ingredienti un po' balzani, che trovo qua e là in ricette insospettabili e non riesco neppure a immaginare che sapore abbia. Nelle chiacchiere di Carnevale mi mancava... e certo mi hai incuriosito. Un motivo in più per non perderti di vista, Bea.
RispondiEliminaA presto
Sabrine
cara Sabrine, mi son oresa un paio di giorni per risponderti. perché volevo pensare a quello che mi avevi scritto che mi ha fatto riflettere, e ne sono contenta! perché sono d'accordo con te...da una parte credo sia un ingrediente un po' inflazionato (ma poi solo tra i blogger ...perché non è che vado in gelateria e trovo il gelato al matcha...mi piacerebbe) ma dall'altra ogni volta che lo uso in un impasto, poi, se la dose è giusta, senti quel retrogusto di natura...non so come dire...di terroso...che a me piace molto! come mi piace il te' verde. Fondamentalmente può essere visto anche come colorante, il che è buono, è naturale e dà un bel colore verde alle cose. Un po' come la curcuma che dà il giallo meraviglioso che conosciamo. ma al momento è molto meno di moda del matcha. grazie per il tuo commento!
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