Aglio ursino, porcellane, sole: una gita a Vienna. #1


Comprare le verdure al Naschmarkt ok
Cercare le tazze e i piattini Lilien Porzellan sabato mattina al mercato dell'usato ok
Mangiare un panino col pesce da Nordsee ok
Fare una lunga passeggiata sul Donaukanal ok
Fare una bella passeggiata per il centro attraversando Stephansplatz ok
Bere un caffè al Sacher Cafè ok
Acquistare una tortina ricordo al Sacher Cafè ok
Tramonto al Fluc con vista sulla ruota del Prater sorseggiando la bevanda al sambuco ok
Una bella cena al Ra-Mien ko
Una bella cena al Shangai Tan ok
Spesa da Billa: la Vegeta ok Spesa da Bipa: gli olii mini di Kneipp ok
Una visitina da Meinl am Graben ko
Una cena allo Schnitzelwirth in Neubaugasse ko
Una visita al MuseumsQuartier ok Un salto da Interio sulla Mariahilfer ok
Una visita all'Urania ok
Cucinare per gli amici una cena italiana ok

Bene, io una piccola lista di cose da fare a Vienna me l'ero fatta, naturalmente. La conosco abbastanza bene. Ci sono stata tante volte e da un po' non ci tornavo. Così mi ero segnata le cose che avevo voglia di fafre assolutamente. E che potrebbero essere un suggerimento per chi ci va un weekend. Io ci sono stata per Pasqua e, stando alle notizie che mi arrivavano dall'Italia, ero davvero una persona fortunata. Tre giorni di sole, Pasqua nel bosco con le ballerine e una maglietta, pranzo all'aperto e tante passeggiate spensierate. Le cose segnate dove accanto c'è un ko sono quelle che non son riuscita a fare. Proprio perché ne ho fatte altre e nuove che racconterò strada facendo. Aggiungerò alla fine alcuni posti consigliati da Titti di Vienna, che non sono riuscita a visitare perché ho letto la risposta che mi ha dato un po' tardi. Ma è bello avere amici di blog in giro per il mondo: da loro avrai sempre consigli di prima qualità.
Tutto il mio weekend viennese comincia con la scoperta di un'erba aromatica che mi ha ossessionata. Ne avevo letto in qualche ricettina avvistata nella rete ma non sapevo mai bene a cosa ci si riferisse. Non avevo mai avuto tempo di approfondire la questione dell'aglio ursino, ma a Vienna è proprio impossibile sfuggire l'argomento...anzi...se non sapete cos'è siete decisamente out!.
L'aglio ursino è come una foglia di insalata al sapore dell'aglio e in ogni ristorante caratteristico, di questa stagione, c'è almeno un piatto che lo contiene. Il Baerlauch, così si chiama, è davvero l'ultima sensazionale ossessione gastronomica. Un po' come fu a suo tempo da noi la rucola. Impossibile sfuggirle. Tanto che, il giorno di Pasqua, i miei cari amici che ero andata a trovare, per farmi felice, mi hanno portata nel wienerwald a raccoglierla!!! E io ci ho fatto il pesto con le nocciole.
La ricetta la trovate sotto. Il Baerlauch lo vendono al mercato e può costare anche 10 euro al chilo. Ma avendo il bosco...a che serve?
Messa a posto la baerlauchossession, posso procedere con il racconto di questo weekend fatto di altre piccole ossessioni, perché la lista della spesa sopra è davvero quello che per tanti anni ho fatto a Vienna e che ancora, periodicamente, ho voglia di fare quando decido di calpestare il suolo austriaco e di andare a trovare i mie cari amici.
Allora, tornando al trend dell'aglio, il mio contatto è avvenuto al Schoene Perle (Große Pfarrgasse 2) un ristorante molto semplice e con tanti piatti vegetariani nel quartiere ebraico, non lontano dalla Schweden Platz. Si mangia molta cucina caratteristica viennese ma ad esempio, anche fish'n'chips con la forelle, cioè la trota. Qui ho mangiato appunto la crema di aglio ursino e poi un'insalata con trota affumicata e formaggio di capra alle erbe moltomolto buona! Posto consigliatissimo per chi mangia verdure e cerca materia prima buona. E i prezzi sono contenuti.
Naturalmente, avendo messo nella mia lista di desideri per il sabato prepasquale una passeggiata con spesa di verdure al Naschmarkt, il bellissimo mercato (anche ormai piuttosto turistico ma vale la pena) circondato da bar e baretti, ristoranti, cantine e negozietti asiatici, sapevo a quel punto che avrei iniziato con la ricerca del baerlauch. Anche se poi, passeggiando tra i vari banchetti è impossibile non farsi rapire dalla presenza di verdure, tuberi, radici che dalle nostre parti difficilmente si trovano. Mi viene in mente il sedano-rapa, che ho recentemente ricevuto per posta da mia madre perché a Bologna non lo trovavo...ecco, lì è ovunque. Assieme ad altre verdure dai colori e dalle forme affascinanti che non avevo mai mai visto! Nere, viola, gialline, rosso acceso. Come il rabarbaro, che certo conosco, ma al mercato di Bologna mica l'ho mai visto! O ancora l'alkekengi che al mercato chiamano con il nome latino di Physalis...Eppoi dei vegetali neri neri che non ho capito cosa fossero (se qualcuno lo sa...me lo dica!), il prezzemolo ancora con la sua radice, come il sedano, patate di varie fogge, la pastinika (stessa famiglia del sedanorapa), il topinambur (detto anche patata americana, patata del Canada, pera di terra), gli immancabili crauti. Ma al Naschmarkt c'è anche una gran scelta di verdura e frutta esotiche, il che sta a testimoniare quanto la città e la nazione, siano da tempo terra dove si incrociano le culture. E infatti Vienna è piena di turchi, cinesi, giapponesi, sudamericani e naturalmente molte persone dell'est, vista la vicinanza con l'esteuropa. Da Vienna a Bratislava, ad esempio, si può andare anche in battello, lungo il Danubio...che meraviglia! La prossima volta lo faccio! Comunque...se cercate papaye, manghi, jackfruit, spezie di ogni genere, fate un salto qui e le troverete. Non solo il sabato, ma tutta la settimana. Domenica esclusa.
Strada facendo, percorrendo la via del mercato coi suoi mille baretti e ristorantini, ecco che arriviamo al mercato dell'usato. La vostra fermata di metro, se non arrivate a piedi, è la Kettenbrueckengasse sulla U4, la linea verde.






Qui avrete la possibilità di trovare oggetti di vario pregio. Dalle cose assolutamente inutili buttate alla rinfusa (ma l'utile, come ben sappiamo, è qualcosa di molto soggettivo) come se fossero fuoriuscite da una cantina esplosa, ai bachetti più ricercati dove i prezzi non sono bassi. Ma, bisogna dirlo, al mercato delle pulci di Vienna, gli affari si fanno.
Io ad esempio, nella mia lista avevo messo la voce Lilien Porzellan. Et voilà, ecco l'ossessione numero uno che avevo, ancor prima dell'aglio ursino. Trovare queste tazze dai colori pastellosi e la foggia anni cinquanta (la prima produzione è del '59) era una delle missioni più importanti. Purtroppo avevo dimenticato sempre, negli anni passati, di segnarmi l'indirizzo di un robivecchi che abitava di negozio in una delle stradine che scendono dalla Mariahilfe (la strada principale del centro...tipo via Indipendenza a Bologna) al mercato. Ci avevo portato amiche e amici ma io mai preso nulla. Stavolta ero decisa a portare a casa il desiderato bottino. E sono stata fortunatissima, anche senza indirizzo. Le tazzine mi si sono materializzate davanti in vari banchetti sparsi. E a prezzi eccezionali. Due euro a pezzo, o piattino o tazza, a differenza dei 25 euro valutati da altri due stand con dispiegato tutto l'esercito di pezzi delle Lilien. Brocche, piatti, ciotole, portauova. Vorrei averle tutte...ma anche no...in fondo qualche pezzo ben scelto, in mezzo ad altri servizi, fa la sua figura! E se capiterete a Vienna e ne andrete in cerca, tenete conto che le più vecchie sono quelle con manico bianco e centro del piattino bianco!! Come quelle che ho trovato io. Per ora è tutto! Domani vi parlerò di Vienna e la spiaggia, alcuni bar carini, altri ristoranti e punti di interesse.

Qui sotto, invece, la ricetta del pesto ursino

100 grammi di foglie di aglio ursino lavaye e tamponate
100 grammi di nocciole biologiche o mandorle o pinoli
tre cucchiai di parmigiano
sale di maldon qb
300 cl olio
Prendo 100 g di foglie fresche, 100 g di nocciole, 300 cl di olio extravergine di oliva, sale q.b.

Io ho tagliato le foglie a pezzetti e le ho messe nel contenitore con nocciole, sale, olio. Poi ho frullato (se pestate verrà più buono, no?) e quindi aggiunto il parmigiano. Ho messo nel vasetto e aggiunto il resto dell'olio fino a ricoprire il pesto. In caso non basti aggiungetene un po'.


Commenti

  1. bea bea... ma ci siamo sempre più vicine.... quelle tazze sono il servizio di mia nonna... il berlauch mi piace un sacoo e il pesto poi... l'ho ordinato da madavanilla ma solo seccato... fresco qui non l'ho mai trovato... il naschmarkt poi è il mio mercato preferito al mondo... insomma non vedo l'ora di tornarci anch'io... se l'avessi saputo ti avrei dato qualche consiglio anch'io ma vedo che te la sei cavata egregiamente da sola;) Baci!

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  2. Ah e al schoene perle ci lavorava una mia amica d'infanzia...

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  3. ah e i vegetali neri sono una sorta di rafano

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  4. ah e al flohmarkt gli affari si fanno davvero... io c'ho trovato tutte le cose più belle che ho!

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  5. Ciao Bea!
    Cavolo, mi spiace di averti risposto troppo tardi, sorry!...però come dice Iana, devo dire che te la sei cavata meravigliosamente!
    Bellissimo racconto accompagnato da altrettanto belle foto!
    Concordo...quella verdura nera è un tipo di rafano...ma non l'ho mai comprato, non so come sia...
    Buona serata!

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  6. Ciao Iana! E' proprio vero...ci rincorriamo da una parte all'altra del mondo, quello reale! Vedo che hai tanti ricordi legati a Vienna, ma del resto, come non potrebbe essere altrimenti? Coi tuoi nonni lì una parte di te è assolutamente austriaca e come già ti ho detto altre volte, sei proprio una gran bella fusion! Io Vienna la conosco un po', ci sono stata tante volte, anche per lunghi periodi, ed è sempre come stare a casa. E ogni volta che ci torno c'è sempre qualcosa di nuovo...questa volta, ad esempio, ho trovato il Prater davvero mutato. grazie per la traduzione del cipollone nero...i rafani...una famiglia che non mi sta proprio simpatica...tra wasabi e senape non ce la posso fare! chissà perché...

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  7. cara Titti, a dir la verità ci ho guardato venerdì stesso tra le risposte e non avevo visto il tuo commento! ne faccio tesoro per la prossima volta e ti ringrazio per l'apprezzamento...detto da una che se ne intende...;-) notte!

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  8. Che meraviglia!!!Sempre qualcosa di nuovo e saporitissimo!!! Brava! Bravissima!

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  9. e se lo dice la mamma...sono in brodo di giuggiole! e complimenti a te, sai cosa intendo....

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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