E' gelatomania: tra bicicletta, nuovi miti e kilometrozero
Gli italiani spenderanno quasi 2 miliardi nel 2010. Lo stima Coldiretti che registra un'impennata dei consumi nella prima settimana "calda" (a vedere oggi mica tanto...) dell'anno. E guarda caso l'annuncio arriva proprio mentre si prepara a partire a Firenze domani il Gelato Festival a Firenze, che ci offrirà la possibilità di scoprire tutti i segreti di una delle specialità italiane più amate. Sarà che queste cose solitamente vanno a braccetto, una statistica che aiuta una manifestazione è cosa comune, ma in fondo, esaminando la faccenda dal basso ci si accorge che è vero. E soprattutto che il rapporto della società con il prodotto gelato, da un paio di anni è davvero cambiato. Dopo anni piuttosto bui di predominanza del confezionato e ben poca attenzione verso la versione fresca, cui si aggiunge anche una chiusura repentina di tante poetiche baracchine trasformate da un'estate all'altra in piadinerie di basso rango e paninerie, improvvisamente c'è stata una rinascita. E ancora con la lacrimuccia per questa sentita nostalgia mi accorgo che la città è tracciata di dolci visioni zuccherine che, come una mappa nelle nostre strade, sotto i portici, segnalano lo spuntare di confetti rosa-violetto, giallino-verdementa (i colori preferiti dai negozi) di vere e proprie boutique grondanti di swarovski a forma di lampadario e ripiene di mobili shabby chic, prodotti nonsologelato (ma ad esempio cioccolatini, praline, semifreddi, tortine da archistar, sorbetti dewlla felicità scatole e scatoline) e accessori dell'arte dolciaria da urlo. La gelateria è tornata alla grande. Bella e spumeggiante, con un design ammiccante e una grande rivoluzione nei gusti: meno puffo più pistacchio di Bronte. Il kilometrozero ha colpito anche qui.
E adesso non si può far più senza di fichi caramellati o d'India, arance siciliane, creme con scorzette, cioccolato del Venezuela, caramello al sale, Bergamotto. Ma ci conforta sapere che anche fragola, limone, nocciola e stracciatella se la passano molto bene. E poi c'è una ricerca costante dell'atmosfera che fa tanto "come una volta" con una spruzzata di contemporaneo, però. Grazie anche al packaging di bicchierini e coppettine neoconcettuali. Ah, dimenticavo i ghiaccioli. Sono resuscitati anche quelli, nei loro involucri trasparenti molto vecchia scuola, che fanno tanto nostalgia e retrò.
Statistiche e grandi manifestazioni a parte, volevo in verità segnalare un'iniziativa molto bella a Bologna che celebra questa rinata passione. E' partita lo scorso 15 gennaio e si chiama Gelati e ciclabili. Dà appuntamento uno o due volte la settimana con partenza da Piazza Maggiore (questa domenica alle 16,30) e vi porterà ad esplorare le gelaterie migliori di Bologna e provincia. Voi e la vostra bici. La partecipazione costa 5 euro per due gelati e l'assicurazione. Si pedala, si brucia, si mangia.
E mentre nelle case si discute già della prossima grande cosa da acquistare, la gelatiera, naturalmente, fatevi guidare da palato e cuore seguendo le indicazioni della guida "L'italia del gelato" edita da Touring Editore e firmata da Donata Panciera.
E' vero, abbiamo notato anche noi che le gelaterie sono ritornate in auge e che anche con i gusti ci si è cominciati a sbizzarrire! Del puffo supponiamo che nessuno ne sentirà la mancanza e per il resto abbiamo notato un certo interesse verso i cosidetti gusti nuovi e parliamo di gelato al parmigiano, addirittura gelato all'aglio...e un po' storciamo il naso di fronte a queste novità, però andiamo ad incollare gli occhi davanti alla vaschetta perchè sotto sotto bruciamo di curiosità! Nella piazza sotto casa nostra, un paio di volte a settimana staziona un camioncino vecchio stile dove vendono gelati artigianali e quell'immagine, quando si rientra a casa, è davvero rassicurante. Poco distante abbiamo un chiosco color lilla dove il gelato, anche lì artigianale, è molto buono! Sorvoliamo sulle granite che sono fatte con quegli orribili e dolciastri sciroppi, ma il gelato è ottimo! Se ti dovessimo dire dove abbiamo mangiato i gelati più buoni a Bologna ti diremmo, al Gelatauro, consigliamo anche le granite che sono da sogno e il secondo posto dove abbiamo mangiato il gelato migliore è a casa nostra, con la nostra gelatiera ci sbizzarriamo ed usiamo solo prodotti naturalissimi!
RispondiEliminaBuona serata da Sabrina&Luca
Che bello il chiosco color lillà...è chiosco ma con colore alla moda! Condivido con voi la bontà della produzione del Gelatauro a Bologna e tra i miei favoriti mettrei senz'altro Stefino,in via Galliera e anche quello Vegan in via Riva Reno che utilizza solo prodotti naturali ed equo solidali. E poi non può mancare nella mia lista la Gelateria delle Moline in via Moline, un classico con la panna (non montata ma nemmeno classicamente fredda) più buona di Bologna x me. Infine, non attraente da fuori ma buonissimo dentro, la K2 in via Creti 55 (tra Bolognina e via Stalingrado), che fa anche gelati ipocalorici.
RispondiEliminaMa vedo che voi vi siete già dotati di gelatiera...mai più senza!
Non siamo mai stati alla gelateria delle Moline, ma dal momento che domani pomeriggio saremo in zona....
RispondiEliminaMi hai mosso una curiosità incredibile con la storia delle foglie di papavero. Devi sapere che io sono di Rimini (trapiantata successivamente a Bologna prima per motivi di studio e poi per scelta d'amore) e coi cassoni o crescioni, comunque li si voglia chiamare, io ci sono cresciuta. Appena tolto il pannolino, ho cominciato a mangiarne e il mio preferito da sempre è quello alle erbe. Di tanto in tanto si passava in alcuni negozietti che sono disseminati per la città e si andava a comprare i cassoni. Spesso li si preparava anche in casa, dove ci sbizzarrivamo coi gusti, ma solitamente si andava con quello alle erbe e con quello alla pizzaiola. Voglio arrivare a dirti che non sapevo che venissero usate anche le foglie di papavero, questa cosa mi ha colpito e al tempo stesso mi fa sentire anche ignorante! Noi li preparavamo con un misto di erbette del tipo cicorie, bietoline e qualche erbetta di campo! Mi voglio informare, sei stata illuminante!
Buon fine settimana
Sabrina&Luca
W il gelato! Senti un pò a me non è arrivata nessuna mail!
RispondiEliminacara Sabrina! anche tra i miei favoriti metto quello alle erbette però...anche quello patate e pomodoro e quando mi muovo sulla via Emilia mi piace fermarmi ad esempio a Castel Bolognese dove c'è una baracchina on the road, oppure vicino a Faenza. Se sono a Marina di Ravenna ho un altro riferimento vicino mi pare lo spazio da skate (ci vado diritta che so la strada) e tra Rimini e Riccione, sempre sulla strada, poco dopo l'hotel Le Conchiglie ce n'è un'altra. Pur avendo avuto due nonne romagnole, nessuna delle due faceva il cassone. Sì la piadina naturalmente. E comunque, questa rivelazione del papavero l'ho sentita da Pier Giorgio Parini, chef dell'Osteria del Povero Diavolo di Torriana...poi ho fatto delle ricerche e il nome proprio delle foglie sarebbe "rosole". non essendoci tutto l'anno si sostituiscono con le bietole o la cicoria. mmm...anche se è mezzanotte passata il sol pensiero mi fa tornar la fame!
RispondiEliminacara Iana, ci riprovo domani a scriverti! si vede che ho sbagliato mittente...
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