Ventiquattr' ore a Trapani
Dalle 8 alle 8. Ventiquattr'ore a Trapani richiedono un po' di energia (soprattutto quando si è preso l'aereo alle 6emezza e si arriva già alle 8 e il giorno dopo si riparte alle 8,40 e si fila dritti al lavoro!) ma offrono grande intrattenimento. A cominciare dalla colazione appena arrivati all'aeroporto: la gestione sarà anche MyChef, ma le brioches e i mangiarini salati che potete scegliere, non hanno nulla a che fare con questo marchio in altre città. La pasticceria è fatta "in Trapani". Sul capuccino, invece, non potrei dire la stessa cosa....la schiuma si sfalda alla prima girata di cucchiaino. Ma la treccia che ho mangiato e quella che la mattina dopo mi son portata a Bologna, valevano tutto :-P
Un'altra colazione divina, questa volta con cappuccino super, l'ho fatta nel corso di Trapani, mangiando zeppole con crema....ancora ne serbo il sapore con tutta la golosità del caso.
Sono volata a Trapani per l'inaugurazione della mostra di mia sorella Beatrice (sì in effetti lei proprio si chiama Beatrice...io invece Benedetta detta Bebe, nonostante il nome del blog che però nasceva come dedica alla mia amica Bea -e non sorella- con cui spesso pranzavo e tutt'ora pranzo!) e mia cugina Grazia che vivono a Pantelleria. una dipinge, l'altra è fotografa. La sua mostra è al palazzo della Vicaria in via Francesco D'Assisi, un palazzo meraviglioso. E visto che l'inaugurazione era alle 18 mi son presa il tempo per fare tante cose insieme alla famiglia...la mia naturalmente. Tutti volati lì per il grande evento.
In mattinata siamo andati a fare una gitarella a Calatafimi (mi ha colpito molto la raccolta della spazzatura anti-ratto che viene appena con corda e gancio fuori dalle abitazioni) e abbiamo mangiato in un posto che potrebbe trarre in inganno perché è un ex pub ed è ancora arredato così. E invece si mangia benissimo, prodotti freschissimi (pesce e pesce) e piatti fin troppo abbondanti a prezzi onestissimi (che buffo...si vede che sono abituata male...perché non ci dovrebbero essere limiti all'onestà e invece mi stupisco!). Il ristorante è il Divino Rosso dei Fratelli Santannera in via Alcide de Gasperi (3391556252, Pietro) e i piatti scelti da noi hanno avuto come grandi trionfatrici le busiate (costo 6 euro), pasta di grano duro, sorta di taglioline arrotolate più e più volte attorno ai busi, i ferri per lavorare la lana, condite in varie maniere. Le delizia sono con passata di pomodoro, melanzane, basilico e mozzarella di bufala, poi ci sono le verde mare con prezzemolo, pepe, aglio, cozze e gambero o alla lido con aglio, prezzemolo, pesce spada, peperoncino e pomodoro. Tra i primi anche il cous cous di pesce, le penne alla piccantella con pancetta e peperoncino, le pappardelle al cinghiale e i ravioli di pesce in salsa mare. Io ho preso come antipasto un'insalata di mare e non ce l'ho proprio fatta col secondo...dovendo rinunciare al pesce spada o al tonno ai ferri. Nel menu anche molti secondi di carne.
Dopo questo pranzetto favoloso siamo ritornati a Trapani...senza nemmeno uno sguardo al tempio di Segesta...ma la strada imboccata di lì non ci passava!
La giornata, essendo solo le 3 del pomeriggio, era ancora molto lunga prima dell'inaugurazione, e così con mio fratello Ignazio, abbiamo preso a nolo le biciclette all'hotel Maccotta dove abbiamo pernottato (prezzi buoni, in centrissimo, bici a 5 euro al giorno) e ci siamo diretti verso le Saline che io volevo tanto vedere. Ecco, dal centro ci saranno 4 chilometri. Una piccola parte può essere pericolosa da fare in bici, a meno che non si salga sul marciapiede che però è tutto un saliescendi, però ad un certo punto inizia la pista ciclabile davvero "wildstyle" con fiori e arbusti cresciuti fai da te che ti danno certe frustate sulle gambe...ma almeno vai sicuro. E arrivi alle saline e puoi inoltrarti per le stradelle, ammirare i fenicotteri, i mulini, Trapani da cartolina. Si possono anche prenotare le escursioni e da giugno a settembre assistere alla raccolta del sale.
Dopo la gita in bici ecco che torniamo all'hotel e ci prepariamo per il vernissage.
A volte, cercare dei posti a Trapani, pare un po' difficile. Cioè, non tutti sono informati. E così è stato anche bello perdersi tra le stradine della città al tramonto... E arrivare alla mostra con tutta la gente già lì.
Un giro tra le bellissime sale con le foto di Pantelleria stampate su tela di Grazia e gli arabeschi-graffiti di Beatrice e poi una sosta al banchetto. Delizioso. Fatto di panelle, mortadelline, e mandorle tostate che io adoro. E altre delizie da mangiare innaffiate dai vini Pellegrino. Serata fantastica. Conclusa in gelateria. Troppo sazi tutti per un'altra cena.
E così la mattina seguente, mi son concessa un lusso: un rapido passaggio alle 7 da Il Tipico, che in via Cristoforo Colombo 12/14, zona porto peschereccio, vicino al mercato, vende prodotti tipici di tonnara. Un po' di tonno affumicato per le settimane che verranno e che saranno di ben poco svago.
Ah, un consiglio: quando arrivate a Trapani, il tassista che vi porterà in città potrebbe essere anche prenotato per la mattina dopo, perché altrimenti sarà difficile trovare un taxi in giro.
Noi abbiamo preso nota di tutto, anche perchè quest'estate non ci riusciremo, ma la prossima abbiamo intenzione di completare il nostro viaggio in terra di Sicilia, facendo tappa anche a Trapani. Le fotografie che hai scattato sono molto suggestive e ci rimandano a ricordi dello scorso settembre, è una terra talmente meravigliosa che ce ne siamo innamorati subito!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana
Sabrina&Luca
sempre affascinante nel raccontare!
RispondiElimina@lucaesabrina...grazie carissimi! beh, questo è solo un "guidino" per una terrà che non basteranno mai le volte che uno ci va per scoprirne le meraviglie!
RispondiElimina@grazia...dai, non ho parlato di te che eri il pezzo forte!;-)