Casa Monica, cucina per viaggiatori
Mousse di yogurt con fragole fresche di Casa Monica
x 4
300 gr di panna fresca da montare
40 gr di zucchero a velo
200 gr di yogurt intero naturale
una decina di fragole a testa
Montare la panna con lo zucchero a velo e infine incorporare bene lo yogurt.
Tagliare le fragole metterle in ciotola e aggiungere la mousse
La durata di questo yougurt pannoso è di un giorno...meglio consumare il giorno stesso. Potete anche prepararlo un paio d'ore prima e metterlo in frigo
Prima o poi bisogna affrontare le proprie debolezze. Una delle mie è parlare delle cose che mi stanno a cuore vestendole con un abitino professionale. In poche parole: facile forse parlare dei ristoranti dove si va la prima volta, che poi facile non è ma c'è più distacco. Meno semplice dar vita a un discorso critico sulla cucina di un posto dove vado spesso e dove mi trovo sempre bene, mi incuriosiscono le ricette, trovo ispirazione e non capisco come si fanno alcune cose ma posso farmele spiegare.
Il che è molto stimolante.
Da Casa Monica ci sono stata molte volte. Forse è il ristorante (che poi la definizione non è esatta, sarebbe meglio parlare forse di trattoria alto profilo, o ancora meglio di una casa del mangiare per viaggiatori e palati curiosi perché spesso anche qui il menu è fatto di saporiti ricordi portati a casa da viaggi) dove ho cenato più volte negli ultimi anni e ancora non ne ho parlato. Ho potuto assimilare i cambi del menu, entrare più da vicino nei punti di gusto di Casa Monica, vederne le variazioni attraverso le stagioni e capire quali sono gli evergreen. Un po' il polso della situazione ce l'ho. Ma non mi sento sicura mai. Vorrei fare il post perfetto. Per fare un bel lavoro. Ma credo che non sia possibile tergiversare così a lungo. Anche perché non sono un critico ma una fan con un punto di vista. E decido così di passare all'azione.
E' tempo di un consiglio dal cuore. E' tempo di Casa Monica.
E' tempo di un consiglio dal cuore. E' tempo di Casa Monica.
Questo luogo dato alle cene è stato aperto nel 2003 da Monica Cuniberti e Daniele Buldrini. Monica, chef, è il ricettario. Daniele detto Bul il signore dei vini e - mi permetto - il ciapinaro, come si dice a Bologna, della situazione. Quello che risolve i problemi. Sia Monica che Bul prendono le ordinazioni ai tavoli oltre che le decisioni, parlano con la gente e sono fantasticamente coadiuvati nel servizio ai tavoli dalle belle sorelle Moussamih, Leila e Lamia, che, come dice la mia amica Bea (quella che dà il titolo al blog) "mi ricordano tanto le Kardashian Sisters",
paragone che mi fa molto ridere ma che è assolutamente calzante! Carine le
sorelle Moussamih.
paragone che mi fa molto ridere ma che è assolutamente calzante! Carine le
sorelle Moussamih.
Quello che mi ha subito colpita di Casa Monica è stato l'ambiente. Caldo, evocativo, famigliare. E non
mi tiro indietro, solo perché apprezzo la cucina e l'atmosfera, a dire che anche
qui, come in altri bei posti a Bologna dove si mangia bene, l'acustica è un po' sofferente. Ma del resto
questa "casa" è stata ricavata da una ex carrozzeria che ancora ci ricorda la presenza di opifici nel centro storico di Bologna. Molti non ci sono più, questo ne è un esempio affascinante. Dove le
pareti, cui sono appesi disegni
culinari realizzati dal papà di
Monica, l'artista Pirro Cuniberti, sono state tinteggiate con
colori tra il giallo, l'ocra,
l'arancio, il malva, il rosso e il
pavimento è coperto da un
parquet dipinto a mano "per dare l'idea di un tappeto" come mi
spiega Bul.
mi tiro indietro, solo perché apprezzo la cucina e l'atmosfera, a dire che anche
qui, come in altri bei posti a Bologna dove si mangia bene, l'acustica è un po' sofferente. Ma del resto
questa "casa" è stata ricavata da una ex carrozzeria che ancora ci ricorda la presenza di opifici nel centro storico di Bologna. Molti non ci sono più, questo ne è un esempio affascinante. Dove le
pareti, cui sono appesi disegni
culinari realizzati dal papà di
Monica, l'artista Pirro Cuniberti, sono state tinteggiate con
colori tra il giallo, l'ocra,
l'arancio, il malva, il rosso e il
pavimento è coperto da un
parquet dipinto a mano "per dare l'idea di un tappeto" come mi
spiega Bul.
Il progetto è stato curato da Ariane Hallier, decoratrice d'interni. E, tra sala e cucina, è stata prevista una finestrella per dare la possibilità a Monica di vedere quel che succede "là fuori" e agli avventori
di sbirciare tra i fornelli (chiedete specificatamente del tavolo accanto alla finestrella, quando prenotate). "Il nome - racconta ancora Bul - viene da un viaggio in Spagna e dalla
di sbirciare tra i fornelli (chiedete specificatamente del tavolo accanto alla finestrella, quando prenotate). "Il nome - racconta ancora Bul - viene da un viaggio in Spagna e dalla
Casa Leopoldo dove andava a mangiare Pepe Carvalho e l'ho suggerito io". This is love!
Le ultime cose assaggiate qualche sera fa sono state un antipasto di farinata con
alici al pane profumato e crema di squaquerone e un riso basmati con verdure,
code di gamberi e crema di parmigiano. Infine non ho potuto rinunciare alle fragole con
yogurt montato, per me un must di cui finalmente ho carpito la
Le ultime cose assaggiate qualche sera fa sono state un antipasto di farinata con
alici al pane profumato e crema di squaquerone e un riso basmati con verdure,
code di gamberi e crema di parmigiano. Infine non ho potuto rinunciare alle fragole con
yogurt montato, per me un must di cui finalmente ho carpito la
ricetta che ho condiviso con voi.
Bene, dopo un po' di storia - che ci tenevo e a dir la verità vorrei tanto avere il tempo di
dedicare a tutti i ristoranti di cui parlo
dedicare a tutti i ristoranti di cui parlo
questi approfondimenti - è ora di dare uno sguardo al menu che cambia ogni giorno e
che ha appena festeggiato l'estate (ma sì...
dipende dai giorni...ma è già estate ;-) con la new entry
che ha appena festeggiato l'estate (ma sì...
dipende dai giorni...ma è già estate ;-) con la new entry
delle melanzane. Tortino di melanzane con mozzarella di bufala e pesto di
basilico (senza aglio). GNam!
Il pesce arriva dall'asta di Chioggia ed è
ordinato la sera con un messaggio lasciato sulla segreteria telefonica
dell' "uomo del pesce" che lo ascolta la mattina alle 4, prima di partire alla volta del mercato. Questo succede quattro volte alla settimana. La carne è fornita
invece da Cremonini.
In lista - assaggiato varie volte - anche un tonno in crosta di sesamo scottato alla brace con bietola,
uvetta, pinoli e salsa al wasabi (che a me non piace ma si può del resto anche evitare, non è invadente :-). E scottato significa proprio scottato. Se amate le cose molto cotte
non fa per voi, ma se il pesce è buono, fresco ed è un piacere la sua
interna semi-crudità. Poi ancora gnocchi di ricotta con asparagi e
pancetta, maccheroncini di grano saraceno al torchio con ragù di
vitello sfumato alla malvasia delle lipari con basilico (questo non l'ho assaggiato io che non mangio la carne).
Tra i secondi ancora filetti di branzino al
cartoccio con verdure e aneto e filetto di manzo alla brace con
cicoria piccantina e senape in grani.
Una cosa che mi piace è che anche se ho
mangiato un antipasto, un primo e un dolce, esco che sono
leggera. E le quantità non sono mai risicate. Poi all'inizio viene servita una salsina di
olive nere con pane o crescentina e un
frizzantino di benvenuto che ben
dispongono.
In cucina con Monica ci sono Adi, albanese, Pigi, ligure e Manuel, bolognese.
Il più giovane coi suoi 22 anni.
Il prezzo di una cena a base di antipasto e
secondo più dolce si aggira sui 25/30 euro (mediamente gli antipasti costano 8,90 euro come i primi mentre i secondi oscillano tra i 10,90 e i 18,90 euro). Col vino della casa un Pinot di Muri Gries di Bolzano o un sangiovese delle colline lucchesi (non ricordo la cantina) che costa sui 10
euro, in due si arriva ai 35. Il calice che ho preso io l'altra sera era invece un Muller Turgau
uvetta, pinoli e salsa al wasabi (che a me non piace ma si può del resto anche evitare, non è invadente :-). E scottato significa proprio scottato. Se amate le cose molto cotte
non fa per voi, ma se il pesce è buono, fresco ed è un piacere la sua
interna semi-crudità. Poi ancora gnocchi di ricotta con asparagi e
pancetta, maccheroncini di grano saraceno al torchio con ragù di
vitello sfumato alla malvasia delle lipari con basilico (questo non l'ho assaggiato io che non mangio la carne).
Tra i secondi ancora filetti di branzino al
cartoccio con verdure e aneto e filetto di manzo alla brace con
cicoria piccantina e senape in grani.
Una cosa che mi piace è che anche se ho
mangiato un antipasto, un primo e un dolce, esco che sono
leggera. E le quantità non sono mai risicate. Poi all'inizio viene servita una salsina di
olive nere con pane o crescentina e un
frizzantino di benvenuto che ben
dispongono.
In cucina con Monica ci sono Adi, albanese, Pigi, ligure e Manuel, bolognese.
Il più giovane coi suoi 22 anni.
Il prezzo di una cena a base di antipasto e
secondo più dolce si aggira sui 25/30 euro (mediamente gli antipasti costano 8,90 euro come i primi mentre i secondi oscillano tra i 10,90 e i 18,90 euro). Col vino della casa un Pinot di Muri Gries di Bolzano o un sangiovese delle colline lucchesi (non ricordo la cantina) che costa sui 10
euro, in due si arriva ai 35. Il calice che ho preso io l'altra sera era invece un Muller Turgau
Valle Isarco. Profumato...come piace a me.
Casa Monica, via S. Rocco 16, Bologna
051 522522
Aperto solo a cena. Chiuso la domenica
Meglio prenotare.
Casa Monica, via S. Rocco 16, Bologna
051 522522
Aperto solo a cena. Chiuso la domenica
Meglio prenotare.
Ti scopro appena adesso e ti metto tra i preferiti:)
RispondiEliminaBuongiorno Narcysa! e grazie...;-)
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