Baci da Pantelleria

Come sa chi ha letto qualche post precedente, una decina di giorni fa sono stata a Pantelleria a trovare i miei genitori. Loro vivono ormai da un anno sull'Isola dove per i precedenti circa vent'anni hanno trascorso le vacanze estive. La casa di famiglia, ora, dopo essere stata prima Bologna e poi Roma, è quella serie di dammusi col tetto giraffato e virato bianco-grigio che per anni ha ospitato avventure estive con sguardi africani (l'isola è infatti più vicina all'Africa che alla Sicilia e nei giorni di nitidezza, dalla finestrella della cucina si vede la Tunisia). Bene, dopo la breve premessa passiamo all'opera d'arte che vedete quassù: il bacio pantesco.

Questo bel dolce frittelloso che si "stampa" con un arnese in ferro a forma di fiore appunto (l'ho da qualche parte, visto che mia mamma me lo ha regalato la scorsa estate...ma sono un po' disordinatella...eh!) non l'ho fatto io, bensì mi è stato regalato, con altri baci, da Gianni, il compagno di mia cugina Grazia, di cui vi ho parlato, che a Pantelleria gestisce la Nicchia, sopraffino ristorante e un bel bar in paese. Insieme Gianni e Grazia hanno scritto un libro di ricette di Pantelleria, e il bacio è tra queste.

Quindi, quel che ho fatto io, il mio intervento per questi baci, insomma, è stato il ripieno, la fantastica ricotta profumata al limone (biologico, pantesco). Per il resto ho messo 12 fiori in una scatola, li ho adagiati dentro allo zaino (hanno viaggiato con una pianta di gelsomino siculo commestibile che mi son portata a Bologna) e ieri ho preparato la ricotta farcendoli...perché dovevano essere pronti per una festa di compleanno molto importante. E' tutto!
Qui sotto la ricetta dei baci tratta dal libro "La cucina di Pantelleria" di Grazia Cucci e Gianni Busetta, edizioni Campo. E poi quella della ricotta.

NdS (nota di stile): il piatto della foto è stato acquistato da Martino Designm via Canonica 1, Bologna

Bacio di Pantelleria
x 8 dolci

ricotta 300 gr (io ho usato quella di capra)
bicchiere di latte 1
uova 1
zucchero qb (ho usato quello bianco)
olio di frittura

Amalgamo il latte, la farina e l'uovo ottenendo una pastella alquanto liquida. Metto sul fuoco una padella con l'olio e immergo gli stampini per le frittelle (possono essere a fiore, a farfalla, o a cuore, col manico), a scaldarsi: immergo ogni stampino nella stampella per 3 secondi e successivamente nell'olio bollente finché la frittella non si stacchi da sola. Pongo poi le frittelle su un vassoio con della carta assorbente e aggiungo un pizzico di zucchero. Farcisco ogni frittella con della ricotta fresca già passata al setaccio, zuccherata a piacere (volendo si può lavorare con della scorza grattugiata di limone bio) e copro con un'altra metà. Spolvero con dello zucchero a velo. Nella pastella posso aggiungere del cacao, del caffè o del liquore. Nella farcia di ricotta si possono aggiungere scaglie di cioccolata o pezzettini di frutta candita.