Una gita a Venezia con l'elogio del dubbio e dei cicheti
Ma d'ogni dubbio il più bello
è quando coloro che sono
senza fede, senza forza, levano il capo e
alla forza dei loro oppressori
non credono più! (B. Brecht)
è quando coloro che sono
senza fede, senza forza, levano il capo e
alla forza dei loro oppressori
non credono più! (B. Brecht)
Una settimana fa ho deciso di fare una gita a Venezia, dove da un po' non andavo. Non è stato però il cibo e la curiosità di nuovi posti a spingermi fin là, bensi la voglia di visitare una mostra di cui avevo letto tempo fa e di cui mi aveva proprio colpito il titolo: L'elogio del dubbio. Un titolo enigmatico che racchiude una ricerca sulla forza e la fragilità della condizione umana e sulla capacità di sfidare i pregiudizi. La mostra con opere di Sigmar Polke, Maurizio Cattelan (le sue salme in marmo di carrara sono emozionanti), Tatiana Trouvè, Donald Judd, Edward Kienholtz, è allestita a Punta della Dogana, uno spazio suggestivo, ex porto monumentale della città restaurato da Tadao Ando, che divide il Canal Grande dal Canale della Giudecca.
Beh, non è che il discorso gastronomico l'ho lasciato da parte naturalmente. Anzi, la gita per la mostra è stata il pretesto per visitare un posticino molto appetitoso. Uno di quei luoghi del mangiar veloce che si chiamano bacari con l'accento sulla prima "a" e che propongono grandi varietà di cicheti, ovvero crostini guarniti con pesce, verdurine, patè, carne e formaggi. La mia scelta è stata sul Cantinone proprio perché sulla strada per Punta della Dogana. Si trova in Fondamenta Nani 992, è chiuso la domenica e non ci sono tavoli all'aperto...bensì solo un il muretto per appoggiarsi.
Io ho optato per il bel bancone di marmo da cui vedevo bene i cicheti per ispirarmi ogni volta che avevo finito i precedenti. Tutti i gusti, come racconta un attestato affisso al muro, sono stati creati da Alessandra De Respinis, la mamma del ragazzo che ci serve. La signora è stata campionessa dello snackfestival nel 2008 e tra le sue creazioni (a 1 euro l'una) ho assaggiato: petali di fiori, rosso d'uovo e maionese, tonno affumicato e tarassaco, salsa tartara e tonno + cacao amaro, salsa di noci, ricotta e ribes, uovo e crema di tartufo. Accompagnati da un bicchiere di bianco siciliano Planeta (La Segreta, se non sbaglio...ma sui vini a volte sono imprecisa).
Tra il sole, il fatto che non ci fossero troppi turisti (forse erano tutti sul cammino di San Marco)...è stata una gita davvero piacevole.
ciao Bea ! non ho visto questa mostra ma ho visto le salme di Cattelan e con quest'opera ho scoperto un'artista che fino ad allora avevo snobbato... Un'opera raffinata, di grande emozione ! un caro saluto !!!
RispondiEliminaCiao Benedetta,
RispondiEliminama sai che anch'io la scorsa settimana sono stata a Venezia, ma non alla punta della dogana bensi al Lido per un'altra mostra... mi piace molto questo post è il cammino che ho fatto anch'io per arrivare nello studio dell'artista che ho visitato... magica Venezia non vedo l'ora arrivi la Biennale...anche se ancora non capisco per bene cosa ci proporranno.
ti abbraccio forte e ti seguo sempre
Blue
www.aspassoconblue.com
Rossella_davvero emozionante e spiazzante l'opera delle salme. E centratissimo il fattore dubbio...una bella scoperta credo cara Rossella :)
RispondiEliminaBlue_ciao Blue carissima! immagino tu fossi in giro per il tuo bellissimo lavoro...anch'io andrò alla Biennale! e comunque vediamo di incontrarci prima, magari per un caffè!!
Benedetta dobbiamo assolutamente vederci prima...sentiamoci per un caffettino..
RispondiEliminaBaci & Abbracci
Blue
www.aspassoconblue.com