Cucina a impatto zero e altre storie



Come molte e molti di voi (a Bologna è piuttosto semplice) la mia spesa quotidiana avviene sempre di più al mercato del quartiere. Verdure e frutta di stagione che in questo periodo sono cavoli declinati per tutte le discendenze (è una famiglia vasta), cime di rapa, porri, insalata, radicchio rosso, zucca, carote (le ultime), peperoni (gli ultimi), mele, pere e così via. Quando cucino, cerco di utilizzare tutto al massimo, senza scartare troppo, anche perché le verdurine non sono coltivate con pesticidi e posso azzardare di mangiare il più possibile.
E mi vengono spesso in mente i cinesi, che da questo punto sono imbattibili: sono capaci di cucinare di tutto e tutto soprattutto, facendone un piattino delizioso.
Quindi, dando un'occhiata al mio sacchettino di "scarti" ho iniziato a pensare come utilizzarli e la prima idea è stata quella di darli in pasto alle mie piante. Successivamente (per dire che quando si cerca qualcosa...prima o poi ti ci imbatti) ho trovato un libro, La cucina a impatto (quasi) zero di Lisa Casali e Tommaso Fara ed è stato illuminante. 

Lisa è scienziata, cuoca e ambientalista. Ha un blog interessantissimo che trovate qui e vi esorto...andate a dare un'occhiata, sono sicura che troverete una ricetta da cucinare già oggi. Una delle recentissime che mi è piaciuta parecchio è una pastasciutta...dove gli spaghetti sono però radici di porro che sembrano tagliolini di riso e il condimento tutto vegano. In queste ricette è bello anche il rapporto tra quello che vedi e quello che invece mangi: quello che sembra poi non è.


Bene, di tutte queste cose parleremo questa mattina verso le 11 con Lisa in diretta su Radio Città del Capo, nello spazietto dedicato a Apranzoconbea, che mi sono ritagliata da un mese nella trasmissione Nino. Approfondiremo l'argomento di questa cucina degli avanzi 2.0 che mi piace definire così perché differente da quello che s'intende tradizionalmente per avanzi. Un tempo, in una società meno ricca e più consapevole del valore delle cose, si sa, non si scartava nulla, e l'avanzo era qualcosa di già cucinato che si riproponeva nei giorni seguenti in altre forme: ad esempio la frittata di spaghetti o la ribollita. Oggi, il nuovo che avanza, si chiama invece scarto e chi non ne ha, come suggerisce Lisa, è perché probabilmente acquista già confezionato e ripulito di quello che non serve. Ma i suoi scarti sono carta e plastica.

Come ogni venerdì, la trasmissione presenterà anche una ricetta di un cittadino bolognese (Bologna a tavola) e poi la segnalazione di uno dei corrispondenti dai quartieri della città che propome un nuovo posto dove consumare riti gastronomici.

Commenti

  1. questa ragazza è un genio!!
    stasera voglio provare le bucce di patata...
    ho salvato il suo blog fra i preferiti

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  2. sdaura_ puoi davvero dirlo. e ha anche una grande fantasia:) anche io voglio provare un po' di cose con le bucce! e gli spaghetti di radici di porro...un bacino e buon weekend!

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  3. a te che piacciono le rape, forse interessa questa ricetta per il pane alla rapa rossa...
    http://www.greenme.it/mangiare/vegetariano-a-vegano/6272-pane-alle-rape-rosse-la-ricetta

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  4. ma questo libro è stupendo... mmm devo imparare a cucina ma prima devo imparare a fare la spesa... assolutamente la mission del 2012

    tvtb

    Blue ti segue anche senza saper cucinare.

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  5. ma se a me il cavolo rapa non piace, che ci posso fare? :-D

    scherzo, il blog di lisa lo seguo anch'io, è una fucina di suggerimenti e idee!

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  6. sdaura_grazie sai Mirka? mi sono così anche iscritta al sito:) doppio successo!

    Blue_lesson #1...shoppingwith bea...sarai bravissima!!!

    Gaia_se non ti piace sei ancora mia amica :)) e che cavoli!!! buon lunedì!

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  7. Hai visto che ingrediente c'è nella mia ricetta di oggi? E pensare che avevo preparato questa ricetta venerdì mattina... continuiamo a non smentirci. Forse potremmo sposarci!

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  8. tesoro mio UNO...è che seguiamo le stagioni delle verdurine e siamo curiosoni...ma secondo te si andrebbe d'accordo con due cuochi in cucina? la mia risposta: sì...perché farei cucinare te :))))

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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