Rum agricolo o rum industriale? La storia scorre lungo il canale Navile...



La prima volta che ho sentito parlare di rum agricolo è stato lo scorso febbraio, quando UnoCookBook è venuto a Bologna ad insegnarci a fare le sfrappole integrali. Tra gli ingredienti da portare aveva segnato questo rum che mi faceva sorridere, proprio per quell'aggettivo, "agricolo", che non capivo assolutamente cosa significasse. Nel senso che so cosa significa agricolo, però applicato al rum...mai sentito. Vabbè. Insomma, qualche mese dopo, proprio durante la gita a Corticella di cui vi narravo ieri, mi sono imbattuta nell'intera storia del rum (o in un bel pezzo di storia, non esageriamo). E' successo al Giro di Vite, l'enoteca di via delle Fonti aperta da Federico Petazzoni e dalla fidanzata Elisa. Un aiutino lo dà anche il papà Guido, oggi in pensione, grande appassionato da sempre, con la moglie Nadia, di enogastronomia. Tutte le vacanze di Federico, storia che mi ricorda quella del giovane Bourdain (appena passato da Bologna per registrare uno dei suoi No Reservation) alla presa con la Francia, le sue radici e i genitori gourmet, erano finalizzate a buone scoperte del bere e del mangiare. E qualcosa, si può dire, ha davvero messo radici nella sua personalità. L'enoteca ne è il più concreto risultato. Dalla cantina con 250 etichette di aziende vinicole di nicchia fino al cibo di produttori piccoli e selezionati e alle birre artigianali, la mia seconda visita all'enoteca in compagnia di amiche, è finita con degustazione di rum e cioccolato. Ci siamo fatte prendere la mano dalla moda?  Oppure ci siamo immedesimate nella storia di questa terra legata all'acqua (canale Navile e chiuse...), che fino alla metà del secolo scorso era attraversata da barconieri? Chissà se bevevano il rum... sicuramente mangiavano da Sandro al Navile... E questa mattina su Radio Città del Capo, in compagnia di Nino, proprio di Corticella e Rum parleremo. Se siete estimatori di Zacapa o Diplomatico, sintonizzatevi. Anche se non lo siete, mi raccomando.



rum industriale e rum agricolo

La degustazione proposta da Giro di Vite può prevedere l'assaggio di due Rum, uno industriale (ottenuto dalla distillazione della melassa) e uno agricolo (prodotto esclusivamente dal succo puro della canna da zucchero e che prende il nome di “vesou") in compagnia di 6 cioccolati diversi. Il gioco è bello quando non si sa che rum si beve e si esprime una preferenza. Poi alla fine Federico vi svela cosa avete bevuto e se siete curiosi ve ne racconta la storia, come quella che ci racconterà questa mattina. Io e le amichette, che di storie siamo avide più che di rum (io lo conosco pochissimo) ci siamo fatte intrattenere una buona mezz'ora. Ed è stato interessante. Soprattutto perché mi piace molto ascoltare quei racconti dove si abbattono un po' di cliché che continuamente ci assalgono. Sul rum ce ne sono e anche di questo parleremo con Federico.
Poi, visto che la cosa è successa una decina di giorni fa, nel frattempo io ci ho pensato più volte a quella sera. E, ieri al tramonto, prendendo come pretesto un giro in bici lungo il canale Navile (dove ho colto un po' di fiorellini ed erbette) con l'adorabile, sono arrivata fino al Giro di Vite per un birrino, anzi per un biren e ho proposto a Federico l'intervista di questa mattina.


un biRen
sostegno del Battiferro lungo il Navile (proprio dietro il museo del patrimonio industriale)
Ponte Nuovo 

le botti-tavolini dove sorseggiare vino, birra o rum e dove mangiare



Giro di Vite, via delle Fonti 45/b (0513546171)

Commenti

  1. Non conosco per niente la zona di Corticella, da questi due post sembra interessante...ci programmero' un viaggetto di piacere :D

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  2. Forte il rum agricolo, mi piacerebbe assaggiarlo!! mi segno l'indirizzo del Giro di Vite!! baci, Francy

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  3. E' ora di dare lustro a Corticella e a chi ci lavora con metodo e passione vera!


    Bravi Fede&Elisa!!

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