Torta al mango sottosopra, con sciroppo





Che bello! Ieri primo maggio per me è stata una buona occasione per mettere le mani in pasta dopo tanto tempo che non mi davo da fare su qualcosa di minimamente elaborato. Vabbé che sono rimasta in casa a lavorare (non ditelo in giro...) perché avevo un po' di cose da portare avanti (nel mio lavoro, giornalista freelance, non esiste una regola e si lavora quando il lavoro c'è. Per di più, se si decide  di fare un viaggio, la cui durata corrisponderà a non percepire un soldino uno, è meglio mettersi avanti e insomma, far scorta di noccioline da lasciare in eredità al giornale). Ma visto che ero in casa e che pioveva, ho pensato di rendere più confortevole l'ambiente e preparare qualcosa per la mia odierna colazione. Svegliarsi con qualcosa di buono ti svolta la giornata. Se poi sa un po' di esotismo...ogni tanto il km0 lo mando in vacanza e parto per un viaggio di migliaia di chilometri guidata dall'adorabile Mango. 





Torta al mango sottosopra
x 8


per la torta
uova medie 4
zucchero di canna 220 gr
vaniglia 1 stecca
farina intergrale 150 gr
mandorle pelate e tritate 120 gr
lievito Biovegan 1/2 bustina
burro fuso 150 gr
scorza di lime grattugiata 1 cucchiaino


per lo sciroppo di mango
zucchero bianco 110 gr
acqua 180 ml
mezzo lime spremuto
stecca di vaniglia 1
manghi pelati e affettati 2

utensili
una casseruola da plum cake
carta da forno
un barattolino per lo sciroppo


sciroppo e preparazione casseruola
Pelo e taglio il mango a fettine lunghe circa 10 cm (io le ho tagliate per la mia casseruola che il larghezza era circa 10 cm). Ungo la casseruola con il burro e rivesto con la carta da forno.

Metto lo zucchero bianco, l'acqua, il succo di lime e la vaniglia estratta dalla stecca in una padella e su fuoco basso faccio sciogliere lo zucchero. Aggiungo le fette di mango e cuocio per 10/12 minuti. Rimuovo il mango e lo adagio nella casseruola che avrò precedentemente rivestito. Metto da parte lo sciroppo in un barattolino.

la torta
scaldo il forno a 160 gradi.
Metto le uova, lo zucchero e l'estratto di vaniglia in una ciotola e amalgamo con lo sbattitore (se avete un mixer potete usare questo) per circa 10 minuti. Deve risultarne una crema tipo zabaione triplicata rispetto agli ingredienti iniziali.
Aggiungo al composto la farina, le mandorle, il lievito e mischio.
Aggiungo il lime e la scorza e amalgamo.

Verso il composto sopra il mango nella casseruola e cuocio per 40/45 minuti. Sentirete voi quando la torta sarà solida, con uno stecchino.
Lascio raffreddare per 10 minuti prima di mangiare e servo con lo sciroppo leggermente scaldato.
Quando la torta la mangiate nei giorni seguenti lo sciroppo potrebbe piacervi anche freddo. A me sì.


















Commenti

  1. Meravigliosa torta, che fa alzare da letto con sprint e con la certezza di mangiare qualcosa di goloso ma soprattutto sano. Oltretutto si presta secondo me a qualche variazione con tanti altri frutti che arriveranno fra poco con la bella stagione (pesche, albicocche ecc.)! brava Bebe!! bacioni!

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  2. cara Francy, hai proprio ragione...alla sveglia voglio quasi bene ;-) e a proposito delle variazioni, pensavo la stessa cosa...puoi metterci la frutta che vuoi con relativii sciroppi. e finalmente la frutta adorabile della bella stagione sta per arrivare.

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    1. la proverò! posso sostituire il burro? cerco di farne a meno..

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  3. Che frutto il mango ! Pieno di profumi e sapori resinati ! fortunata a trovarne di maturi e giusti ! Gran bella collazione da te ! Un abbraccione !

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    1. ti dirò Rossella... non era maturissimo, infatti hai ragione, si fa fatica a trovare frutta esotiica matura al punto giusto, ma per il trattamento che gli ho fatto, cotto nello zucchero + acqua e poi messo in forno capovolto, alla fine è risultato morbido ma anche un po' "scrunchy" il che mii è piaciuto parecchio!

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  4. questa torta è favolosa!! Quando fai un salto a Tredozio? ^_*

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  5. grazie Benedetta... eh eh...l'estate sarà lunga e a Tredozio capiterò appena c'è un weekend caldo caldo!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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