Vivere a impatto zero...vera felicità?
Ci penso spessissimo, come credo molti di voi. E giornalmente la mia vita è scandita da alcune regole che mi sono imposta per essere abbastanza all'altezza della missione: cercare di inquinare il meno possibile, cercare di non produrre troppi rifiuti e se li produco almeno li smaltisco correttamente dividendo carta da plastica da vetro ecc ecc. Poi che altro...uso le lampadine a basso consumo, faccio la lavatrice e la lavastoviglie solo la sera o nel weekend e solo quando ho accumulato tanta roba. Quando mi faccio la doccia se mi insapono chiudo l'acqua e la stessa cosa vale per i piatti quando li lavo a mano. Ah...vado in bici e soprattutto lo faccio senza imprecare troppo, che pure quello inquina parecchio. Faccio la spesa nei mercatini e compro solo prodotti di stagione e mi porto sempre dietro la mia borsa di tela così non prendo quella di plastica o di carta. Poi...nel mio cortile coltivo un piccolo polmone verde di piante aromatiche e lo scorso anno ho piantato 8 gelsomini.
la mia bici viola parecchio sgangherata...la bici rivoluziona il senso di vecchio: più vecchia - inquinante perché si compra usata |
Ecco, mi sento abbastanza partecipe a tutto il discorso sull'impatto zero... ma sento anche che posso farlo piuttosto bene perché vivo da sola, vivo solo per me e non devo occuparmi di una famiglia ad esempio. Nella mia vita non ci sono troppe variabili che mi fanno andare in tilt e quindi posso fare la brava senza troppo sforzo. Per di più abito a piano terra e non è una scocciatura far due passi fino all'immondizia per praticare il rito dell'indifferenziata. Ah...poi, per chiudere....abito a 5 minuti dal centro città (Bologna) e la pista ciclabile, seppur spesso mal frequentata (motorini e macchine parcheggiiate, gente a piedi continuamente...vabbè...ma non voglio far troppe pulci) mi passa davanti a casa.
Mi è interessato leggere l'esperienza di Paola Maugeri nel suo libro "La mia vita a impatto zero" per capire come lei, con una vita completamente diversa, si è organizzata in questo senso. Anche se certo, il suo è stato un esperimento durato un mese per vedere come poteva cavarsela in questa missione. Ma molto, immagino, è rimasto. E questa mattina Paola ce ne parlerà ai microfoni di Radio Città del Capo, nel mio spazio Apranzoconbea, in compagnia di Nino, dalle 11. Poi domani alle 17,30 sarà allo spazio Feltrinelli del Biografilm (cortile della Cineteca).
E mi piacerebbe sapere...voi...cosa proprio non riuscite a fare? E cosa invece vi dà tanta soddisfazione?
A me piacerebbe prepararmi i detersivi fatti in casa ma per mancanza di tempo e devo dire, anche voglia, non riesco mai a farlo quindi ripiego su quelli più veloci ma ahimè più inquinanti acquistati al super. Forse un giorno ci proverò sul serio invece che dire...sarebbe bello!
RispondiEliminaMi piacerebbe coltivare le erbe aromatiche ma il mio pollice nero tende a darmi qualche problema ;-)
RispondiEliminaPer il resto giro sempre in bicicletta, anche perchè essendo forlivese sono stata abituata sin da piccola a muovermi solo in bici. Quando arrivai la prima volta a Bologna mi ricordo che i miei compagni di corso non facevano che dirmi "vai in bici?!?? ma sei matta?!?? qua nessuno va in bici". Beh io non ho mai smesso di andare in bici e vedo che adesso anche molto bolognesi si sono convertiti :)
Anch'io mi sto facendo l'angolo delle erbette. E' una vera soddisfazione
RispondiEliminaAuto a metano,riciclo dell'acqua,erbe aromatiche e da martesì prima spesa a km0 ...speriamo di farcela!!!
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