Il pranzo della domenica: Il Poggio di Ozzano
Il Poggio di Ozzano e il suo giardino |
Il pranzo della domenica. Si può intitolare così, non una parola di più non una parola di meno, questo nuovo appuntamento che comincio oggi. Perché così è chiarissimo e si capisce che il titolo si riferisce a qualcosa che qui a Bologna rappresenta un vero evento della settimana.
Ci sono arrivata tardi a questa "usanza" bolognese, anche se pure io lo sono, bolognese. Ma sto pensando che sono una bolognese venuta un po' così così, perché vedo che tante cose non corrispondono. A cominciare dalla cucina della mia città...che proprio non mi attrae. Sono vegetariana da più di 20 anni e quindi si può capire che tortellini o bolliti non mi interessino particolarmente. Però anche nei dolci vedo che faccio fatica. Salvo la torta di riso che adoro e che metto tra i dolci che più amo fare e le raviole con la mostarda che mi fanno tanta simpatia e in certi periodi dell'anno ne mangio a volontà. Poi qualcos'altro che ora scordo. Quindi, alla luce di queste cose, il pranzo della domenica alla bolognese, è sempre stato per me un rito snobbato. Forse anche perché a casa mia, quando ero piccina, la domenica prendeva tutta un'altra piega: niente pranzo in famiglia o in campagna. Mio padre, giornalista sportivo, andava allo stadio. E anche quando il Bologna non giocava in casa, lui era in trasferta da qualche parte. Anche nel mondo.
Il primo comincia al Poggio di Ozzano, che è un posto già bello da raggiungere perché è in mezzo al verde più verde. E già per arrivare lì ti sei vista un bel po' di paesaggio, pratica che alla domenica fa tanto bene al cuore.
Lì al Poggio, tutto quello che si mangia arriva dai 15 ettari di terreno coltivati Bio. Due ettari sono per la frutta con mele, pere, albicocche, ciliegie, pere cotogne, prugne, mandorle, noci, nocciole, olive, fichi e cachi mela. Dall’orto invece cetrioli, melanzane, zucche e zucchine, peperoni, pomodori, rucola, bietola, meloni. Quello che non è del Poggio è di aziende della zona.
le grappe e le marmellate del Poggio |
Ma cosa ho mangiato io in questa stagione di mezzo con pioggerellina inglese?
Inizierò dall'antipasto che ci è stato portato in automatico, cosa che io non apprezzo mai molto, preferendo scegliere dal menu, anche per ovvie ragioni di alimentazione. Poi certo, le crescentine sono irresistibili e se te le portano te le mangi (chissà se dentro c'è lo strutto, manco l'ho chiesto, ho mangiato e punto). I salumi - io- un po' meno. Anche se sono di animaletti della zona io non li mangio. Ma l'Adorabile sì, quindi lui era ben contento di banchettare in solitudine. Però, per la gioia di una vegetariana, sono poi arrivate delle cipolline rosse in agrodolce, dei cavolfiori lessi e la rapa rossa fatta tipo crauti. Avendo io dichiarato la mia vegetarianitudine, la signora in sala che si curava di noi è stato molto carina e ha chiesto in cucina una tazzina di squacquerone.
Ma è stato col primo che mi sono rifatta...un tortellone (tutta la sfoglia è tirata al matterello ripieno di ricotta e bietola con gorgonzola e noci tagliato con le frappine, veramente buono. Per il mio compagno di scorribande, che poi la carne la mangia con moderazione, gnocchetti di patate, mais e ortiche al condimento crudo di pomodorini, rucola, noci e scaglie di grana. Tutto ottimo. E anche i prezzi ragionevoli: i primi costano tra i 7 e 8 euro, anche i tortellini. Finale con botto per il dolce alla ricotta con caramello (4 euro). Abbiamo bevuto un sangiovese della casa e acqua gassata e l'Adorabile il liquore di liquirizia, perché non sapeva delle grappe fatte in casa.
Al Poggio, che è proprio una casona di campagna e dentro non ha particolari pretese di fare la trattoria contemporanea e quindi non lascia concessioni a frivolezze, ho mangiato bene e direi che può trovare cose buone anche un vegetariano. Per un carnivoro è gioia pura. Che poi è anche un po' questo il mio eterno dilemma con il pranzo della domenica bolognese: riuscirò a mangiare qualcosa?
Conto per due: 37 euro (2 antipasti, due primi, mezzo litro di vino della casa, un litro d'acqua, 1 dolce, 1 liquore).
colonna sonora: Harvest Moon, Neil Young
Agriturismo Il Poggio
via Monte Armato 8
località Casella, Ozzano Emilia
Prenotazioni: 0516515201
dove sono: qui
Seguirò con molto interesse le prossime puntate de "Il pranzo della Domenica" di Bebe, che mi sembra un'ottima idea, come solo tu puoi avere!
RispondiEliminaAlla riscoperta della tradizione bolognese, nei riti e in cucina!
Anche io non sono molto per il pranzo classico della domenica, mi fa molta..noia e pure un pò di tristezza come a te. Che sia domenica o un altro giorno però è sempre bello scoprire posti diversi dove cucinare è passione e cura nella scelta degli ingredienti! bacioni! Francy
ciao Francy! quindi anche tu pranzodelladomenica-repellente? sto cercando di recuperare qualcosa che ho sempre osservato, snobbato, ma che mi ha sempre incuriosita. me ne sono tenuta alla larga...ma come sappiamo la vita è intrigante perché ti permette di vivere vari stati, sempre diversi, a seconda dell'età. Ogni tanto mi dico: chi se lo sarebbe mai aspettato Bebe? la modalità sorpresa che ti conquista ogni giorno.
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