Faccio la spesa in quartiere! Viaggio nei mercati rionali di Bologna
Le inchieste di Bea
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benvenuti a questo giro in mia compagnia attraverso i mercati rionali della città. Preparatevi a scoprire un mondo |
Si parla molto di riuso ultimamente. E' bello riciclare, guardare con occhi nuovi il vecchio. Succede per la moda o il design. Il vintage va moltissimo e "di seconda mano" è diventato ormai uno slogan con cui ci vestiamo volentieri. Succede anche nel cibo che si ricicli, la cucina degli avanzi mentre avanza la pratica bellissima di Andrea Segrè che col suo Last Minute Market ha concesso una vita prolungata a tanto cibo di supermarket, mense, ospedali. Cibo confezionato e fresco che andrebbe gettato inutilmente, solo perché la data dice che domani è già vecchio. Lui ha invece pensato che si può destinare a un uso diverso quando ha qualche giorno, può insomma sfamare ancora chi di cibo non ne ha.
Credo che la pratica andrebbe applicata anche agli spazi abbandonati della città, prima di cominciare a costruirne dei nuovi che magari tra 50 anni saranno daccapo abbandonati e lasciati invecchiare tristemente per costruire altrove e sempre più nuovo. Il nuovo di zecca è un'ossessione della nostra società, che dimentica in fretta e poi un giorno si pente. Mi pare necessario salvaguardare ciò che già esiste e rischia l'estinzione, perché riciclare la memoria non vuol dire fermarsi nel tempo, ma prendere qualcosa che fa parte della nostra storia e riscriverlo, mantenendone in vita l'essenza. E risparmiare, inoltre dall'estinzione, zone verdi con un triste futuro nel cemento. Per questo mi è venuto da pensare ai mercati rionali. Che in questo periodo non vanno tanto di moda, superati dai più glamourosi mercatini bio, a km0, dei contadini. E soprattutto dai ben poco glamour ma comunque scintillanti ipermercati, che si fanno largo spregiudicatamente inducendo nuove voglie consumistiche (non ci indurre in tentazione e liberaci dal male...amen).
Il mercato rionale è come una piazza coperta dove si va a far la spesa, ma anche molto altro. Si socializza, si incontra gente, si fa una buona spesa e qualche chiacchiera. E ci si sente confortati dalle presenze di chi non va di fretta. Ma alcuni mercati della città sono deserti. E i banchetti chiudono e il pubblico scarseggia. La scorsa settimana ho fatto un giro tra quelli della nostra periferia, perché si sa, al mercato di mezzo nel centro storico di Bologna e a quello di via Ugo Bassi, su cui pende un progettone di restyling, non va poi così male. Ma fuori? Che succede in periferia?
Credo che la pratica andrebbe applicata anche agli spazi abbandonati della città, prima di cominciare a costruirne dei nuovi che magari tra 50 anni saranno daccapo abbandonati e lasciati invecchiare tristemente per costruire altrove e sempre più nuovo. Il nuovo di zecca è un'ossessione della nostra società, che dimentica in fretta e poi un giorno si pente. Mi pare necessario salvaguardare ciò che già esiste e rischia l'estinzione, perché riciclare la memoria non vuol dire fermarsi nel tempo, ma prendere qualcosa che fa parte della nostra storia e riscriverlo, mantenendone in vita l'essenza. E risparmiare, inoltre dall'estinzione, zone verdi con un triste futuro nel cemento. Per questo mi è venuto da pensare ai mercati rionali. Che in questo periodo non vanno tanto di moda, superati dai più glamourosi mercatini bio, a km0, dei contadini. E soprattutto dai ben poco glamour ma comunque scintillanti ipermercati, che si fanno largo spregiudicatamente inducendo nuove voglie consumistiche (non ci indurre in tentazione e liberaci dal male...amen).
Il mercato rionale è come una piazza coperta dove si va a far la spesa, ma anche molto altro. Si socializza, si incontra gente, si fa una buona spesa e qualche chiacchiera. E ci si sente confortati dalle presenze di chi non va di fretta. Ma alcuni mercati della città sono deserti. E i banchetti chiudono e il pubblico scarseggia. La scorsa settimana ho fatto un giro tra quelli della nostra periferia, perché si sa, al mercato di mezzo nel centro storico di Bologna e a quello di via Ugo Bassi, su cui pende un progettone di restyling, non va poi così male. Ma fuori? Che succede in periferia?
E' stato interessante questo viaggio in scooter (grazie all'Adorabile che mi ha portata in gita) attraverso la mia città, anche per scoprire zone di Bologna che non visito sovente (frequento il mercato Albani della Bolognina, il mio quartiere) e per capire che i mercati sono davvero lo specchio della popolazione di un quartiere. Non possono scomparire, sono una ricchezza, che va solo un po' curata. Innanzitutto dovrebbero essere messi nelle guide, tra le rotte turistiche della città, con le loro peculiarità, in bella vista nei siti "giusti" dove solitamente si raccontano solo quelli più carini e di tendenza. Io, cercando orari e mercatini in rete non ne ho trovato traccia. Quindi una mappa me la son costruita da sola in questo reportage che ho amato molto. E che mi ha pure fatto ammalare...dopo questa due giorni mi son beccata l'influenza da cui sono uscita ieri...
Se la nostra città si guarda con occhi interessati e creativi molto può cambiare, ne sono certa. Il valore alle cose e alle persone, siamo spesso noi a darlo.
L'esperienza più toccante di questo viaggio, ad esempio, è stata la visita al mercato di San Donato. L'atmosfera è quella di una Berlino Est 1986, giusto per dire l'anno in cui ci sono stata e quindi il paragone ha un senso. Uno spazio dove c'è troppo spazio, perché molti chioschi sono chiusi. E dove la merce costa talmente poco che, davvero, qui la povertà trova di che sfamarsi. Ho parlato un po' col signor Carati, il panettiere. E con il signor Camorani di Brisighella, che vende il suo vino sfuso da febbraio alla "Bottega del vino"e si dà ancora un anno di tempo per vedere come va. "Se riesco a fare il cavallo bene - dice- se rimango asino chiudo". La pensa così anche Carati (tra i due è nata un'amicizia, il mercato è proprio una piazza bellissima) che vorrebbe più coordinamento tra i vari banchetti, per ottenere qualcosa tutti insieme. E non vorrebbe sentir parlare di progetti che sanno troppo di blablabla . "E' chiaro - dice lui, riferendosi a un progetto in fieri che riguarda il San Donato - che se vengono qui a fare tutto il multimediale e la biblioteca e la libreria, perché qui sotto c'è posto, c'è uno spazio grande come il nostro e vuoto, cosa vuoi che gliene freghi agli studenti di venire a comprare la frutta da noi?". Carati, che ha un banchetto anche al Mercato delle Erbe, ha vinto il bando un anno fa e si è assicurato il banco del pane. E sapete per quanto? Affittare un negozio qui, con licenza fissa che non può cambiare, costa 400 euro. Più spese "condominiali". Beh, dico io, mica male! E penso che mi piacerebbe avere un'idea e farci qualcosa.
Il mantra, comunque, che ripetono tutti è quello del sovraffollamento degli ipermercati che hanno rovinato la piazza con la merce a prezzo minore (ma non sempre, attenzione, non sempre) e gli orari di apertura full time. Ogni mercato ha la sua vita e c'è chi è più fortunato e chi meno. Quello di Chiesa Nuova, sulla via Toscana è sicuramente un modello da esportare ovunque e sarebbe bello vedere in tutti gli altri un'atmosfera così con affari importanti. Fortuna per tutti, insomma, mantenendo la propria personalità che è specchio del quartiere.
In generale possiamo darci da fare noi per riportare linfa vitale in questi posti con storie intense. Frequentandoli, passandoci ogni tanto. Secondo me ve ne innamorerete. La mia mente sta già frullando, sto pensando a qualcosa e le lampadine danzano insieme.
Buon illuminante viaggio. Io esco a far la spesa.
il mercato di san Ruffillo è stato rimesso a posto 10 anni fa ma nel frattempo tante attività commerciali che stavano sotto il portico a fianco della chiesa,a mo' di distretto del commercio, sono state trasformate in abitazioni perché rendono di più, ma la personalità e la forza dell'area ha perso forza, come mi racconta Stefano, qui al mercato con un banchetto di frutta e verdura. IL suo Best seller: funghi porcini, 32 euro kg
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appena entrata al Mercato San Donato, per la prima volta nella mia vita, ho avuto la sensazione di trovarmi a Berlino Est, 1986. Il consumismo qui sembra non essere mai arrivato (lo so lo so, è arrivato perché San Donato un tempo era un mercato di altissimo ceto). In vendita c'è il giusto indispensabile. Frutta a meno di un euro al chilo ma di buona qualità. Metà dei banchetti sono chiusi (a fine mese anche il macellaio va in pensione. Per fortuna c'è chi resiste, ad esempio un grazioso bar per far colazione o spuntino a pranzo. E dire che affittarne uno dal comune, costa 400 euro, previo bando e più spese collettive di condominio. Sul mercatino pende un progetto con data di realizzazione non nota, però, da parte del Caab che vorrebbe realizzare qui una tavola calda, portare internet e soprattutto nuovo pubblico: famiglie e studenti. Il signor Carati del panificio (best sellers: pinza, crescenta, presto il panettone)non ci crede molto e pensa sarebbe piuttosto importante mettersi insieme tra affittuari e pensare a un rilancio e come tirare dentro altre persone che abbiano voglia di investire qui.... Confesercenti guarda al progetto storcendo il naso. Sapete che penso? Peccato non avere un'idea sensazionale per un banchetto lì! Anche se poi le destinazioni d'uso degli esercizi commerciali non si possono cambiare...ma ad esempio, aprirci una pescheria (che è vacante) con possibilità di farci aperitivo? Come quella del Pavaglione nel mercato di mezzo...non sarebbe male no? Portare un po' di idee carine anche fuori porta.
il mercatino rionale di Chiesa nuova lo chiamerei "la boutique" dei mercatini. Qui davvero gli affari vanno bene e l'atmosfera è da quartieri alti. Sembra che i banchetti facciano a gara per tenere le cose migliori e l'immagine migliore. Ma del resto questo è un effetto a catena che si può osservare anche in giro per la città: se il tuo vicino fa una cosa carina e vedi che funziona, non vuoi essere da meno. Qui, ad esempio, accanto all'ottima pescheria e alla verdura di grido, c'è anche il panificio "bio" con anche tutti quei prodotti che potreste trovare al Natura Sì e con prezzi non maggiorati, perché molta merce, come quella di Baule Volante molto amata dai biolovers, ad esempio, è acquistata alla fonte.
al mercatino di Sigonio, zona Mazzini, ci sono due banchetti di frutta e verdura, una pescheria, un negozio di cose per la casa e in fondo, sulla sinistra, la baracchina con cineserie. Di fronte un altro chiosco dove un tempo c'era il fioraio, chiuso da sei anni
lungo via Vittorio Veneto c'è il mercatino omonimo con pescheria, fruttivendoli, negozio per animali e l'unico fioraio del nostro giro per mercati. Ci sonoitaliani e stranieri in egual misura, direi.
Mercato Albani (Bolognina, Navile) via Albani
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa alla Trattoria di Via Serra, prendere un caffè al PaneBurro e Wifi fare uno spuntino con dolce e salato anche vegano al Cibosano, comprare vino sfuso alla Cantinetta, provare un pollo a la brasa al Quebracha
Mercato San Donato, via Tartini (sotto il ponte di San Donato)
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Delogu, cucina greca o la cucina bolognese dell'Osteria Estragon
Mercato Cirenaica, via Sante Vincenzi
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Mordi e Fuggi, una cena da Pane e Panelle, un caffè da Ratatà
Mercato Vittorio Veneto (Porto), via Vittorio Veneto
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Nonna Rosa, o la sera da Casa Monica, o un sushi ottimo da Zushi o vegetariano e bio a Zenzero Bistrot e davanti, sulla via don Minzoni c'è anche il caffè del museo Mambo per un aperitivo
Mercato Santa Viola (Reno) via Emilia
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Nonna Rosa o alla Pizzeria l'Ospite, oppure alla Trattoria Aretusi
Mercato Sigonio (Mazzini) via Sigonio
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Mythos,
Mercato Chiesa Nuova, via Murri
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa al Ristorante Acqua Pazza in via Murri 168 (051 443422)
Mercato San Ruffillo, via Toscana
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa dal Marinaio
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa alla Trattoria di Via Serra, prendere un caffè al PaneBurro e Wifi fare uno spuntino con dolce e salato anche vegano al Cibosano, comprare vino sfuso alla Cantinetta, provare un pollo a la brasa al Quebracha
Mercato San Donato, via Tartini (sotto il ponte di San Donato)
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Mercato Cirenaica, via Sante Vincenzi
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Mercato Vittorio Veneto (Porto), via Vittorio Veneto
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Mercato Santa Viola (Reno) via Emilia
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Mercato Sigonio (Mazzini) via Sigonio
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa da Mythos,
Mercato Chiesa Nuova, via Murri
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa al Ristorante Acqua Pazza in via Murri 168 (051 443422)
Mercato San Ruffillo, via Toscana
se siete da queste parti potrebbe interessarvi mangiare qualcosa dal Marinaio
Bebe, che dire...I love u!!!ciò che dici in questo post rispecchia esattamente il mio pensiero di questi ultimi giorni..anche io ho avuto alcune ideuzze che vanno sviluppate...quando ci vediamo per riprendere le fila di questo discorso e quagliare??La funky c'è di bella!!!
RispondiEliminano, davvero? mi fa un gran piacere... ci daremo appuntamento a un mercatino a caso...eh eh
EliminaStupendo e dettagliatissimo il tuo reportage! TU potresti pubblicare una guida, altrochè!
RispondiEliminapost da stampare e incorniciare, cara Bebe!
a presto!
francy
grazie Francy...queste faticone mi sfiancano ma mi rendono felice. una guida..bella idea, bella faticona...todolist....
EliminaTroppo bello questo reportage!
RispondiEliminaLa prossima volta che tu e l'Adorabile passate da Via Vittorio Veneto, fatti sentire! Io abito dietro l'angolo! :)
cara amica Artista! ma lo sai che l'adorabile ha la casetta proprio lì? magari vi siete anche incontrati al mercato...un bacino
EliminaMa va! Ho un Adorabile vicino di casa! ;) bacetti
Eliminaun adorabile che si aggira per via vittorio veneto...
RispondiEliminaChe carino questo post!
RispondiEliminagrazie Enrico:)
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