Come si ordina al ristorante cinese?

riso gamberetti e ananas
Anche voi andate almeno una volta al mese a mangiare cinese? E come vi trovate...insomma, cosa vi piace mangiare e come?
Questa domanda l'ho proposta tempo fa sulla mia pagina FB per capire quali sono i piatti più amati e quali i ristoranti più frequentati in una città come Bologna. Oggi porto oltre la piccola riflessione, dopo che una chiacchiera con un'amica mi ha fatto pensare ad alcune cose, almeno per me importanti. Lei è stata a mangiare cinese, dopo tanto tanto tempo che non lo faceva, seguendo una mia dritta, ed è rimasta colpita da un po' di cose. Anzi, il suo commento è stato: "Mi è sembrato di essere in una pizzeria, né più né meno". Interessante no? Soprattutto visto che io son sempre lì ad elogiare come si mangia bene al Pagoda (è questo il mio preferito), come si sta bene, come è sempre interessante parlare con la titolare...
Ma perché la mia amica Stefania ha avuto questa impressione negativa?





ristorante a Shanghai, 2009

Perché ad esempio le hanno portato i piatti che lei ha ordinato nella sequenza italiana, però. Ovvero come fanno ormai tutti i ristoranti cinesi in Italia. E allora gli involtini diventano l'antipasto, il riso cantonese o i tagliolini di riso piccanti diventano il primo e i gamberetti sale e pepe o il manzo allo zenzero un secondo perfetto. Poi c'è il contorno, sottoforma di verdure saltate o tofu in agrodolce che aggiungiamo all'ordine se abbiamo tanta fame. E infine il dolce, e poi il caffè e l'ammazzacaffè, vale a dire il sake. Anche a voi capita sempre di mangiare così dal cinese?
E insomma, Stefania non era rimasta contenta perché la sua conoscenza della cucina cinese era un po' diversa. Succede così quando magari esploriamo meglio le abitudini altrui. Io ad esempio ho capito tutto durante un fortunato viaggio in Cina nel 2009. Ero andata "in viaggio con papà" a Shanghai e un giorno siamo stati invitati a pranzo da un amico medico cinese con la sua famiglia. Ecco, lì, su quel tavolo rotondo e vestito di rosso, ad un certo punto è arrivata tanta di quella roba che io non ci capivo più nulla. E subito dopo i nostri piatti, grandi come quelli da frutta italiani. Il messaggio era: si mangia tutti insieme pizzicando un po' di qua e un po' di là. Che poi io mica son riuscita a mangiare tutto... alcune cose erano davvero off-limits per i miei gusti, in particolare le zuppe... lo ammetto. In generale le cose gelatinose non m'ispirano granché. Una questione di consistenza! Però ho trovato la cosa talmente bella...e poi giusta. E soprattutto ho avuto un déjà vu...mi è infatti venuto in mente che fino a un certo periodo anche in Italia si mangiava tutto insieme. E che poi, senza pensarci, ci siamo fatti coinvolgere dalla divisione delle pietanze. Perché mi pare, e parlo a chi al ristorante cinese ha iniziato ad andarci magari negli anni Ottanta o prima... non ricordate anche voi che fino ad un certo periodo al ristorante si mangiava tutto insieme?  Il rito di ordinare riso e gamberetti e mangiarli insieme era parte del mio dna...


aquilone a Shanghai, 2009

Ecco insomma, forse Stefania non andava da tempo a mangiare cinese, e non aveva "subito" gli aggiornamenti. Che poi ha appreso tutti domenica sera. Ah, e poi, nella lista delle sorprese, c'era anche il fatto che non le avessero nemmeno proposto le bacchette. Ormai, infatti, si va solo di forchetta e coltello e i famosi "chopstick" in plastica devi chiederli espressamente.
Ecco insomma qualcosa da sapere, da chiedere, per gustare l'esperienza cinese, secondo la mia piccola esperienza. Chiedere: "Vorrei tutto insieme" e poi "Mi porta le bacchette?" e anche "Posso avere salsa piccante, agrodolce e soia?". E, almeno al Pagoda, si può inoltre domandare un menu senza glutammato. Parola di bologninense.

Commenti

  1. forse potrei aggiungere che domenica c'è stato anche un altro intoppo nel servizio della Pagoda: io c'ero con un gruppo di 14 persone e forse abbiamo intasato il servizio del ristorante monopolizzando l'attenzione della titolare, nonchè amica, Dis. Ho incontrato Stefania e il commento è stato lo stesso che ha fatto a te, Bebe. L'ho anche riferito a Dis e lei è tanto carina che lo sta considerando. Poi, per aggiungere una nota alle tue considerazioni, per una eccezione che mi fa sentire onorata, sono stata a pranzo a casa sua (di Dis) qualche giorno dopo, per un invito fatto qualche mese fa. Ho mangiato la cucina casalinga, buonissima, e ho chiesto perchè non fosse possibile mangiare le stesse cose al ristorante. La risposta è stata che ci hanno provato, ma che hanno dovuto smettere di proporre certi piatti perchè poi se li dovevano mangiare loro. Io confermo che anni fa ero una delle poche frequentatrici ad ordinare la fonduta di pesce, che ricordo buonissima e molto particolare, servita al tavolo con la fiamma e che oggi non viene più proposta perchè non era tanto richiesta.

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    1. cara Pina, che bello...invitata a casa di Dis a mangiare la cucina casalinga! Questo è un sogno:) e ci posso credere che certe cose non si possano fare in Italia, i nostro gusti su certi modi di cucinare e su certe consistenze e abbinamenti di sapore sono tanto diversi. Però un paio di piatti "altri" potrebbero prepararli, perché c'è chi, come te, ha un gusto più evoluto e curioso. Interessante coincidenza, poi, che ci fossi anche tu!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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