La trattoria Vecchia Bologna atterra al Marconi...e la tradizione prende il volo

trattoria VS mondo alato. Penso che, con tutto il rispetto per i monti innevati, una distesa di verde, i vicoli antichi delle città, una spiaggia con le onde che si sciolgono sulla sabbia, assoluti scenari meravigliosi per qualsiasi pranzo indimenticabile, pasteggiare davanti a una vetrata piena di luce attraverso cui si vedono gli aerei sfrecciare verso il cielo, sia uno degli spettacoli più affascinanti che esistano. Ma io sono di parte, perché adoro gli aeroporti, ci vivrei.  E il mondo definito tra le poltroncine di un aereo e la cabina di pilotaggio, mi piace da sempre.

Da un po' di tempo sogno di essere un occhio che vola sulla città e riesce a monitorare tutta la trasformazione in atto tra le mura e la periferia. Bologna è in grande movimento, stanno succedendo delle cose, come si suol dire quando si notano dei cambiamenti. E il mio desiderio è quello di avere un bello sguardo d'insieme sull'immagine in movimento. In parte, a dire il vero, ce l'ho. Ma è costruita da pezzi. Come in un libro dove, progredendo nella lettura, si scopre ogni giorno un capitolo nuovo. E' proprio vero, la nostra città, in questo momento, è un avvincente romanzo d'avventura. E per di più, non so se vi è capitato di seguirlo sul Resto del Carlino, è pure in atto una riflessione istituzionale per dare un titolo a questo libro. Il brain-storming si chiama Bologna City Branding e, dopo un focus group con alcuni ospiti illustri dalle idee forti, la prossima mossa sarà proprio quella di trovare un logo che esprima l'identità di questa Bologna e la posizioni a livello internazionale. Insomma, si sta cercando di raccontare col marketing la nostra città. E' vero, è il 2013, ma...meglio tardi che mai. Prendiamola come un'ottima notizia la ricerca di una visione fatta marchio che qualsiasi turista si possa portare a casa impresso su un'idea di merchandising molto affascinante. Perché il passo successivo, poi, sarà proprio questo: gadgettizzare la città. E farlo con stile, aggiungo io. Con un po' di vanità glamour, spirito "arty" e attitudine pop. Cercando di essere audaci, almeno una volta nella vita. Non è facile, ma è possibile. Aspettando di prendere il volo verso il mondo eccitante della memorabilia, Bologna può contare sulla sua arma più forte e "reputated": il cibo. E così chi passa sotto i nostri portici può almeno fare shopping di emozioni che sanno di pasta, dolci e salumi.
Da oggi, poi, ha una possibilità ancor più eccitante: aspettando d'imbarcarsi per tornare a casa, il turista innamorato può vivere lo spirito della nostra tradizione una volta ancora, perché alla sala imbarchi dell'Aeroporto Marconi, appena passato il controllo, ha inaugurato la Trattoria Vecchia Bologna, il paradiso delle eccellenze tradizionali. Una bella occasione per un turista che parte e vuole portarsi a casa un ricordo genuino. Ma anche un segno interessante di apertura e affermazione da parte del nostro non luogo più bello della città. Che vuole finalmente decollare significativamente verso il futuro e il mondo. E portarsi dietro la città tutta.

Posso quindi esprimere il mio entusiasmo per questa novità? Mah, penserà chi è lettore abituale di queste pagine digitali, cosa ci trova Bea di tanto eccitante in una trattoria di tradizione bolognese? E' vero, non mangio la carne e la cucina bolognese non mi trova sua grande seguace. Ma, non è questo il punto. Il punto di svolta è che lanciare una trattoria all'interno dell'Aeroporto è una pratica di marketing forte. Significa allinearsi al mondo con spirito però "local" e innovare la propria immagine lucidando i gioielli di famiglia e offrendoli nella vetrina più scintillante. Un po' come quando all'aeroporto di New Orleans, prima di partire, mangi le ostriche sul posto o te le fai impacchettare per il viaggio. O come a Parigi, dove l'adieu alla città può essere sottolineato da una bella scorpacciata di macarons Ladurè. O ancora ad Amsterdam dove puoi mangiare al bar dei crostacei, concederti un manicaretto indonesiano e prendere last minute qualche bulbo di tulipano. Insomma, ogni città del mondo ha i suoi tesori rappresentativi e su quelli cerca di spingere al massimo. Il cibo, poi, mette d'accordo tutti. E aprire una trattoria e non un ristorante qualsiasi, è proprio la scelta giusta. La trattoria è il nostro format migliore, no? E' quello che sa più di tradizione e famiglia. Quando poi viene proposto remixato dalla contemporaneità, non può che dar vita al meglio. E chi di voi gira un po' per Bologna, noterà come, proprio la trattoria, sia sempre più oggetto di riscoperta da parte di molti nuovi ristoratori. Magari associata alla bottega dei prodotti tradizionali. Come usava un tempo. E come succede qui, dove la Vecchia Bologna, ennesima idea della famiglia Chiari che al piano di sotto ha aperto nel 2010 il punto La Vecchia Malga, offre anche un piccolo market pieno di profumi e sapori, dal tortellino alla pinza, dal parmigiano al culatello, e un bar per spuntini veloci (piadine e barillini imbottiti). Sul menu piatti realizzati con materie prime selezionatissime e prezzi da gastronomico, con primi dai 15 ai 18 euro, antipasti dai 12 ai 17 e secondi con gli stessi prezzi. E una lista di vini bolognesi e alcuni fuori territorio.
So che ci sono tanti altri interessanti cambiamenti in arrivo al Marconi. E, attendendoli con la speranza che riguardino anche noi vegetariani discreti, esprimo un desiderio: arriverà il giorno in cui anche alla Fiera di Bologna avranno voglia di fare un passo decisivo verso una ristorazione contemporanea?

Trattoria Vecchia Bologna
sala imbarchi Aeroporto Bologna
dalle 9 alle 21
servizio trattoria, take away e spuntino veloce