Flower Power: da Flò a Frida's passando per Senape
Miguel el floralista @ chiosco Flò, via San Felice/Riva Reno |
Nei giorni in cui facevo l'inchiesta sui mercati rionali bolognesi apprendevo con dispiacere che il commercio più in crisi era quello dei fiori. Tra tutti i banchetti che pian piano chiudevano, quelli dei fiorai erano i più "gettonati". Che lavoro delicato, appassionato, empatico, emozionante. Magari per alcuni un po' per caso. Anche se credo davvero che oggi, il mestiere di fioraio, non si possa più fare casualmente. Perché è un'attività che non ha più solo a che fare con la merce che vendi, ma piuttosto col modo in cui proponi i fiori. Avere un negozio di questo genere oggi corrisponde a vendere un'esperienza nel piacere visivo totale, un'emozione che risveglia i sensi e ti svolta una giornata un po' tristona. Un po' come capita quando, passeggiando per strada, il nostro sguardo incrocia una macchia di colore e la nostra bocca si piega senza che ce ne accorgiamo all'insù. Un po' come succede quando io, passeggiando per via San Felice con la bici, incontro il chiosco di Flo' all'incrocio con via Riva Reno. E mi metto ad ammirare le cassettone con le aromatiche, con le azalee, i mazzi di ranuncoli... ma soprattutto mi metto a spiare Miguel, "el floralista", come lo chiamo io, un po' fioraio un po' stilista.
con Miguel i fiori di Flò sono ancora più belli! |
La storia di oggi nasce con la voglia di fare una piccola guida sui fiorai bolognesi. Non sarà esaustiva, lo dico subito. Perché sarà dettata dalle mie emozioni, dalla primavera che almeno per oggi ci ha concesso un sole bellissimo, dalla voglia di t-shirt e infradito, di chiacchiere la sera al tramonto seduta per strada, di giri con la bici che taglia l'aria calda ma non ancora afosa. Insomma, qualche fioraio per quelle persone che ogni tanto chiedono: ma dove posso comprare dei bei fiori in città? O una pianta last minute? E parto da questo chiosco di Flò proprio perché ci lavora Miguel Carrasco, un amico di lunga data ma anche uno stylist meraviglioso che sa vedere ovunque il bello. E già per questo son 100 punti. E che ogni cosa su cui posa gli occhi trasforma in luce. Poi certo, lavora in uno dei fiorai più carini di Bologna (assieme alla collega Danieli, lui spagnolo, lei brasiliana), quel chiosco che è stato recuperato un po' di anni fa da Annalisa Lo Porto, la creatrice dell'immaginario Flò già nel 2000 con il negozio di via Saragozza, che recentemente ha pure riportato alla bellezza il giardino di fronte al chiosco, quell'orto giardino con le panchine e le piantine dove ci si può fermare per una chiacchiera, per leggere un libro, per pensare.
Credo che grazie a Flò, il concetto della vendita dei fiori sia profondamente cambiato (il suo "fiore" all'occhiello sono i bouquet nelle scatoline nere). E si vede dalla nascita del progetto Frida's, ad esempio, coi due punti vendita in via Ugo Bassi e al Mercato di Mezzo. Anche qui cura, immaginario, stilismo e idee floreali sono al primo posto, da un negozio come Grazie dei Fiori in via Lame.
E poi credo che anche la nascita del vivaio urbano Senape, sia segno di questa nuova idea di verde...più poetico. Qui ci sono piante aromatiche, piante in vaso, ortaggi...ma chi lo dice che non siano un regalo altrettanto intrigante quanto un bouquet di fiori? Ormai anche le siepi le fanno di rosmarino...
il tavolo da lavoro che guarda via Riva Reno nel chiosco Flò, Miguel el floralista e il cassetto dei nastri |
...vabbè...che te lo dico a fà?
RispondiEliminaah ah ah
EliminaAmore che bello questo post, hai proprio pensato a me mentre lo scrivevi
RispondiEliminaTVTB
Blue
tra l'altro mi piace quando si creano bei link in città! (lui comunque e floralista TOP!)
Elimina