I Matti della Polenta... quelli di Sant'Isaia
la polenta dell'ammore, cavallo di battaglia dei "Matti" |
Ci sono abitanti della via che proprio non resistono e la domenica sera devono per forza andare a mangiare la polenta fritta con lo stracchino. Oramai è un rito. Ma ci sono anche tanti appassionati che arrivano da quartieri lontani, con ogni mezzo necessario. E se sono fortunati ci trovano come "sorpresa" del giorno, Fausto Carpani che canta qualche canzone in dialetto... perché lui è "al pió inpurtànt di cantànt bulgnîṡ d incû", ma è anche il compagno della Roberta, la carinissima titolare - assieme al collega Alessandro- dei Matti della Polenta, un nuovo posticino che ha aperto in città da forse un mese. Ed è già un successo.
La storia è una di quelle che prima o poi entreranno a far parte di un libro di racconti sulla "crisi". Quei cosidetti "case history" che verranno presi come punto di analisi di un'intero periodo storico per capire un fondamentale "dovecomeperché". E infatti Roberta e Alessandro erano colleghi in un'azienda un tempo. Poi hanno perso il lavoro ma non l'iniziativa e la fiducia. E ora sono in cucina ai "Matti" - anche con Marco, il figlio ventenne di Roberta- a fare le polentine fritte e alla griglia, le tigelle, le crescentine e le piadine. Insomma una bella proposta di alcuni cavalli di battaglia emiliano-romagnoli che stanno conquistando una clientela assolutamente rapita dai sapori casalinghi. Forse, questa capacità di ripensarsi, è comune a tanta gente in questo momento. Certo è che Roberta, una signora schietta e sempre sorridente, si è fatta un bel po' di estati al Ponte della Bionda, la rassegna più trasversale della nostra città, perché richiama un popolo davvero vario e unito nel nome della "santa" crescentina. Là "in tal canèl", sempre in prima linea, a darci dentro di impasti e farciture. E Fausto a dirigere il traffico!
Insomma ai Matti ho assaggiato le polentine fritte a forma di cuore con lo stracchino che sono una meraviglia. E con loro quelle grigliate. Dovrebbero entrare di rigore in tutti gli eventi dedicati allo street food. E finalmente posso dire di aver trovato la mia polenta ideale, visto che quella liquida non la amo! Poi ho mangiato la piadina che è piuttosto sottile (alert vegano: c'è lo strutto)- io le amo grosse e porose!!!- ma che si fa amare per il sapore genuino. Le crescentine per ora le ho viste solo sui tavoli degli altri, ma tanto so come sono... Bionda docet. Anche le tigelle non sono finite sotto i miei denti, ma forse tra tutte le specialità emiliane sono quelle (di territorio modenese) che mi stuzzicano di meno. Forse perché la morte loro è con il pesto bianco, a base di pancetta tritata con rosmarino e aglio. Ma ve la racconterà meglio Roberta, che quando parla del pesto le viene l'acquolina in bocca. Lei sì che è un'emiliana doc... mica come me che sono una bolognese fallata. Una nota importante dei Matti sono poi i prezzi: una porzione di polentine fritte e grigliate con lo stracchino costa 4 euro e ci mangiate in 2. Una piadina costa 3 euro, il piatto degustazione con la polenta alla spina e 2 sughi, 1 spiedino, polenta fritta, assaggio di polenta con nutella 10 euro, la crescentina ripiena 2 gusti 3,50 euro ed è tanta!!! Per bere c'è il frigo con acqua, coca cola, fanta, e succhi amita. Altrimenti i minivini da 0,25. Secondo me questo posto è un'idea geniale che racconta molto bene questi tempi appassionati di piccoli locali dove mangiare cose fatte bene e possibilmente "specializzate2. Perché è vero: finalmente la nicchia vince.
il portico di via S. Isaia, ieri alle 19,40
I Matti della Polenta
via Sant'Isaia 84/a, Bologna
0510391646
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che bella scoperta! però penso (spero) che sia un errore di battitura i 40 euro della porzione di polentine fritte e grigliate con lo stracchino! :)
RispondiElimina(uhhhhh)
Eliminacopiato il marchio e il format del polentOne di bergamo che ha già 11 negozi in italia e all'estero, niente di nuovo
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