Il lato Vintage della Romagna e la piccola frittura di FM



appena entri a FM, con ingresso sul corso Garibaldi, ti senti bene, ti senti "a casa" e vorresti fermarti lì un paio di giorni, anche solo per provare tutte le sale con atmosfere e apparecchiature differenti dove mangiare. E la cosa bella è che puoi farlo...puoi addirittura fermarti lì, perché FM è la parte fino a qualche tempo fa abbandonata dell'Hotel Vittoria... un'esperienza memorabile

Che adoro la Romagna è noto. Almeno se da un po' seguite Apranzo. Sono di parte, certo, lì ci sono le mie radici, ma ogni volta che ci torno per qualche motivo, trovo sempre una ragione in più per amarla. Una settimana fa sono andata con alcune amiche in gita a Faenza e, girando per vari posti, ho affinato ancor di più la mia teoria secondo cui la Romagna è la capitale vintage d'Italia per eccellenza. E per questo mi fa impazzire. E non è una passione dell'ultimo minuto quella per le cose "vecchie" che arrivano al massimo fino a inizio anni Ottanta. Il recupero e il riuso della memoria, attraverso moda e design e atmosfera, è iniziato tanti anni fa, più o meno 30, quando a Lugo Angelo Caroli aprì A.N.G.E.L.O. Vintage Palace, 1.400 metri quadrati di negozio/archivio meravigliosi, che serbano la storia del costume internazionale da acquistare e su cui far ricerca. Quando lui iniziò, un certo gusto per lo stile d'annata non era di moda. E si tratta di un'esperienza molto simile a quella di Clandestino, il caffè/club lanciato dalla caparbia ed energetica Morena forse 20 anni fa, dove io, nei migliori anni della mia vita (adesso sto vivendo la crème della crème), andavo a vedere piccoli e ricercatissimi concerti che, per la nostra regione, facevano tappa solo lì. Tutto lì dentro parla di un gusto charmant per la vita, di esotismo e easy life, di cocktail e socialità, di raffinatissima ricerca visiva. Da un po' di tempo, invece, il vintage è assolutamente esploso. Ce lo raccontano la tv, le pagine dei giornali, la prolificazione di mercatini, le persone che conosciamo e che abbelliscono la nostra vita. I locali più belli, a mio parere, sono quelli che sanno di vissuto, con tavoli vecchi e seggioline belle come anziane signorine, quelle vernici un po' scrostate e quei legni un po' rialzati. Velluti dai colori imprevedibili... come del resto, un tempo, lo era tutto... un po' meno allineato. E' un po' così FM (che sono le iniziali del titolare e chef Fabrizio Mantovani ma anche la sigla della modulazione di frequenza) e che , ristorante, bistrot, caffetteria, bottega... un posto accogliente, crossover di stili, che nasce dentro a un hotel vintagissimo, il Vittoria, una storia d'altri tempi. Narrata dai suoi divani di velluto prezioso, dai corridoi eleganti e dalle camere dove si può ben immaginare Carducci o D'Annunzio che si preparano per la cena.




nel menu degustazione a 48 euro (vini esclusi): zucchina con il suo fiore in farcia di bufala, acciughe, leggermente tempurate e mazzancolla alla plancia...tutto attorno carpaccio di asparago 

A dire il vero, quando mi trovai tra le mani il biglietto da visita di FM la prima volta, una sorta di flyer rettangolare che raccontava tra plastica troppo lucida e colori molto sgargianti, le proposte del posto che avrebbe aperto a Faenza verso dicembre, non gli diedi particolare attenzione. Per me tutto può partire da un biglietto da visita: quello ti racconta, solitamente, quando la comunicazione è davvero ben integrata, lo spirito di un luogo. Peccato, mi sbagliavo. Biglietto e luogo, marchio ed esperienza, non combaciavano. Ma questo l'ho potuto scoprire solo una settimana fa quando, con Linda e Stefania, ho deciso di andare in gita e scegliere proprio FM, suggerito da un'amica di Linda, per il pranzo. Già in fase di prenotazione sono stati molto gentili e quando siamo arrivati sul posto si ricordavano perfettamente che io son vegetariana con passione per il pesce, tanto che ci hanno proposto un menu degustazione senza carne. Ma insomma, credo che a un posto così bello, il nome "FM, sintonizzati con gusto", non s'addica particolarmente. E nemmeno il forte colore fucsia che mi ricorda un sushi bar.  Ma questo è un puro giudizio estetico e di suono che con la cucina, poi, per fortuna, non ha nulla a che vedere! FM è una bellissima esperienza che abbiamo vissuto attraverso il menu degustazione ad un prezzo davvero onesto, 45 euro senza vini. Un calice di Valdobbiadene ce l'ha offerto FM per darci il benvenuto!

una delle sale di FM


ambienti dell'FM, dove la musica diffusa ci è piaciuta parecchio

fritto semplice di merluzzo, sogliola, gamberi e verdure, il caffè n.1, 100% arabica proveniente da vari paesi, firmato Ca' Ve Caffè, sfogliamo riviste, copiamo ricette

mordiveloce di pomodoro vesuvio caramellato con arachidi, lime/ sale e il bancone del bar
dopo aver peregrinato in giro per il mondo, Fabrizio è tornato in Romagna e ha realizzato questo sogno affascinante e complicato che funziona da mattina a sera a più livelli e con uno staff ristretto di una decina di persone

vari momenti della "nostra" vita dentro all'FM... tra un pesce crudo e una passeggiata da curiosone...con visita finale guidata all'hotel (non si dimenticheranno tanto facilmente di noi...)/ in basso a destra il piatto di crudo italiano: merluzzo con lime, salmone farcito con erborinato, cetriolo in gelatina con maggiorana, polvere di capperi, pomodoro e olio di cedro, ostrica con semi di pomodoro. Un piatto ricco di sapori che io avrei dimezzato, togliendo magari il maki sushi e aggiungendo un altro crudo, anche se nel gioco immaginato dallo chef ha un suo senso
qualcuno ha paragonato l'hotel Vittoria all'Overlook di Shining... il fascino del passato c'è tutto, e chi dorme in questa camera da letto dove la memoria è rimasta intatta, dorme vegliato da Carducci
FM per ogni momento della giornata.. e anche per ammirare mostre dedicate alla ceramicama quante foto ho fatto? Vabbè...

la tavola delle amiche dopo la tempesta culinaria...siamo state sedute circa 3 ore facendo di tutto senza alcun vincolo di tempo (fantastico, la giornata ideale): abbiamo mangiato, abbiamo parlato, ci siamo alzate per fare foto, abbiamo chiacchierato con lo chef, abbiamo sfogliato più o meno tutte le riviste
il bancone del Clandestino visto dal secondo piano

è pieno di salotti il Clandestino e quello sulla sinistra è uno sguardo attraverso il vetro e dentro il ristorante Angusto, ancora da provare

qui sotto suonano i gruppi 

ma che bello è il bancone? si beve dentro e si beve anche fuori, sui tavolini all'aperto
all'FM abbiamo scoperto la ceramista napoletana Elvira Keller che vive ormai da tanti anni a Faenza col compagno Alberto Manservisi. Insieme hanno creato En Tout Cas e le loro ceramiche sono strepitose: dagli ex voto reinterpretati ai piatti con silhouette di signore e bambine molto banksiane. Immaginatevi se riuscivamo a trattenerci dal chiamarli per vedere da vicino la loro produzione...

a Faenza la memoria sta molto bene e questo ci piace parecchio

Fine


FM-Fabrizio Mantovani c/o Hotel Vittoria, corso Garibaldi 23, 0546 21508 (FM "alla svelta" con natural buffet da martedì a venerdì, FM bistrot, aperto tutte le sere, chiuso la domenica)

Clandestino, via Alfredo Baccarini 21, 0546 681327 ( aperto tutti i giorni tranne lunedì e martedì dalle 15. Alle 3 chiude il bar)

En Tout Cas: su facebook entoutcas

Commenti

  1. Ma che meraviglia!!! Per un bel po' mi stavo chiedendo casa volesse dire FM, poi piano piano ecco che ci sveli il (doppio) significato. Se mi capitasse di passare da quelle parti, di sicuro mi ci fermerò!

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  2. clandestino lo conoscevo... i romagnoli ci riservano sempre grandi idee (vedi cesena anche)!

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  3. soppa che madeleine.....al clandestino ci ho visto un concertino tipo 10 anni fa, appena arrivata a Bologna...che posto meraviglioso!!!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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