Pescheria San Gervasio, un frittino o un cous cous?

Pescheria San Gervasio

C'è una parola che mi balzella per la mente da un po'. Giorni, mesi, tutto il 2013 e pure un po' prima. E  mercoledì, quando ho messo piede dentro a un nuovo posto appena aperto dietro al Mercato delle Erbe, mi è tornata gioiosamente all'attenzione: autenticità. Ecco che strada percorre l'ideazione di molti locali oggi.  La direzione è quella dove si evoca un senso di confortevole e semplice che scivola sul legno di un bancone e arriva dritto al nostro cuore. Ma ci appartiene tutto questo? O appartiene di più all'immaginario di chi ha viaggiato e ha imparato ad amare l'umore nordico, così lontano dalla nostra estetica? Così algido ma caldissimo al tempo stesso, "minimal" ma per molti "more". Lo diceva qualcuno, vero? E io sottoscrivo, perché sono poi certi materiali, soluzioni che sanno di curiosità e amore per la scoperta, a dare il calore, ad aggiungere "ambiente". Dove c'è attenzione per i particolari e quindi per la gioia di regalare belle sensazioni al visitatore, ci sono calore e intimità. Alla Pescheria San Gervasio succede tutto questo. Anche qualcosa di più chiaro, tipo che si mangiano fritture molto buone e pure leggere e pescato al vapore per cui una donna gatto come me continua a leccarsi i baffi tutta la settimana. 



pranzo con insalatina e fritturina (6,50 all'etto)

Negli ultimi due giorni ho mangiato pescetti a pranzo. Potrei vivere così, tra l'altro non sono una da grande porzioni. Preferisco qualche cartoccino vizioso, per me la felicità. La gioia e l'intrigo foodie che ho provato entrando nella nuova pescheria,  è la stessa che provai  nei miei anni viennesi, quando, scoperto il mitico Nordsee, cambiò il mio concetto di pranzo o cena a base di pesce. Praticamente, in questa catena pesciosa si mangiavano sfiziosità senza l'ingombro del ristorante di tutto punto cui siamo da sempre abituati in Italia, a meno che non si vada in Romagna d'estate, dove ci sono posti parecchio street che ti danno la possibilità di rosicchiare una frittura, un'insalatina o altre cose "ine". Di non mangiare dall'antipasto al dolce, ma semplicemente "snackare".
La bella novità che porta Pescheria San Gervasio in città (certo lo so, c'è anche la pescheria del Pavaglione che fa gli aperitivi e io ne ho già parlato da tempo come di quella di viale Oriani, Mediterraneo e mi sa anche un'altra, che dovrò andare a sondare, ma in città di posticini così ce ne vogliono il più possibile, no?) è quella di mangiare pesce freschissimo che potrete giudicare di persona, magari celebrandolo con un bicchiere di rosso, frizzante o champagne (si acquista solo in bottiglia, niente calice). Ieri ho mangiato l'insalata di pescato al vapore con dei totanetti che erano mitici per la loro tenerezza e carpaccio di ricciola marinata con un trito d'erbe delizioso. Tra l'altro, sapete? Questa pescheria è il secondo progetto dei titolari del Banco del Vino, Maurizio e Manuel, assieme a un terzo socio, Marco. E nasce in una zona, via Bevedere, che posso già marchiare, senza esitazioni, come nuova food street di Bologna, dopo via Orefici. E' la zona dietro al Mercato delle Erbe (che presto conoscerete nella sua nuova vita), sotto a quel portico dove c'è ad esempio il bar da Claudio Mercato e poco più in là il laboratorio con vendita di pasta fresca. E verso la fine il Fan Cool Oh, un bar accogliente dove mi dicano si faccia il brunch (vero? non vero?). Protagonista della rinascita/rilancio anche via San Gervasio (dalla strada che fa angolo ecco il nome della pescheria) che nei prossimi mesi ci riserverà anche una news strepitosa: aprirà, al posto del Don Camillo, la nuova creatura della crew del Camera a Sud che si chiamerà Modì. Can't wait, per dirlo come le giornalisti glamurose british.

tutti i giorni, a parte domenica e lunedì, qui si mangia pesce fresco cucinato in vari modi. Fritto, insaccato, al vapore, in cous cous (4,50 euro all'etto) in polpette (5 euro all'etto), in filetto (al vapore 5,20 euro)… presto in fish'n'chips. Mentre ieri mangiavo e facevo foto ho conosciuto Gabriele che mi ha dato un po' di consigli su come fare alcuni foto…cioè, si fa amicizia così, easy e naturale alla San Gervasio!Perché ti senti a tuo agio.


insalatona di mare al vapore (6,50 all'etto) e dettagli: il pavimento originale (qui prima c'era un arrotino) e la maniglia nuova ma d'annata allo stesso tempo

quanto è bello il logo della pescheria? L'ha disegnato Barbara Calzolari, sempre bravissima

Pescheria San Gervasio
via Belvedere 13/d
051262189
domenica e lunedì chiuso
gli altri giorni aperto dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 21 (anche per aperitivo)

Commenti

  1. oh Bebe...ma quant'è bello seguirti nei tuoi giretti cittadini...

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  2. Concordo con Ivana....passeggiare con te è super!
    Ogni volta che passo da Bologna a trovare mia figlia quella mi fa mangiare vegano:((((

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    1. se io potessi coordinarmi, se avessi il tempo insomma, farei davvero dei giretti collettivi…e cmnq dove ti porta tua figlia??? (in caso il 18 gennaio da Zoo presento il libro di un cuoco vegano davvero simpatico e a cui voglio molto bene, Uno Cookbook

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  3. Che bello!! Avevamo saputo al Banco del vino che avrebbero aperto un po' in sordina questa pescheria, non vediamo l'ora di provarla, è davvero invitante l'idea.

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    1. sì, questi primi giorni sta carburando, ma credo che chi la proverà non la lascerà facilmente...

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  4. il posto è davvero carino, l'ho trovato un po' costoso...

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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