Alla Vineria Favalli, una piada al vino e un gazpacho con rosè

un tavolino sotto al portico di via Santo Stefano in prossimità della piazza: qui sorge la Vineria Favalli, aperta da uno dei soci di quel che fu il mitico bar Punt? in via San Rocco

E' sempre così, la quiete dopo la tempesta. Nella vita, nell'amore, nei sogni…nel meteo. E così stamattina la sveglia è stata con un sole furente e la prima cosa che mi sono immaginata è come doveva essere il mare in quel momento preciso in cui aprivo la porta di casa per fare entrare il frescolino e esaminare l'orto con tutte le sue novità. Il fatto è che vorrei essere un po' al mare. E specialmente di lunedì, perché è un gran lusso essere al mare di lunedì. Però eccomi ancora in città, nel mio cortile-giardino, con tutte le avventure che Bologna può offrire e che comunque, in estate sono tantissime. Quelle culinarie sono le mie preferite e così lo scorso venerdì, in occasione di Apranzo, con la Bea abbiamo deciso di fare un bel "feature" all'interno del nostro incontro settimanale alla ricerca di novità cibesche. E quindi, benvenuta special guest Mirit! Che poi non è un personaggio sconosciuto… l'avete già incontrata in un'occasione bellissima. Ve la ricordate? E comunque, ecco il nostro appuntamento per pranzo, in via Orefici, dove volevo approfondire un certo discorso sulle osterie che avevo iniziato qualche giorno prima. Appuntamento all'Osteria del Podestà alle 13. Mirit era scettica, ci aveva dato un'occhiata passando di lì un giorno. Io ero in modalità inchiesta e quindi fremevo, Bea era curiosa di tutto. Siamo state sedute fuori 5 minuti, il tempo di salutarci e salutare un'amica, un'occhiata al menu e uno sguardo complice: bene, possiamo andare a vedere in via Santo Stefano… c'è un posticino nuovo, non so come si mangia… ma il pavimento è bellissimo, ho detto. E in un batter d'ali di farfalla, eravamo alla Vineria Favalli.



il pavimento del Favalli
un gazpacho e un vino rosato per un brindisi e una piadina…la parte interna dell'enoteca si presta molto alla sera e all'inverno


Una rapida ispezione, una veloce lettura del menu attaccato in alto su una lavagna-cassettina, e Mirit fa segno col pollice alzato a me e Bea che legavamo le bici. "Qui si può mangiare", intendeva. Perché ormai è così nella nostra città dove ogni giorno apre un nuovo posto: ci vuoi andare per curiosità, ma poi facilmente trovi un ristorante o un'osteria fatti male e in fretta, solo con l'idea di sfruttare il momento storico in cui la città scopre il turismo dopo una lunga ibernazione conviviale, e il gioco preferito è quello del ristoratore. Ecco, qui alla Vineria Favalli l'aria che si respira è diversa. Si sente la cura che è stata messa per realizzare il posto, la scelta delle piastrelle parla davvero da sola, come quella del bancone e di tutto ciò che arreda. Sul menu, composto ora da poche cose buone, dalla piada ferrarese (mediamente grossina)  con impasto al vino o alla zucca, fino a quella tradizionale (4 euro), dal gazpacho alla panzanella, dai taglieri di salumi e formaggi (6/12 euro)  fino alle friselle con pomodorini e mozzarella, attendiamo che il riscaldamento dei motori sia concluso, per assaporare questa bella novità in tutto il suo splendore. Con qualche tavolino all'aperto in più. I vini non mancano di certo.

Vineria Favalli
via Santo Stefano 5/a
051 295821

Commenti

  1. Un bel posto per passare un po' di tempo in compagnia.

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  2. bello a pranzo e al tramonto…che ancora devo testare in aperitivo time

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  3. sincera? non mi ha entusiasmata...di sicuro gran pavimento e gran cantina.
    per il resto, nella media assoluta.

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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