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ci piacciono ancora i lampadari industriali? Sì, basta che siano a tre a tre |
Questa settimana è volata. Ed è stata una ventata di freschezza. Lunedì è arrivato a Bologna un mixologista eccezionale come Charles Flamminio, per insegnare al Club des Pirottines a fare i cocktail. Martedì sono andata a Bergamo a ritirare un premio come "Reporter del gusto" per un articolo scritto lo scorso anno e mercoledì, già che c'ero, ho fatto un giretto a Milano con la missione di curiosare un po' e annusare quel che succede lì. Ritorno in città ieri e belle ispirazioni che girano nella mente. Così mi viene voglia di fare una piccola chart in 5 punti per rinfrescare un po' l'archivio del gastro-decor: non credete anche voi che sarebbe bella una rivista di design con una rubrica dedicata all'allestimento dei posti del cibo? Ormai le case son superate. Eh sì, on cose belle, buon weekend!
Ciao ciao bottiglia in vetro anche se personalizzata. Adesso è il grande momento della brocca. Va bene in vetro, trasparente o colorato, vintage o moderna, ma sempre con una personalità preziosa e ricercata. In alternativa anche in ceramica, meglio se monocolore, bianca o nera, non folcloristica, ecco.
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sono molto suggestive le lampade da cinema usate per illuminare una zona bar o anche i tavoli di un ristorante classico e rigoroso con un tocco di heritage |
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il calcestruzzo sta facendo la sua avanzata tra vasi, vassoi e piatti da tavola o scodelle: la sua presenza può riportare un po' di rigoroso ordine tra il romantico buttasu di un shabbyssimo bistrot dove archiviate diligentemente le vostre molteplici ossessioni interior compulsivamente collezionate |
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mettete più vasi coi fiori sui vostri tavoli. non so perché ma a me i fiorellini in tavola mettono parecchio di buon umore |
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gli sgabellini….vorrei avere un bistrot di 200 metri quadrati per riempirlo di sgabelli. Due o tre sedie e uno sgabello…due o tre sedie e uno sgabello…cose così... |
Non amo molto Milano, ma devo riconoscere a questa città una sorta di talento in più per quello che riguarda l'avanguardia nell'ambito di interior design. Il gotha delle scuole, delle facoltà e degli istituti a tema è tutto lì per cui è presto detto :-)
RispondiEliminaIl calcestruzzo però non mi fa impazzire: non riesco ad immaginarmelo in contesti comfort (che tanto mi piacciono); un pò come tutti gli elementi "pietrosi" che ogni tanto si trovano sulle tavole o nei locali (ceramiche, terracotte ecc...). Ma forse non ho ancora incrociato un calcestruzzo convincente :-)
chissà se a Roma il calcestruzzo impera...ti farò sapere!
hasta siempre el gastro-decor!
Ohhh Ivana…io non so ma il calcestruzzo mi affascina tanto tanto. In particolare quello bicolore dove la parte colorata ti illude di dolcezza e quella grigia ti riporta alla materia :) Ti aguro di trovare il calcestruzzo dei tuoi sogni :D
EliminaVolevo scrivere qualcosa di sensato, soprattutto sulle lampade da cinema che ancora non ho visto in giro ma che mi piacciono tanto, ma al "ti auguro di trovare il calcestruzzo dei tuoi sogni" sono rotolata e ora non so proprio se ce la faccio.
RispondiEliminaah ah ah, un calcestruzzo dei tuoi sogni è tipo un maschio alfa?
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