La fritturina dell'Osteria del Mare e la fuga in città




Ha chiuso nel gennaio 2015/non esiste più

pranzo all'Osteria del Mare per sentirsi a Cesenatico

E' lunedì e son felice. Ho passato un bel fine settimana in cui sono successi due fatti importanti che vi racconterò in 4 semplici passaggi. 
1- ho finito di vedere "The Knick". 
2-Sono rimasta spiazzata e mi son sentita sola, come se il mio fidanzato mi avesse mollata
3-libera dall'ossessione, però, ho deciso di andare a vedere un concerto al Locomotiv e me lo son goduta tantissimo perché non avevo lo stress di correre a vedere la puntata dopo di "The Knick"
4-sarà stata una congiunzione proprio fortunata di queste cose insieme, fatto sta che sabato sera ho visto uno dei concerti più entusiasmanti dell'anno: Tune Yards l'adoro, dal vivo ancora di più e vi consiglio di darle un ascolto se non la conoscete.

Ieri, invece, domenica, ho gironzolato per la città in bici perché non pioveva. E, tornata a casa, ho un po' riflettuto sul fatto che è definitivamente arrivato l'autunno-inverno, ma io ho ancora voglia di fughe al mare. Sono stordita come molti di voi forse, perché questa estate lunghissima ci ha confusi, regalandoci un numero infinito di scorribande romagnole del fine settimana e per me quando arriva domenica è subito fuga. Anche il sabato, però. Una sorta di  "Cane di Pavlov" mi sa. Sono facilmente soggetta alla dipendenza da stati d'animo magici, lo so. E mi lascio intossicare gioiosamente. Così, insomma, ho ricordato un pranzo di qualche settimane fa, quando ho dato appuntamento a Simona, una cara amica, all'Osteria del Mare in via Rialto, per mangiare una fritturina di pesce, aggiornarci su un bel po' di cose ed evadere dalla Bolognina.



la frittura
granchio e patate

Destinazione, quindi, via Rialto, dove un tempo c'era il Marco Fadiga Bistrot. I cultori lo rimpiangono, giustamente. Molti stranieri che tornano dopo un anno in città per le fiere restano sorpresi nel trovare qualcosa che non corrisponde più al loro sogno: dai muri, ora celeste e sabbia, fino al menu. Gli appassionati di romagnolità, invece, sono piuttosto contenti di questa nuova meta dove brilla regina una portata su tutte: la frittura. Che è un culto e proprio per questo hai la fede o non ce l'hai. E' davvero eccellente all'Osteria e la mia recensione ruota attorno a questa, che ho già mangiato un po' di volte con grande soddisfazione, al risotto alla marinara superbo e al granchio che ho assaggiato di recente durante un pranzo test per lanciare un nuovo (per Bologna) rito. Quella del granchio che si spacca col martello, usanza che viene dalla Bretagna, è proprio una novità nel menu dell'osteria, che di base fa il verso alle tipiche piole romagnole dove mangiare primi di pesce (anche zuppa di pesce e spaghetti alle vongole), secondi (oltre alla frittura c'è la grigliata, che non mi ha molto convinta, il baccalà alla riminese, il sauté di cozze e vongole), piadina, e poche altre cose tipo sarde in saor e sardoni scottadito con stracchino, rucola e piadina) , con un buon bicchiere di vino. Ma da quello che ho studiato - perché l'esperienza originale non l'ho fatta- certe osterie bretoni (anche una delle più famose, Le Crab Marteau a Parigi) sono proprio come quelle romagnole: menu scritto sulla lavagna, pochi piatti tipici. E tra questi, appunto, il granchio bollito che si serve con un secchiello di piccole patate lesse lasciate intere, le salse di maionese o cocktail... e il martello. L'utensile, legato al tavolo con una cordicella, lo usate per spaccare il carapace e le chele, anche se a coadiuvare il tutto ci sono le pinze classiche che aiutano in certi casi, perché solo di martello potrebbe scatenarsi una battaglia navale, e proprio per questo siete dotati di bavaglione. Anzi, nel mio caso le pinze sono fondamentali, perché sono davvero incapace di usare il martello... e a dirla tutta, del granchio apprezzo solo le chele. Sarà per questo che a volte esagero nel pizzicare la pazienza altrui???
Il costo dei singoli piatti all'Osteria va dai 7 euro degli antipasti agli 11 della zuppa, della frittura e della grigliata, il prezzo del granchio presto lo aggiornerò. Il cesto di piada costa 2 euro.



Osteria del Mare
via Rialto 23/c, Bologna
051 232104
chiuso la domenica a pranzo e il lunedì

Commenti

  1. Meraviglia questo post e meraviglia la Gavioli, anche io la voglio nei miei, non è giusto.
    L'estate per noi non è ancora finita, credo che il mood da estate non estate 2014 diventerà uno di quei luoghi utopici che ci ricorderemo per molto tempo. E, hey- è ormai Dicembre, qui a Londra hanno già acceso le luminarie di Natale, dopodomani è Marzo e siamo di nuovo in pista per scoprire l'estate romagnola.
    Devo confessare che questa è stata la prima estate che ho realmente adorato, in cui ero esattamente dove volevo essere.
    E questo modus vivendi, questa gioia di vivere, questo guardare le cose così è senza dubbio parte della mia personalità che ho sempre avuto, ma è stato molto plasmato e forgiato da te.
    Tua fedelissima, dal 2008 ad oggi.

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    1. Luogo utopico. Proprio così, ed è fantastico potersi rifugiare in una geografia dell'anima così perfetta, dove si sta bene, si sta serene, c'è tutto quel che ti serve. E soprattutto le amiche giuste. Cara Free, essere esattamente nel posto dove si vorrebbe essere porta poi a fare, forse, esattamente le cose che si vorrebbero fare. Un bacio a Londra my Oxford/Romagna Girl :)

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  2. La GavS in righine tra pesci, ippocampi e reti...una piro-sirenetta!!! :-)

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    1. La Gavioli era perfetta...ma quando non lo è poi? Fortunato/a è chi riesce a prenderla nella rete.

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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