Come vedono Bologna le guide straniere? E' tutta questione di marketing...

la colazione internazionale al Cappello Rosso, dalle 7 alle 11 con dolce e salato e tanta gentilezza
Oggi è un buon lunedì perché ieri è stata una domenica d'alto rango. E' andata un po' come il tempo, con quella pioggia a macchia di leopardo, come osservava verso le 10,40 la Wanda. Sereno a momenti, gocciolante in altri. Una giornata rilassante e adrenalinica al tempo stesso, in cui mi son fatta turista per intrattenermi a due passi da casa. La domenica è iniziata di buonora, con una colazione internazionale al Cappello Rosso dove non andavo a mangiare da un po'. E lì, nelle tre ore di "residenza bighellona", seduta al tavolo con le spalle alla credenza piena di prodotti e oggetti gadgettosi, proprio con la Wanda abbiamo fatto una conoscenza interessante che ha aggiunto un nuovo capitolo al libro delle personali visioni e percezioni sulla mia amata Bologna.



Colazione da Bianca al Museo. Brunch, aperitivo o espresso? La domenica, comunque, è aperto il museo col caffè

Qual è la percezione del turista rispetto alla città? Che tipo di lavoro sta facendo il nostro ufficio turistico? E' stato interessante fare una bella mezz'ora di chiacchiere (con un approfondimento di 5 minuti sul concetto di carino, che, internazionalmente parlando, sembra esprimersi con un codice comune) con Femke e Henry da Bruxelles, che ci hanno inizialmente chiesto un consiglio per la cena della loro ultima domenica di soggiorno bolognese. Da lì, io e Wanda abbiamo costruito per loro una gita di un giorno non ancora scritta sulle guide del mondo. 
1-partenza dal Cappello Rosso alla volta di Santa Maria della Vita per emozionarsi davanti al Compianto di Niccolò dell'Arca
2-pranzo al Mercato di Mezzo con panino o altra prelibatezza alla pescheria del Pavaglione e dolcetto da Gino Fabbri
3-visita al Museo della Città e espresso per svegliarsi al caffè del Museo che la domenica, in ogni caso, è pieno di persone per il brunch
4-sbirciatina al quartier generale di Colazione da Bianca per acquisto pxnsierini-mangiarini nelle belle scatole di Bianca
5-cena finale a Casa Monica che la domenica sera è aperto e fa fare una bella figura alla città. perché tutti i turisti sanno che a Bologna la domenica sera "è tutto chiuso, vero?".

turisti ovunque, ieri

Chissà se ce l'avranno fatta a spuntare tutti e 5 i punti. Ma di tutto questo, in ogni caso, sulla Lonely Planet Italy non c'era traccia. Ah, forse Bianca è pervenuta. Perché i consigli delle paginette parlano a un turista, forse studente, che seguendo questi suggerimenti visiterà molto bene la zona universitaria coi suoi pub e i suoi caffè. E avrà a disposizione due ristoranti rinomati ma di vecchia memoria, che non parlano di tutto il nuovo che è arrivato. Si salva il Mercato delle Erbe, tra le novità, ma non si scende particolarmente nei dettagli. E per il resto la Bologna-Lonely è un pianeta fermo a 10 anni fa. Colpa dello scrittore o del nostro marketing territoriale? O di una precisa scelta per cui, comunque, quello che paga qui ora è sempre questa immagine da feluca e un po' sbiadita?
Lo so, c'è stata una rivoluzione veloce e improvvisa (sa un po' così) e gestirla non è facile. Ma ora, più che mai, non c'è tempo da perdere. Ci sono solo dei gran turisti in giro. Io ve l'ho detto.

Commenti

  1. Circa un mese fa ho organizzato un evento a Palazzo Pepoli e sono stata davvero contenta. Grazie alla magnifica location e al servizio catering seguito da Bianca abbiamo fatto un vero figurone con gli ospiti. La signora Ardagna e' stata gentilissima con noi. Le guide dovrebbero aggiornarsi perche' ci sono tantissimi nuovi posti che i turisti dovrebbero scoprire

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  2. MI fa piacere che condividi il pensiero di una nuova Bologna da raccontare al mondo Elenuccia. Ci sono posti tanto contemporanei, nel loro abbracciare la memoria e l'innovazione, che non sbiadiscono certo la nomea più nostalgica della città, anzi, la spolverano e la rendono ancora più fascinosa.

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  3. In generale è così un po' ovunque: le guide, pur dettagliate che siano, mancano sempre sul "nuovo", la vita verace oltre i monumenti canonici e le mete da vedere "per forza". È anche per questo che a me piace leggere le guide solo per un'infarinatura della città e poi scoprirla da sola, lasciandomi guidare dall'intuito, dai suggerimenti di chi ci vive, da giornali e blog a volte! Per ora è il miglior modo che ho trovato per "vivere" davvero una città in vacanza!

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  4. grazie del tuo punto di vista Francesca, è proprio il metodo che seguo anch'io quando viaggio ;-)

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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