Panini con sceneggiatura in via Petroni, dai 3 ai 15 euro


Scrivevo la scorsa settimana della rinascita della zona universitaria. E guarda cosa spunta proprio al confine tra la bohème punkabbestia di via Petroni e l'upper East side di piazza Aldrovandi? Una paninoteca di rango che sceglie di chiamarsi, giusto per non avere dubbi, "Panino d'autore", per sottolineare -quasi fossimo al cospetto di una rassegna di cinema d'essai- che tutto quel che troverete qui ha un regista e un fine sceneggiatore. Poi, dando un'occhiata alla pagina fb del nuovo negozio di via Petroni, tra le foto dell'inaugurazione alla quale non sono stata, vedo in primo piano una vecchia e simpatica conoscenza che porta il viso di Riccardo Facchini, già Pappagallo e poi Podere San Giuliano e Rai, naturalmente. E' un vulcano Riccardo, chi lo ferma. Potrei sbagliarmi, ma dietro a questi panini dalle farciture fantasiose ed eleganti che offrono un palcoscenico di charme e di sostanza a prodotti di qualità (tu chiamale se vuoi eccellenze), secondo me c'è Chef Facchini.



Panino d'Autore

Sono stata con Ivana a far visita a Panino d'Autore venerdì scorso. E' all'inizio di via Petroni, dove negli ultimi due anni sono passati Stefino Bio e Veg e poi la Sorbetteria Castiglione con il flop del millennio, quella versione "soft" di gelato alla spina/fai da te che tutti ci siam chiesti giusto un anno fa, con un interrogativo masiniano: perché lo fai? Siamo la città delle migliori gelaterie artigianali d'Italia. Il dubbio ci ha dato ragione e adesso in quelle poltroncine sotto al portico che un tempo erano declinate per Stefino e poi per Sorbetteria, ci stanno i paninari del secondo millennio. Niente a che fare coi mitici di piazza Galvani, però. Questo negozio è entrato davvero a gamba tesa nella via disagiata della città, dove già altri esercizi innovativi e anti-fast food han preso casa, ma in modo più delicato. La cosa che mi piace di questo "Panino" è che il suo messaggio è un corto circuito. Ti faccio roba veloce, due fette di pane farcite, ma puoi pagarle anche 15 euro, perché c'è l'astice e c'è la tartaruga di fassona (eh? fasso che?) e te ne propongo uno a 3 euro, un cosiddetto bocconcino, che è grande come la briciola di uno dei tanti paninazzi che acquisti nei vari negozietti lungo la via allo stesso prezzo. E in generale uno sfarzo del genere, in Petroni, non s'era mai visto. Il bancone sotto teca come nei musei è un trionfo barocco, finalmente notiamo la volta affrescata del 1500, lo specchio crea un rimando chic e luminoso. La gente passa sotto al portico e solo alcuni si voltano, si fermano, si tolgono gli occhiali da sole per vedere se hanno capito bene che c'è un posto così: sono soprattutto signore curiose, di quelle che notano tutto il meglio, e gioventù hipster andante. La selezione naturale, qui in via Petroni va fatta in questa maniera, a ognuno casa sua. Ad alcuni il kebab ad altri la tartaruga lievitata naturalmente con la capasanta e la cipolla di Tropea caramellata (8 euro), ad alcuni il pane piuma col prosciutto cotto e il fontina ad altri la baguette col culatello e la bufala al Lambrusco (5 euro) o la brioche semidolce con gamberi rossi siciliani e lardo patanegra (12 euro). Cosa carina: essendo i panini super espressi, se non vuoi un ingrediente puoi dirlo.

Panino d'autore
via Petroni 1
051039 0646
dalle 11 alle 23,30

Commenti

  1. Totalmente all'oscuro di questo nuovo posto, anche perchè via Petroni è proprio una via che non mi piace, la via meno affascinante di Bologna per i miei gusti, ed invece nasconde piacevoli sorprese a quanto pare...
    Un complimento speciale alla manicure di Ivana.
    Bacio
    Marilù

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  2. Si, anche a me via Petroni non piace, ma questa chicca va provata assolutamente!!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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