Come in un film di Tati: Casetta Magli, il menu fisso... sognando Copenhagen
Casetta Magli, indoor |
Eccomi tornata a casetta di Bea. La settimana scorsa ho abitato in buona parte dentro a un paio di cinema di Bologna e la vita è corsa via lenta e ovattata, parallela a quella di tante esistenze che ho seguito sul grande schermo, le molteplici storie del Biografilm. Ho conosciuto anche nuovi registi - il festival è splendido per questo, c'è sempre da imparare- in particolare quel Patricio Guzman che anche inquadrando una poltrona mi commuove. Mi ha ispirata tantissimo il suo cinema documentaristico e chissà che posto prenderanno le sue visioni nella mia vita. Cambieranno ancora una volta il modo di guardare il mondo? Non so, ma anche se così non fosse non fa nulla, son proprio felice di averne incrociata la poesia. E comunque ieri mi son presa una mezza giornata di pausa, perché son tornata in sala solo nel tardo pomeriggio. Dopo un pranzo davvero memorabile. Talmente surreale che ancora sorrido. A Casetta Magli, nella val di Zena, mi sono ritrovata in un film di Tati. Da protagonista.
belle visioni alla Casetta Magli |
Ad un certo punto mi sono guardata da fuori, io e il resto dei commensali. I tavoli in pallet che si assemblano come dei Lego, i camerieri avanti e indietro, molto gentili e atletici nel loro dinamismo che improvvisamente si è inceppato, la festa per il battesimo che arriva in blocco alle tre meno un quarto, la fila dei tegamini per l'uovo "cotto a bassa temperatura" e una voglia matta di quegli "spaghettoni artigianali pecorino e maggiorana" (senza guanciale, per me, perché qui apparentemente l'attenzione al diversamente mangione è di casa) che dopo quattro portate semplici ma deliziose si erano fatti annunciare come il picco più alto del pranzo in campagna. A quelle tremenounquarto, dopo un'ora di permanenza all'aperto, sotto l'ombrellone, col Lambrusco in corpo e un bel ritmo di ganasce soddisfatte, la spensieratezza di un giorno caldo finalmente caldo coronato dalla fuga in campagna, è iniziata la discesa verso la confusione. E il mio spaghettone di Casetta Magli, però quello carnivoro, perché nel frattempo la comanda vegetariana s'era persa tra tovagliette di carta e pallet, è arrivato verso le 15,30. Rifatto gentilmente dal cuoco ma crudo. Un gran peccato visto il sughetto buono buono. Credo che verso le quattro meno dieci fossimo all'ultima portata del menu da 20 euro di questa associazione gastronomica culturale immersa nel verde e con uno sguardo stilistico rivolto al nordeuropea (l'interno del locale è davvero bello, forse uno dei locali meglio disegnati e più armoniosi che ho visitato negli ultimi tempi) dove ti offrono la possibilità di sentirti a casa. Anzi, come in una casa "aperta a tutti quelli che condividono il piacere per la buona cucina e la voglia di stare insieme. Per questo a pranzo e cena non c'è un menu, ma semplicemente una proposta di piatti realizzati con materie prime di qualità, sulla base della stagionalità e della disponibilità. Ed è per questo che ci sono i tavoli sociali, perché a casa si mangia tutti insieme". Le premesse sono molto belle in questa Casetta Magli, ma forse la domenica, il giorno del pranzo della domenica come ben sapete, tutto perde un po' di naturalezza. E allora è meglio che quando prenotate e quando vi domandano che turno preferite, quello delle 12,45 o delle 13,45, chiediate subito se sono previsti gruppi da 20 fuori orario. E che se è tanto caldo vi tengano un tavolo al chiuso o sennò nel retro della Casetta, quello con la parete color Marsala che è pure colore dell'anno (molto figo trovare in mezzo alla vallata dove sono cresciuta, proprio a due passi da Cottu, quello dei formaggi al Mercato della Terra o all'XM24 per intenderci, tanta accortezza per i dettagli stilistici e gastronomici) e offre freschetto e ombra costanti. Ma in generale credo proprio che un'avventura come quella di ieri a voi non toccherà. In questo bel posto aperto da appena due mesi, secondo me non faranno più succedere scene pasticcione da giorno di festa. C'è così tanto di buono attorno, ma un po' di inesperienza nella gestione. Quindi ci ritornerò, sì sì. Magari in un momento diverso. E spero che l'Adorabile sarà con me, perché lui mica è rimasto di buon umore. Totalmente deragliato nell'animo quando gli è arrivata una tagliata che invece era un roast beef (ma forse a noi mancano dei fondamentali del linguaggio cucinieri) e quando la versione vegetariana per me erano le stesse macchie di fonduta di gorgonzola e crema di asparagi, ma con dadini di zucchina. Per fortuna che mi ero tanto gustata la parmigiana estiva e la polpetta di cacio. E che il Lambrusco Nebbia e Sabbia del Podere Crocetta - gentilmente offerto dalla padrona di casa perché arrivato in tavola solo alla terza portata - stava facendo un discreto lavoro di tenerezza.
Casetta Magli
via Gorgognano 9
Zena-Pianoro
3442526706
rido solo al pensiero dell'Adorabile arruffato :-D
RispondiEliminaMolto arruffato! Perchè le mie aspettative appena arrivato si sono alzate di 100 punti subito. Il posto è bellissimo e accogliente. I piatti vengono serviti con una grande attenzione all'impatto visivo e sono buoni.....poi cadono su i particolari e allora ti arrabbi perchè vorresti goderti la festa fino in fondo. I camerieri sono tutti gentilissimi e sorridenti sempre, cosa molto rara, ma poi nella confusione fanno degli errori che non farei neanche io che ho solo lavorato in un Pub. Il limite del posto è che crea spontaneamente un'aspettativa esagerata che risulta poi impegnativo mantenere. Un posto bellissimo, dove mangi bene, costa il giusto ed il servizio è all'altezza....ma quando mai!
RispondiEliminaPerò sono assolutamente d'accordo con Bea, una seconda chance se la meritano di sicuro. E poi andrebbe segnalato come posto per una cena romantica, magari fermandosi li a dormire :-)
Hai perfettamente reso l'idea...la stessa sensazione che ho quando nei film è lampante che i protagonisti siano fatti l'uno per l'altra ma, per una serie di strani ed inspiegabili eventi, non riescono a fidandarsi :-D
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