Red Brick reloaded: tradizione, esotismo e menu degustazione
Quante cose possono succedere in un giorno in una piccola città come Bologna? C'è una mia amica, Antonella, che si è data una regola fino alla fine di marzo: iniziare una cosa la mattina e chiuderla alla sera. Almeno una, fatta bene. Mi piace molto il suo proposito, ma mi rendo conto che in un lavoro come il mio è davvero difficile non essere in balìa degli eventi. Anzi, è proprio questo perpetuo ondeggiare, questo andare dritte alla meta ma farsi continuamente scompigliare i propositi dalle mareggiate improvvise che crea le occasioni migliori. E io, da bighellona, non so proprio resistere alle opportunità. Quindi può capitare, ogni tanto, che, pur amando la puntualità, ad esempio, io rischi di arrivare in ritardo agli appuntamenti perché non ho resistito a dare una sbirciatina. Proprio come due giorni fa, quando, andando alla presentazione della nuova vita di un ristorante molto carino del centro, e godendomi la città a piedi a causa della pioggia, ho notato un cancello aperto. Naturalmente sono andata a guardare e ho trovato un tesoro, poi ho ripreso la strada verso la seconda vita del Red Brick, con le sue nuova proposta audace e raffinata.
il gazpacho di rapa rossa, pepe di cayenna, carpaccio di rapa bianca con aceto di Modena, sedano fritto e polvere di porcini: eccellente |
Il marchio di fabbrica qui in via Frassinago è sempre la carne con le sue infinite possibilità di cucina che, se ci siete stati, avrete inteso come un giro del mondo attraverso i pascoli. Avrete conosciuto bisonti, cervi, manzi, pecore, maialini, conigli, capretti.. insomma, quel genere di esseri che Bea preferisce incontrare dal vivo, pur consapevole del fatto che siano materie prime molto amate e ricercate. Non sto qui a decantare gli aspetti più affascinanti di un universo culinario che non conosco bene, ma piuttosto mi incammino attraverso i sentieri della progettualità (scomodando metri, martelli, stoffe, pantoni, cazzuole, prospettive, riflessioni) che hanno portato il Red Brick a una nuova scommessa tra cotture, sapori, contaminazioni, tecniche e contrasti culturali che incuriosiscono il palato senza mai essere sopra le righe. Ma quindi, vi chiederete, che ci facevi tu a tavola al Red Brick? Degustavi l'acqua? Ma no, certo, perché l'intelligenza di un ristoratore oggi può essere anche quella di puntare sulla carne ma riservare una delicata accoglienza anche al popolo vegetariano o vegano. Poi io son della parrocchia che non mi frega andare in un posto e trovare 1000 proposte, me ne bastano un paio ma veramente belle. Quindi, mentre l'Adorabile si mangia un cannolo salato ripieno di ricotta e lepre, salsa di pomodoro arrosto con arancia candita, salsa yogurt e amazake io mi delizierò col gazpacho di rapa rossa o la lasagnetta e mi farò sorprendere dal piatto vegetariano del giorno, che tanto mi fido. Al nuovo Red Brick che vive in un mondo sfumato di grigio e profumato di spezie (in cucina il giovane chef Andrea Masotti che adora sperimentare) dove la cantina fa anche la parte del bisonte, c'è il menu degustazione a 45 euro con 5 portate a scelta che si possono abbinare a vini o birre artigianali con l'aggiunta di 20 euro. E, a proposito, per gli amanti del vecchio Red Brick versione steak house, da ieri è aperto a Castel Maggiore un nuovo ristorante. E via di hamburger!
Red Brick, via Frassinago 2/c- tel. 051580950
aperto da martedì al venerdì solo la sera e sabato e domenica anche a pranzo
Read Brick-Steak House, via Pio La Torre 9/c-d alle Piazze di Castel Maggiore
da lunedì a domenica pranzo e cena
ciao!!!
RispondiEliminati ho scoperta solo adesso...e mi piacciono un sacco le tue recensioni, nuove e un pò diverse dalle solite!
Ora mi leggo un pò del tuo Blog! Complimenti!
Passa a trovarmi e se ti va iscriviti...io sono agli inizi, ho solo da imparare!
un bacio
vale
grazie Valentina! passo, passo!
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