Panini, succhini e il cuoco indie-rock: c'è Olmo vicino al Palasport

c'è curiosità per Olmo


Che lungo weekend di bighellonaggio. Pure Bea è andata un po' via, lei che sta sempre a presidiare la città e preferisce i lunghi viaggi, al mordi e fuggi di quel che resta della settimana dopo i giorni di lavoro. Ma proprio prima di mettermi in viaggio verso la Toscana, dove la mia dieta e la mia esistenza tutta son state messe a dura prova da carnazza e natura, sono andata a curiosare vicino al Mambo - ero passata per l'ultimo caffè eh eh- dove proprio qualche giorno fa ha aperto Olmo. Un posticino di quelli che, mi sento di dire, "ce n'era bisogno" in questa zona della città piena di bar un po' buttasù e davvero poche proposte che inteneriscano cuore e palato.




pane nero con crema di asparagi, zucchine di asparagi e ricotta

Olmo è molto carino. Un piccolo ambiente che mi ricorda un po' Jukebox Cafè e un po' Missbake. Se non ve ne siete ancora accorti, in città sta avanzando una nuova tipologia di  locali piccini e accoglienti, minimalismo alla Ferm Living. Con i metri quadrati sfruttati al massimo grazie al punto di vista dell'architetto o dell'esperto designer. Sarà un amico, sarà lo zio della vostra fidanzata, sarà l'amica che divora le riviste di interior... fatto sta che l'intervento "pro" si vede e si sente. Traducibile in uno spazio accogliente, ordinato, dove son state prese un po' di misure e al contempo le distanze dallo shopping compulsivo da mercatino patinoso. Qui, oltre ai tavolini e alle sedie necessarie, il punto forte è una struttura di mensole e tubi di ferro per ora riempita al minimo: qualche succhino fatto in casa (dattero, melone e menta...buono buono), piante di rosmarino nei sacchetti di carta... al massimo se non hai posto sul tavolo puoi appoggiarci qualcosa. E poi quel "salarino" giallo in vetrina dove solo due audaci possono sedersi e voltare le spalla alla strada, godendosi la vita dell'Olmo bistrò dove non ho capito a cosa si riferisce il nome... sarà il legno di tavoli e scaffali? E poi il cibo, certo, il cibo. Innanzitutto vorrei dire che la cucina è enorme. Afflitta da una bizzarra miopia forse passeggera, all'inizio non riuscivo a capire - guardando attraverso la finestrella dietro al banco- quale fosse la profondità. Poi ho capito che era tanta e lontana la cucina. Il doppio almeno del locale. Qui Maolo Torreggiani, lo chef che aveva una band indie-rock (My Awesome Mixtape) e che ho "mangiato" la prima volta all'Hana Bi e poi al Camera a Sud, vuole stare comodo. E sfornare i suoi menu semplici ma gustosi con tutto a disposizione.
menu, succhini e uova alla Benedict

Date un'occhiata al menu (che mi ricorda un po' quello del Jukebox) e per un pranzo veloce o uno spuntino pre o post Lumière troverete qualcosa che fa per voi. Io sono incappata nel pane nero con crema di asparagi, zucchine e caciotta e son partita soddisfatta. C'è invece chi ha scelto un piatto dal menu "brunch" gustandosi l'uovo alla Benedict con pancetta e asparagi grigliata. Sennò potete provare i burger vegano o di manzo e la colazione all'inglese. Poi vellutate, toast e sformati.

Olmo
via Ercolani 1/d
Bologna
366 194 8178

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