Carta dei vini e menu turistico, la svolta di Nonna Aurora presidio della Bolognina
i tortellini più piccini della città li mangiate in Bolognina |
Come ci arriva un australiano di Perth da Nonna Aurora? Gugola "best traditional restaurant in Bologna" e un giovedì sera di settembre si ritrova al tavolo con la tovaglia bianca candida, il piatto fondo bianco coi ricami retrò e quello specchio di brodo giallo oro con paperelle galleggianti, aka i tortellini più piccoli della città. E' felicione come non mai, e non ha nemmeno bevuto un calice di vino. Infatti, da abbinare al mitico ombelico di Venere, ha scelto una birra Peroni. E qui, se fosse un disco, farebbe quel classico suono di solchi strascicati, come quando togli la corrente al giradischi che sta suonando un'allegra melodia. Il ritmo pittorico del nostro quadro bucolico s'è spezzato, il tortellino con la Peroni non l'avevamo ancora visto e il povero Max, oste della trattoria di via Fioravanti, più di tanto non può fare con la persuasione enogastronomica. Nonna Aurora, per fortuna, non esce nemmeno per un respiro, dalla cucina dove cuoce, frigge, mescola, ore e ore. Il suo cuore è salvo.
per i vegetariani come me, tortelloni (solo di giorno), gnocchi o tagliatelle da Nonna Aurora |
Così un giorno, dopo centinaia di queste visioni turistiche, Max Franchini, figlio dell'Aurora e fratello di Davide, con cui porta avanti la trattoria delle Golosità da tanti anni, decide di passare al contrattacco. La sua è una rivoluzione molto locale ma tanto globale, perché avrà un effetto senza precedenti sull'educazione turistica internazionale e sulla percezione della nostra bolognesità. Max decide di mettere a punto un menu turistico che sbaraglia i luoghi comuni e propone gustose verità. Audace, non ospiterà mai gli spaghetti bolognaise e la caprese e si batterà per quei tortellini, quelle tagliatelle e quelle lasagne che fanno la semplice tradizione. Non deve raccontare chissachecosa, ma semplicemente mettere nero su bianco un percorso guidato, anche coi vini abbinati, e sappiamo che i percorsi guidati ai turisti piacciono sempre tanto. In quel momento solo loro sanno quale sia il sapore genuino della verità.
I vini, ecco. A questo ci han pensato un po' gli amici, i fedelissimi, che dalla Nonna ci vanno abitualmente e ne conoscono i segreti. Tipo: ci sono ottimi vini in questa trattoria di quartiere, ma sono come nascosti, non raccontati con vanto come fanno i ristoranti. E allora, perché non metterli insieme in una carta ragionata che fanno la loro bella figura, magari con l'aiuto dell'amica sommelier Raffaella Melotti? E' un concetto antico come il mondo, questo, che se le cose le racconti bene, poi il pensiero si arricchisce. Così ieri sera è nata la carta dei vini delle Golosità di Nonna Aurora. Bella, su tre paginette, con il cuore dedicato ai bianchi e rossi dell'Emilia Romagna e il contorno impreziosito da un'Italia testimoniata da Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Puglia.
Cosa abbiniamo quindi a un tortellino? Un Becco Rosso Lambrusco Grasparossa di Castelletto Doc Poderi Fiorini, ad esempio, o, in alternativa, un pignoletto frizzante Colli Bolognesi Docg Lodi Corazza. Otto sono i bianchi, dalla cantina Mastro Sasso alla Palazzona di Maggio fino al GioJa Albana di Romagna Colli di Imola secco Docg Jacopo Giovannini, dieci sono i rossi nostri, col barbera Anselmo di Mastro Sasso o Bastiano Rosso di Mastro Sasso, che arrivano anche a Parma, coi best seller Marcello Lambrusco Gran Cru Igp Ariola e Otello Nero Lambrusco Emilia Igt, entrambi del parmense.
la carta dei vini, quella del menu turistico sarà pronta prossimamente |
La trattoria cambia marcia, si racconta e si apre di più al mondo, mantenendo però quello spirito che invece non si può concettualizzare o governare a tavolino e anche i famosi "Vini della Casa" di Pignoletto e Sangiovese, dai 9 ai 5 euro, dal litro al quartino. Come si fa poi a spiegare a chi arriva qui, che le Golosità di Nonna Aurora sono molto più di pignoletto e tortellini, anche al di là di una bella carta e di un fondamentale menu turistico controcorrente? Questo è un presidio per tutto il quartiere e chissà, la tanto sognata Bolognina Renaissance, proprio da qui potrebbe partire.
Qui si mangia Bologna, si respira Bologna, si vive Bologna
RispondiEliminaVeramente fantastico tutto i vini,i tortellini,le tagliatelle....ottima idea,complimenti a tutti.
RispondiEliminaI piatti di Nonna Aurora sono eccelsi!
RispondiEliminaOgni volta che mi capita di andarci resto estasiata dalla bontà dei suoi manicaretti, soprattutto dei primi.
Lunga vita a Nonna Aurora!