Curiosando di qua e di là ecco ambienti nuovi in città. Che sanno di pizza e pescetti.
Osteria Bartolini e Cesenatico arriva in città |
Scorsa settimana, girando in bicicletta per il centro, ho fatto qualche fermata strategica per saluti, sbirciatine, chiacchiere lunghe di quelle che poi alla fine ci scappa la notizia molto apranzo. Perché è un po' questo il segreto del giornalismo innamorato delle notizie, qualsiasi esse siano: perdere tempo, cambiare strada rispetto a quello che ci eravamo prefissi, chiacchierare, prendere un lungo caffè al bar e lasciare libero spazio alle occasioni. Non cadere mai nell'o stato d'animo che se siamo seduti su un divano stiamo perdendo tempo. Insomma, il verbo giusto è sempre il solito, bighellonare. E così ecco un po' di foto fatte a nuovi ambienti che apriranno presto in città.
il Banco del Vino in via Goito |
Dell'Osteria Bartolini ormai ne avete già sentito parlare. Da quando lo scorso giugno in piazza Malpighi 16, ruspe e viavai erano diventati una presenza scontata. Andrea Bartolini, figlio di Stefano patron della Buca di Cesenatico, guiderà questa nuova osteria che nasce dentro a un palazzo storico con un grande platano al centro del giardino abitato da seggioline bianche e azzurre, tanto che "all'ombra del grande platano" è già diventato il richiamo pubblicitario per tutta l'avventura che sarà trainata dallo stesso menu dell'Osteria del Gran Fritto e accoglierà 120 coperti con prezzi per i piatti dai 4 euro ai 14: frittura di pesce dell'Adriatico, sarda fritta spinata con pomodoro aromatico e capperi di Salina, risotto alla moda di una volta (classico del nonno Marcello), poverazze alla marinara e tagliolini al ragù bianco di pesce.
il menu dell'Osteria Bartolini |
Ma nel viaggio cittadino sono incappata anche in una bella avventura che ricomincia, dopo che aveva abbandonato la scena più di un anno fa. Si ripresenta il Banco del Vino che ha a disposizione uno spazio più grande. Guidato da Maurizio Marchetti e Manuel Geremia, farà ritorno come "enoteca di frontiera" in via Goito 3/g, e sarà capace di accontentare tutti e soprattutto di sfornare parecchie pizze impastate a sei mani da Marchetti, Geremia e il pizzaiolo Giovanni Bacchitta. Ma la notizia vera è che: si potrà prenotare!
dettaglio del Banco del Vino, più minimale, legno, grigio, metallo, rame...le tendenze del momento in fatto di interior design |
Gira e rigira sono arrivata anche alla Ono Arte, galleria che amo molto per le mostre dedicate alla pop culture: non c'è più il negozio di dischi ma i dischi non sono spariti. Al suo posto sono arrivate tante strutture in pallet che ci piacciono ancora parecchio, soprattutto per la versatilità dell'oggetto, e hanno fatto il loro debutto le piante, molto amate da Vittoria Mainoldi, gran pollice verde. Che dire...piante e rock'n'roll, per me una bella relazione.
dove c'era il negozio di dischi ora c'è uno spazio dominato dai pallet |
dischi e piante |
Sono certa che i miei giri in bicicletta porteranno presto altre immagini interessanti. Sul tetto dell'Autostazione delle corriere in piazza XX Settembre ancora non ci sono arrivata, ma è già annunciata, per fine ottobre, la nascita di un nuovo locale, uno sky bar gestito dallo staff di SetUp, aperto la domenica e il lunedì.
all'ombra del grande platano, piazza Malpighi |
mamma quanta bellezza in questo post...grandi platani, vinili con piante (love'em!!!), pizze strabuone che ritornano...e last but not least: il colore della parete del nuovo Banco del vino è preciso a quello che ho usato per la parete in casa mia :-) (ma questa è un'altra sotria...)
RispondiEliminaEh, però, quel muro io vorrei vederlo da un po' di tempo. Daiiiiiii
EliminaIn generale Bologna non sta generando tantissimi bei locali, qualcuno sì però, molto ben fatto, con gestazione lunga, riflessioni, tanto tanto lavoro. Bello.
Ciao Benedetta
RispondiEliminaa quando l'apertura del banco del vino?
Che belle notizie che ci dai!
da qui a fine settembre ogni giorno possibile, ancora non so una data certa!
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