Diario de Ibiza: una guidina per amare l'"isla pon pon" fuori stagione

al bar Anita di Sant Carles de Peralta c'è l'ufficio postale della contrada e mentre mangi oppure sorseggi l'amaro specialissimo del posto, ogni tanto arriva qualcuno a ritirare le lettere, i pacchi. C'è anche uno sgabello, caso mai non arrivassi alla tua buchetta in alto.

Ibiza. Che quando ti chiedono dove sei stata e tu devi dire IBIZA, ti senti già in imbarazzo perché conosci tutti i motivi per essere prevenuti verso quest'isola e i suoi frequentatori. Perché anche tu lo sei stata, quando pensavi che fosse solo un enorme disco. Fino ad un certo punto però. In effetti ho sempre amato la musica elettronica, ho passato dieci anni a frequentare il Sonar di Barcellona dormendo poche ore a notte e inseguendo dj star e live act memorabili, intervistando tanti artisti della scena. Per un po' di anni ho anche organizzato una one night al Cassero di Bologna col mio amico Wawashi, quel "PopUp" in cui portavamo in città le primizie electroniche, tipo Ellen Allien e Apparat. Ma insomma, non ho mai avuto la tentazione di andare a Ibiza, non avevo voglia di incontri ravvicinati con le masse discotecare. Perché in effetti la differenza è tra i festival e le discoteche, con in mezzo i club che sono altro ancora. Però, se ben ricordo, nel 2002 vidi un film, "Amnesia" di Salvatores, e ricordo ancora che pensai che il paesaggio, le case, la vita anche un po' hippy erano interessanti. Un frammento di riflessione rimasto cristallizzato per 14 anni, finché una chiacchiera con un amico mi ha risvegliata la curiosità e il giorno dopo avevo già acquistato due biglietti per Ibiza e prenotato da dormire. Metà ottobre sarebbe stato perfetto, discoteche chiuse dal week end prima, penultima settimana di volo di Ryan Air, tutto in bassa stagione e così facile, anche prenotare l'auto. Visione di bellezza e tranquillità, stile e naturalezza. Bingo! E tra i consigli di un'amica, le mie ricerche nella rete secondo le mie curiosità e la guida Lonely Planet mini, ho fatto la mia agenda per l'intrigante "isla pon pon".

una cartolina dal Croissant Show, il bar più celebre del centro città dove vedere, farsi vedere e attaccarsi al wi-fi gratis e senza password. Poi i croissant sono buoni e la colazione francese con anche baguette-burro-marmellata è un di +. Se vi sedete al tavolo c'è il servizio, una colazione cappuccio e croissant lo pagate circa 5 euro, ma vabbè.

nel pomeriggio, dopo un po' di chilometri sulla carettera con la Panda perfetta per scorribande isolane, uno stop dolce al Picadeli in Santa Gertrudis (Casa Cas Ferre, 7). Questo l'abbiamo trovato direttamente sulla strada, mentre andavamo verso Sluiz, come, per dire, se mentre andate sulla Persicetana lo trovaste lì sulla destra...

sono belli questi angoli di tranquillità nel centro della città che anche in bassa stagione è animata. Il turista medio d'ottobre, però, cerca altro. Cerca la spensieratezza, la naturalezza, suggestioni di frange e pon pon forse, inseguendo la nostalgia di qualcosa che non sa ma sente.

una casa sulla strada, di fronte al parcheggio del porto dove l'auto - se sai attendere e pazientare- si lascia gratuitamente

venerdì, secondo giorno di permanenza, abbiamo iniziato a esplorare le spiagge, per poi dedicarci meglio all'argomento il sabato e la domenica, quando le previsioni parlavano di temperature più alte. Qui siamo arrivati alla spiaggia di Es Figueral, al chiringuito Las Dalias,un nome che è anche sinonimo del mercato hippy più grande e carino dell'isola, con infiniti stand di artigiani: qui si comprano gli stivali "kiboot" ovvero kilim boot, cuoio e inserti kilim .

potrei essere proprio io questa ragazza, nel suo bar preferito, che scrive e beve qualcosa: da Anita c'è il pubblico che ama sentirsi a casa in un posto lontano dai riflettori. E proprio per questo è un riuscito incrocio di umanità, intime e vanesie.

mentre preparavo le mie tappe ibizenche mi dicevo che non sarei mai finita in un posto con un nome così, l'ashram mi fa sempre di occidentali che cercano il misticismo facile. Però eccomi sulla spiaggia del Sunset Ashram, perché in fondo è uno dei punti più belli dell'isola, a est (cala Conta), per vedere il tramonto. Siamo stati anche al Cafè del Mar, perché comunque ne avevo sentito tanto parlare, avevo ascoltato le sue compilation più per ricerca e studio, e volevo toccare con mano. Il punto di vista è splendido, ma il bar è talmente pacchiano che ci ha fatti scappare a Can Pujol, dove avevamo prenotato per una cena di ottimo pesce

mentre percorri la carretera Ibiza ti godi i campi, senza edilizia selvaggia, quella che ti accoglie e ti sciocca quando arrivi a nord ovest. Purtroppo i posti di mare sono così, con hotel-casermoni in sequenza infinita. Ma appena lasci la strada principale ti immergi nei boschi: una strada molto suggestiva è quella che ti porta a Es Vedrà (l'isola delle sirene d'Ulisse, si dice), sud-est dell'isola, mentre andate a Cala Comte per il tramonto.

il centro della città, dall'altra parte del Croissant Show

le saline sono una tappa obbligata e il sal de ibiza, nella sua confezione verdina è un must (un negozio è in centro città e la boutique che consiglio è sulla Carretera Sta Eulalia, Km 3,4). Il Can Pujol è a San Antoni de Portmany e se volete farvi una bella mangiata di pesce e una squisita paella questo è il posto giusto, il posto è tradizionale e merita.Tra uno spostamento e l'altro farete un salto da Sluiz di St. Gertrudis, il mega negozio in container di proprietà olandese che vende dai mobili all'abbigliamento fino alle scimmie e alle mucche giganti e colorate 

tramonto, gli antipasti al Can Pujol e Picadeli

godersi il sole

classici

Agenda:

Dal Vila, o la città vecchia fortificata: le sue mura difensive sono uno spettacolo cui si aggiunge la vista della baia di Divisa (Ibiza). Consigliata una passeggiata di notte.
Bar Anita, la trattoria con la posta (anche solo per un caffè e un amaro) a Sant Carles de Peralta
Croissant Show, la colazione se state in centro
Can Pujol, il pesce secondo tradizione e quindi la paella
Las Dalias, chiringuito molto elegante a Es Figueral e mercato del sabato (dalle 10 alle 7 da ottobre alla primavera e di sera in estate) sulla strada che porta a Sant Carles
Can Caus, per mangiare ottima carne (ma ci sono anche piatti vegetariani), caratare Sant Miguel km 3,5
Locals Only, ristorante italiano con cucina fusion, ottimo riferimento in città
Sluiz outlet, in centro è un negozio di moda, sulla caratare Ibiza a St. Gertrudis è un gigante emporio
Ses Salinas, le saline e la spiaggia
Sal de Ibiza, boutique, carretera de Santa Eularia, km 3,4
Sunset Ashram, Playa de cala Conta
Picadeli, Can Serreta, local 2, Santa Gertrudis
Motoluis, per prenotare una macchina, con ritiro e consegna nel parcheggio dell'aeroporto a due minuti dalle partenze e dagli arrivi.
il Mercato di San Jordì nell'ippodromo è il frikkettonismo vero all'ennesima potenza. Astenersi bongo-allergici, ma il bar dell'ippodromo vale un viaggio (nel tempo)
Il Mercato dei contadini la domenica a 
Es Vedrà, l'isola delle sirene d'Ulisse da vedere con una passeggiata
Sa Caleta, la spiaggia, e il suo ristorante omonimo proprio sulla platja
Plâtja d'en Bossa
Cala Xarraca
Sa Trinxa, chiringuito celebre per una spiaggia che in estate deve essere insopportabile, ma ad ottobre è piacevole: Playa de Ses Salines, S/N, 07830 Sant Josep de sa Talaia