Voglio fare la campagna!


Domenica è stata una bella giornata. Con cose inaspettate che nemmeno credevo esistessero nella mia città...almeno...a due passi da Bologna.
Tipo: mi inoltro in motorino con l'amico Stefano alla volta di Casalecchio di Reno, direzione Parco Talon, un bel parco alle porte della città con gente che ci abita dentro...e una fattoria. Che ci fosse l'Ortalon, progetto di orto biodinamico nel parco Talon, appunto, me lo aveva raccontato Stefano, come lo chiama la mia mamma, Stefano Biodinamico. Lui è da tempo appassionato ricercatore in materia e mi ha coinvolto...non ci ha messo molto tempo, son sincera, ad avere la mia totale attenzione. Sono sempre stata, come la maggior parte delle/dei blogger, appassionata di alimentazione biologica e naturale, ma il biodinamico, fino a qualche mese fa era un argomento che sfioravo, leggevo...ma non ricercavo. Pian piano è arrivato il vero interesse e così domenica abbiamo deciso di andare a far merenda, nel pomeriggio, al Talon, per vedere un po' come funziona, per comprare qualche verdurina e mangiare cose buone.

La merenda si è trasformata in una visita guidata all'orto, che non pensavamo di poter fare. Poi, grazie alle spiegazioni di Mimmo, uno degli ortocultori (che nella vita fa altro e per passione ha partecipato a questo progetto), abbiamo scoperto che all'Ortalon possiamo diventare contadini. Chiunque può diventare contadino! Basta seguire un corso di agricoltura biodinamica, per capire come funziona la lavorazione della terra e come si coltivano le meraviglie dell'orto e poi ognuno può scegliere di mettere a disposizione del progetto la propria presenza. Per vangare, strappare le erbacce, fare la raccolta...il lavoro ti porta sconti sui prodotti. Ti fa guadagnare crediti insomma. E ti fa partecipare a un gran bel progetto, anche perché alla fine finirai col mangiare solo quelle verdure o quella frutta. Mica male.
Lo so perfettamente, è facile dire di voler fare una cosa così dopo la giornata di domenica, che ancora offriva il tepore e lo splendore di fine estate. Con un tramonto che ho ancora nel cuore. Il freddo è alle porte, e dopo le cose cambiano. E affiora nettamente lo spirito urbano mentre la campagna sparisce dietro la curva.

Ma vediamo come va questa avventura. Ho sempre detto di volere un orto. Ho scelto di venire ad abitare in una casa con un grande cortile (buon compromesso se ami la città e non vuoi rinunciare ad uno spazio tuo aperto) per farmelo in vaso. Se ce la farò sarà un'esperienza che poi utilizzerò per me. Del resto, se penso a mia mamma, quando abitavamo nella campagna bolognese, lei le sue verdure le coltivava. Ed era tutto assolutamente bio, quando di questa definizione ancora non si parlava. Questa memoria è ben impressa dentro di me. Come il fatto che mi erano assolutamente vietate le bibite gassate, le merendine piene di zuccheri...e all'intervallo delle 11 alle medie ero assolutamente demodè...

E comunque, giornata splendida. Ho incontrato anche dei cari amici con la loro bimba...le cui manine con le carote vedete sopra. Abbiamo mangiato dei crostini con ottime salsine, tra cui quella al basilico citronato (che coltivano) e visitato l'orto dove io e Stefano abbiamo raccolto l'insalata e il cavolo nero che poi la sera ci siamo cucinati. Per me risotto con  blu cheese e  cavolo nero...ottimo. Quelle foglie di cavolo...disseminate di lumachine che ho dovuto accompagnare  alla porta su una foglia di insalata... mmm, il pensiero ancora mi allieta.


Questa gita ha avuto luogo proprio il giorno dopo una cena indimenticabile (leit motiv il tartufo...sulle tagliatelle, sulle ovette del contadino da cui si rifornisce Stefano...e poi le verdurine del contadino...i fiori edibili dalla montagna...) con degustazione di alcuni vini biodinamici: un verdicchio "Il coroncino" dei castelli di Jesi (il primo preferito), un Derthona Timorasso del 2007 tabaccoso e più acido del primo, un SONO (nome adorabile...slogan: no solfiti in cantina!)secondo preferito), ovvero il primo Sangiovese in Italia prodotto senza solfiti aggiunti dall'azienda Tre Monti e un Etna Rosso "I Vigneri" di Salvo Foti di Randazzo, provincia di Catania. Io non sono una grande bevitrice, lo confesso. E dopo un paio di bicchieri son già stecchita. Figuriamoci se mischio bianco con rosso. La mia sequenza è stata un bicchiere di ognuno e il giorno dopo nessun mal di testa e leggerezza assoluta.

Dopo questa esperienza mi aspetta una visita a Fornovo di Taro per una manifestazione che mi incuriosisce e che mi racconterà qualcosa di più! Ma senza tirarmela: io di vini devo ancora imparare tutto!

Commenti

  1. splendide le fotografie! si puo sentire il profumo di una giornata piena di colori ed aromi!

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  2. cara bea! sei sempre in movimento te eh?! come va con la nuova casetta? ora ci metti pure l'orto? eh brava! Un bacio!

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  3. Che meraviglia !!! Questa esperienza mi piacerebbe davvero. In teoria sul biodinamico so tante cose, ma si sa è la pratica che conta. Un abbraccio

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  4. Ciao! Sono di Casalecchio, purtroppo trasferita a Milano da un paio d'anni per questioni di lavoro. Le tue foto mi hanno fatto respirare l'aria di casa e dei magnifici momenti vissuti al parco Talon nel corso degli anni. Quanto mi mancano quei tramonti... Appena ne avrò occasione verrò a vedere l'orto. Che meraviglia sapere che c'è gente che dedica il poco tempo libero a disposizione per iniziative del genere! Complimenti anche per il blog!

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  5. Bellissima questa esperienza nell'orto biodinamico ! Anche io qui a Bergamo cerco di mangiare biologico.
    Ho raccolto quei pochi fiori per il burro subito poco dopo, quasi accanto, a destra della chiesa di Khamma. Quella grande fioritura mi è così piaciuta che il prossimo anno vedrò di averla anche io in giardino a Pantelleria. Gli altri fiori sono del mio giardino. A Bergamo c'è un fruttivendolo che, a primavera, vende vaschettine di fiori edibili e sono bellissime ! Il sapore del nasturzio è delicatissimo, direi che più che altro serve a dare un tono vivace a una formina di burro.

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  6. contact_grazie, proprio così...e forse anche domani si riproporrà lo stesso scenario, da non perdere

    iana_ sì, sempre in movimento, ma anche "sul pezzo" perché qui la casa non è ancora finita!! è un lavoro che progredisce giorno per giorno :-) nel giorno per giorno arriverà anche l'orto, per il quale ci sarà comunque bisogno della consulenza di mamma grazia orticultrice...che però sta lontanina e spero arrivi presto in visita!

    grazia_ appunto...tu ne sai a pacchi, come si dice a Bologna...e per la pratica è molto importante!! dai, sbrigati a venir qui! ;-)))

    Sara_quindi tu sarai stata una grande frequentatrice del parco! magari un giorno torni a Bologna e l'avrai vicino!!! grazie e a presto.

    MMM- grazie care!

    Rossella _ certo che a Pantelleria non è facile coltivare, ma con un po' di devozione cresce tutto. i fiori edibili sono tanto meravigliosi, c'era un signore a Cesena, e c'è ancora direi, che ha un'azienda e in un'pccasione ho avuto modo di vederli. Poi anche il mio amico Stefano, dopo un weekend altoatesino se n'è venuto giù coi fiori confezionati del posto. e credo quindi che ognuno di noi possa coltivarli e fonderli. e complimenti!

    Mirtilla_ grazie vero vero!

    Serenella _ ma sei la Sere!?! allora sì...e pure molto- baci!

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