Foodies e bloggers: la rivoluzione digitale corre sui fornelli

fare il pane, un esercizio quotidiano, qui in casa, come la scrittura
cucinare e scrivere: due passioni che coinvolgono sempre più persone, i cosidetti foodbloggers che si incontreranno mercoledì prossimo 30 novembre alle 18 alle Officine Minganti di Bologna nell'ambito di Officine Food






Ve lo confesso. Oggi sono particolarmente emozionata e tanto felice per la trasmissione di questa mattina su Radio Città del Capo alle 11, in compagnia di Nino.
Feliciona perché avrò in collegamento due amiche foodblogger con cui parlerò appunto di cibo e mondo digitale. Di ricette e nuove tecnologie fai da te. Di dosi e materie prime che vengono versate sulla piattaforma di blogger ogni giorno, permettendoci di diffondere la nostra passione nel mondo e di condividerla con tante persone che come noi adorano stare ai fornelli con una causa, anzi più di una: deliziarci, far star bene chi amiamo e soprattutto divertirci. I fornelli noi li amiamo, ma anche la tastiera del computer. Le amiche con cui converserò nella prima parte della trasmissione sono Sabrina di SaporiDivini e Marilù di Polvere di Peperoncino. Entrambe di Bologna, sono, come me, delle persone appassionate e certo non delle critiche patentate e nemmeno delle chef stellate. Ma ormai questi titoli non sono più necessari per parlare di cucina e soprattutto per farla. I manicaretti più buoni si mangiano a casa anche e nei ristoranti si assaggia il di più, quello che probabilmente non abbiamo ancora avuto il coraggio di pensare e le possibilità di preparare. Ma chiaro, noi siamo partime fooders, dobbiamo vedercela con il lavoro che ci permette di mantenerci e nel tempo libero facciamo cucina, sognando a più non posso che lentamente, come nel miglior effetto di dissolvenza incrociata, un ruolo si inverta con l'altro e conquisti la posizione primaria.





Tutti noi che parliamo di cibo e ne celebriamo l'importanza esistenziale, i cosidetti foodblogger, hanno potuto iniziare a scrivere e pensare ad alta voce di cibo perché finalmente, anche questo ambito della cultura pop, è stato da qualche anno sdoganato, come già successe col calcio molti più anni fa. Di calcio, più che non poterne parlare, era meglio non parlarne, perché era cultura bassa. Poi qualcosa di magico è successo e tutte le menti più fini, ora, fanno a gara per partecipare al grande gioco con il loro pensiero. Con la cucina, invece, era un po' diverso. Parlarne senza un ruolo non era credibile. Poi le tecnologie hanno dato a tutti una possibilità e chi aveva le carte è venuto fuori e si fa sentire. Però è anche vero che  la cucina e i rituali ad essa legati, non sono ancora accettata dall'alta cultura. In certi ambiti sì, se si tratta di chef stellati, in alti no, se si tratta di cose più terrene.
La grande crociata dei blogger è anche questa, e milioni di foodies non possono proprio del tutto avere torto.


Detto questo ecco che le amiche, proprio per la trasmissione, mi hanno regalato due ricettine fantastiche. Ne parleremo in trasmissione e intanto eccole qua.
Ho lasciato la scrittura e i formati delle foto come solitamente li impostano le amiche.




SaporiDivini di Sabrina e Luca 


(e Alice Ginevra)












TONNO, FAGIOLI E CIPOLLA GOURMET

Ingredienti
x2
2 Tranci di Tonno Pinna Gialla alte poco più di un centimetro
250 gr di fagioli borlotti già lessati in acqua con un rametto di rosmarino, un pizzico di sale e un cucchiaino di bicarbonato
2 Cipolle di Tropea di media grandezza
3 Cucchiai di zucchero
100gr di Liquore all'arancia
Una noce di burro
Il succo di mezzo Limone
40 gr di Aceto balsamico di Modena DOP 7 anni
40 gr pinoli tostati
Sale qb
pepe nero qb
Olio extra vergine d'oliva qb

Lasciamo marinare il Tonno irrorandolo con una miscela di succo di limone, olio extra vergine, pepe e un rametto di rosmarino per almeno 30 minuti. Nel frattempo tagliamo a rondelle sottili la cipolla. In una padella dove abbiamo fatto sciogliere il burro, aggiungiamo le cipolle e a fuoco basso iniziamo a farle appassire. Dopo circa cinque minuti, aggiungiamo lo zucchero,il liquore all'arancia e l'aceto balsamico e facciamo caramellare mescolando delicatamente. Raggiunta la caramellizzazione voluta, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
n una padella con rivestimento in ceramica, bella calda, cuocere i filetti di tonno un minuto per lato irrorandoli con parte della marinata.
Lasciarli raffreddare e poi tagliarli a cubetti regolari.
Trasferirli in un piatto e nella stessa padella dove è stato cotto il tonno, fare saltare i fagioli borlotti quel tanto per insaporirli. Regolare di sale e di pepe.
Impiattare unendo tonno, fagioli e cipolla caramellata e completare con i pinoli tostati ed un filo d'olio extravergine.





Polvere di Peperoncino di Marilù



RISOTTO ACQUERELLO CON ZUCCA GORGONZOLA E SALVIA DISIDRATATA

Ingredienti (per 2 persone):
- 200 g di riso Acquerello invecchiato 7 anni
- 250 g di polpa di zucca a cubetti
- 50 g di gorgonzola dolce a pezzi
- salvia disidratata
- cipolla bianca
- sale
- olio evo
- brodo vegetale.

Preparazione:
tagliare finemente un pezzo di cipolla bianca, soffiggerla in un fondo d'olio e dopo qualche secondo aggiungere la zucca a pezzi.
Far cuocere per circa 10 minuti con un mestolo di brodo vegetale e schiacciare grossolanamente con una forchetta. Aggiustare di sale e aggiungere della salvia.
Far evaporare i liquidi e aggiungere il riso. Far tostare per un minuto e mano a mano aggiungere il brodo vegetale caldo fino a fine cottura. Il riso dovrà risultare all'onda.
Togliere dal fuoco e mantecare con il gorgonzola. Impiattare e spolverare con altra salvia disidratata e con un cubetto di gorgonzola.

Commenti

  1. oggi sono pronto per seguirti in diretta streaming... anche se a volte ti sento un po' a scatti e metallica come se fossi tu arrotolata nel cuki

    uno

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  2. Grazie Bea dell'invito. Ascoltavo Sabrina in steaming e strabordavo di sorrisi, sapendo del "terrore" che la divorava. Lei è una persona molto riservata e partecipare alla tua trasmissione so che le ha fatto un enorme piacere e le ha dato una forte scossa di adrenalina. E' stato bellissimo sentirla in prima fila, lei che vorrebbe sempre mettersi dietro di me. Ma io Sabrina la amo perchè cerca sempre di farmi sentire importante anche se è lei la persona più importante. Ora la chiamo perchè voglio sapere dov'era Alice Ginevra. Un baciotto da Tutti e 3 e grazie!

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  3. In relazione all'osservazione che ha fato NINO sull'immaginario dei format televisivi a partire dalla tv generalista fino a quella "specializzata" sul satellite, vorrei dire la mia: è vero che il lavoro di chef è un lavoro che sacrifica la vita privata e quindi familiare e (forse) per questo motivo sono più uomini a voler impiegare totalmente il loro tempo a questa professione. In realtà mi è sembrato che Nino si soffermasse più che altro sull'immaginario dato dai media che sulla professione in sé. E' vero che che sia a livello nazionale che internazionale i riferimenti più sdoganati sono chef come Ramsey e (pensando a "casa nostra") oggi più che mai Cracco e Barbieri. Allo stesso tempo i riferimenti al femminile sono le Two Fat ladies (che io adoro e mi dispiaccio per la scomparsa di Jennifer Paterson), Nigella (che junk foody!), Martha Stewart (tuttalavita!)... o per arrivare fino in Italia, Clerici, Moroni e Parodi (che orrore). Nessuna di queste è una chef stellata o professionista. Ok ci sono anche professioniste fantastiche come Laura Ravaioli che per ogni piatto che propongono hanno un aneddoto legato ad un hotel o un ristorante esotico in un qualsiasi punto del mondo in cui hanno lavorato... ma restano "meno a cuore". Forse la tavola e la cucina affascinano ancora per il loro calore familiare o forse nonostante tutto una professionista, donna, decisa e consapevole mette ancora qualche dubbio ad una cultura un po' sessista. La cucina sta elaborando vicinanze etniche abbassando i muri del razzismo e della xenofobia con le armi dei profumi e dei sapori, mi auguro che rinnovi anche il pensiero un po' retrogrado della "chioccia ai fornelli per dovere" con un'idea di "superstella della cucina per scelta"!

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  4. Ciao Bea, sono Luca di brewLab (www.brewlab.it), non trovo la tua mail, come posso contattarti?

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  5. Luca_Sabrina è stata fantastica...non avevo dubbi :) e capisco l'emozione...io la faccio facile, ma poi sai quante cadute che faccio? però è sempre un'emozione parlare delle proprie passioni e coinvolgerle:)))

    UNO_Il tuo discorso è davvero puntuale. La tv è infatti ben popolata anche da donne...però sono poi tutte sul canale Sky e non è che tutti le conoscono. Siamo noi foodies che le adoriamo, mentre i volti più famosi e ormai generalisti sono quelli di chef e per di più uomini perché in Italia va così, prendi gli chef che ormai ne parla anche topolino. Io ad esempio adoro la Czaba di Luxury Books che sì, sarà anche una molto perfetta e lombarda che ti sta anche un po' sulle palle, ma lei è una delle prime che ha intrapreso la strada dell'editoria gastronomica in Italia, portando poi Martha e co. E Parodi e compagnia cantante sono l'altra faccia della medaglia, ma davvero non all'altezza. w Nigella w e w UNOCOOKBOOK w

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  6. uffa, come faccio che io non ho sentito la trasmissione x radio? c'è il pod cast?
    le ricette sono entrambe veramente appetitose, la prima, poi, è davvero stupefacente, tonno fagioli e cipolla gourmet, la ricetta che tutti sanno fare rivisitata in versione da chef!!
    domanda tecnica nella seconda ricetta: cosa vuol dire che il riso deve risultare "all'onda"? è un altro modo per dire al dente?
    poi, provo a dire la mia anche se purtroppo non ho sentito la trasmissione. Ho sky, grazie a cielo, è l'unico lusso che ci permettiamo perchè la tv pubblica è inguardabile. vedo alcuni dei cuochi citati ma non è che mi facciano scaldare tanto (Ramsey o Cracco o Rugiati). Mi piace Nigella con tutte le sue leccate di dita, mi piace Jamie Olivier e il suo entusiasmo infantile, mi piace Alessandro Borgese perchè è sempre carino e sorridente e mi piacciono le sue ricette.
    Io non ho la pretesa di diventare una chef, quando ho aperto il blog l'idea era di semplice condivisione delle ricette e delle esperienze.
    Poichè, per tante volte io ho aperto google e ho digitato il nome di un ingrediente in cerca di una ricetta per cucinarlo in modo diverso dal solito o per imparare a cucinarlo. e così, pensare che qualche ricetta che io sapevo fare poteva essere d'aiuto a persone che come me, cercavano la ricetta che ti spiega anche solo come si fa il purè è stata la spinta per aprire il blog. Non so se qualche mia ricetta sia servita a qualcuno o se lo sarà ma l'obbiettivo era ed è principalmente quello. Poi, scrivendo una ricetta tante volte ho scritto di me, e, sempre più spesso, recentemente, non avendo ricette nuove o interessanti, ho messo i miei pensieri nella musica, per non lasciare sole le amiche che mi sono fatta con il blog....
    non so se quel che ho scritto centra o no con quello di cui avete parlato oggi, ad ogni modo questo è.
    Sempre belli i tuoi post Benedetta. un bacio

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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