Comfort Tao Pies

E così è arrivato un giorno che ho smesso di cucinare, di mangiare a casa, a volte anche di mangiare. E' stata così la settimana scorsa e fino a domenica sera, quando per me è ufficialmente finita Arte Fiera, il momento lavorativo dell'anno più frenetico. Perché il giornale per cui lavoro, come gli altri di Bologna, seguono ogni attimo della kermesse...da tutti i punti di vista. Chi c'è chi non c'è (più importante delle opere artistiche in sé...vabbè), il taglio del nastro, la gente com'è, le opere più particolari, la notte bianca del sabato sera.
Quest'anno poi, l'appuntamento con la storia dell'arte e i suoi personaggi eccellenti, è stata con Luigi Ontani, arista poliedrico di Vergato (vicino a Bologna) che ha sempre perseguito la strada della ricerca ludica, manifestandola sotto varie spoglie: all'inizio proponeva dei tableaux vivant e si mascherava in varie maniere. Ho seguito Ontani e l'incontro fino a sentirmi esaurita e stremata, perché purtroppo le aspettative di una serata coi fuochi d'artificio è andata tradita da una presentazione supernoiosa. E poi, dopo questo sforzo, nemmeno un mangiarino buono. Sono arrivata a domenica mattina esaurita (in fiera a pranzp ho mangiato una pizza fatta con la plastilina mi sa...) e ieri sera, finalmente a casa tra le mie cose (e la casa...non comment...) ho deciso di metter mano a un po' di ricettine. Una ve la presento stamattina. E' stata la mia colazione...a proposito, ho passato le mattine al bar, perché non ho nemmeno avuto il tempo di comprare il latte e qualche biscotto.
La ricetta in questione è proprio un "reward", un premio a tutta la settimana passata in cui mi sono un po' consumata. Ed è presa dal blog di Le Dolci Acque di Terre Bianche. Che dolcezza! Su suggerimento di UNO CookBook, le ho chiamate Comfort Tao Pies. Perché, come mi ha sugerito lui, sembrano dei tao, appunto. Yin e Yang...avete presente?

La mia versione prevede la crema di pistacchi di Bronte (Bacco) che mi ha regalato Alice qualche tempo fa e cui finalmente ho servito degna missione. Poi ho utilizzato anche delle scorzette di arancio che stanno benissimo, unite alla crema. E delle palline di cioccolata che avevo in dispensa. Le farine usate sono quelle 00 e di manitoba insieme a quella di riso (125/125). La forma delle mie girelline non è bella come quelle di Dolci Acque e forse nemmeno la leggerezza. Forse la prossima volta dovrò tirare una pasta più sottile. Ma comunque sono proprio buone e ne ho fatte anche di superpiccine.

La ricetta originale la trovate qui.