Pesce da Pino, il martedì

La padellata di mare con cozze, vongole, calamari e gamberi in guazzetto

Mi piace, o mi piacerebbe, non avere cliché. Ma tutti noi ci cadiamo, anche se ci sentiamo i più aperti dell'universo. Così, quando sabato scorso, durante un breve intervallo nel delirio di Arte Fiera, mi sono data un appuntamento per il pranzo con l'Adorabile (come lo chiama Veronica), avendo poco tempo e dovendo scegliere un posto vicino, ovvero Roadhouse o La Piazza di Pino.... ho metaforicamente gettato i dadi per vedere dove la sorte mi mandava. Al peggio non c'è fine, mi son detta, ma io ho fame. E quindi, conoscendo bene Roadhouse, dove potevo mangiare una Jacket Potato o i (chimicissimi ma buonissimi) nachos, ho scelto Pino.

La piazza di Pino

E' lì che poi, dopo aver mangiato un'insalata "Norvegese" con lattuga, salmone affumicato (datemelo in tutti gli abbinamenti e vi dirò che è un piatto super)  e carciofini (8,50 euro) e dopo aver parlato col cameriere molto simpatico al quale chiedevo un po' di informazioni su tutti i piatti di pesce in menu (ma tanti davvero), ho deciso di tornarci martedì sera. Perché pare, così mi è stato detto, che il martedì arrivi il pesce fresco (da Milano se ho ben capito). Così ecco che arriva qualche giorno fa, il primo giorno di grande neve a Bologna. Ma Pino non è lontano da casa mia, è dall'altra parte della Bolognina e con l'Adorabile, che ama la montagna, la neve e tutte le robe da scarponi, decidiamo di fare una bella passeggiata al chiar di luna e fiocchi di neve. Da casa mia a via Stalingrado, dove sorge Pino, son 5 chilometri tra andata e ritorno. Avremo tempo per digerire. E questo giro mi ricorda tanto la rubrica "Andando" di una mia collega, Sabrina, che gira sempre a piedi e racconta quel che vede e chi incontra.

Gli ho raddrizzato la testolina al creme caramel, perché aveva tutta la crostina ribaltata, e attorno un po' di casino

Molto eccitata dall'idea di trovare il pesce fresco (durante le fiere importanti -e Arte Fiera non è tra queste - mi viene specificato, c'è anche di venerdì) e già con in testa cosa voglio mangiare, perché l'avevo deciso sabato, arriviamo alla Piazza dove, poveretti, i camerieri si muovono in questo immenso locale - proprio tipo piazza con tanto di pergolato con finti limoni- che al momento non ha il riscaldamento perché non parte. E si sente. I pizzaioli e i cuochi se la passano decisamente meglio. Più tardi, finalmente, riprenderà a scaldare.
Abbiamo deciso di mangiare la padellata di mare con cozze, vongole, calamari e gamberi in guazzetto che costa 26 euro in due (e forse non era la scelta giusta da fare se volevamo testare davvero il pesce, ma era quello che volevamo mangiare). Che alla fine non ci ha convinto.... né buona né cattiva, decisamente inutile. Anche se servita alla grande, con presentazione da gourmet. Ma se siete in fiera e non mangiate carne (parlo per chi come me mangia verdure, formaggio o pesce), qui avete un'alternativa decente e qualsiasi piatto può fondamentalmente diventare vegano, basta farvelo portare senza carne o senza pesce. Lo so, non è il massimo, ma è sempre una sicurezza che qualcosa si mangerà. E poi vi prendono a mangiare anche fino alle 15.
Di contorno abbiamo preso le patatine fritte che, rispetto a sabato che sembravano decongelate e cotte poco, martedì erano forse decongelate ma cotte molto bene.
Bevande: volevamo bere un bicchiere di vino rosso a testa e visto che in menu sono segnalate bottiglie da 375 cl, tra cui un Morellino di Scansano Campomaccione e un Vermentino Maremma Toscana IGT, entrambi Rocca delle Macìe, abbiamo optato per il primo. Che però ci è stato detto essere finito. Come anche il Vermentino e tutti gli altri vini segnalati (il menu è quello vecchio ci ha detto il cameriere). Volendo ancora bere un bicchiere di vino abbiamo chiesto di farci assaggiare il Sangiovese della casa che però, essendo tenuto dentro a fusti e spinato come la birra, è arrivato - ho chiesto solo un assaggio per capire se prenderlo- gelido e gassato come un Lambrusco.
Quindi siamo stati sull'acqua.

Un campo di cotone-neve in Bolognina

Infine è arrivato un creme caramel, nemmeno male, che aveva un aspetto così triste e provato che raramente ho visto. Anzi, forse mai. Il creme caramel ha sempre una sua dignità formale.
Speso, in finale: padellata di pesce+75 cl di acqua+2 patate fritte+creme caramel+coperto= 44 euro.

La Piazza di Pino
via Stalingrado 42
051367947