Cena e cinema nel fienile, tra calanchi e alberi secolari

George Clooney vola  "Tra le nuvole" e io sorseggio un calice di Muller Thurgau

Quando domenica sera sono entrata al Fienile Fluò, mi sono sentita abbracciata.
Dalle luci calde, dalle stoffe esotiche, dalle lampade retrò, dai freschi e drammatici tulipani bianchi col capo all'ingiù perché contenuti in un vaso troppo basso ma scenograficamente perfetto, dalle poltrone accoglienti, dalle pareti di mattoni a vista, dai tavoli tondi e gioviali, dal samovar che lancia segnali di fumo in attesa di un the. E qui non c'entra lo stile che crea l'atmosfera. La sensazione ha a che fare con la passione e con il sogno di chi ha desiderato e realizzato questo posto sui colli di Bologna. Dove l'altra sera sono andata a cena e al cinema.




bianchi drammatici tulipani
Mi sono chiesta perché lassù al Fienile Fluò non ci fossi mai stata negli ultimi due anni e mezzo. Da quando ha aperto in pratica. Eppure sapevo che c'era. Poi capita che ti arrivino le informazioni giuste e capisci che il posto potrebbe fare per te. Soprattutto quando senti parlare delle vigne che ci sono attorno, del cibo naturale, del progetto famigliare e delle cene con film. Una scelta davvero intrigante per la domenica sera. Quando magari si va al cinema alle 20 e poi si va a mangiare la pizza. 
Qui l'esperienza relax unisce palato e visioni: mentre ceni guardi un film. Tutto dalle 20,30. E lo schermo è totalizzante. Occupa tutta la parete del teatro (dove venerdì e sabato ci sono gli spettacoli di teatro e musica) e ti immergi nella storia. Che per la prima serata (il Fienile ha riaperto da una settimana e andrà avanti fino a settembre) era quella di "Tra le nuvole" di Jason Reitman (il regista di Juno e di Young Adult, sempre con lo zampino di Diablo Cody) con il "tagliatore di teste aziendale" George Clooney, secondo la selezione del critico Roy Menarini che ha preparato una rassegna domenicale seguendo il tema guida della stagione pensata dagli attivisti dell'Associazione Crexida, "Like a Bird: Volare Alto - Il cinema che migra, sorvola, si alza in cielo, moves like a bird". 

la poltrona di velluto verde e la reception



Giungi quindi ai piedi di questo vecchio fienile restaurato, tra calanchi e alberi secolari intorno al Monte Paderno, e scegli se guardare solo il film (gratuitamente, va fatta solo la tessera Endas) o assistere alla proiezione e cenare (15 euro) con il piatto unico preparato seguendo le offerte stagionali della terra, ma anche a base di carne e composto da un primo e un secondo, un calice di vino, acqua, pane e dolcetto finale. 
La mia scelta si è orientata verso le proposte vegetariane: gnocchetti con peperoni, gratin di erbette ai finocchi e flan di verdure. Il mio compagno di cinescampagnata ha puntato sulla carne: lasagne ai carciofi e prosciutto di Praga e lonza di maiale allo zenzero alle verdure di stagione. Da bere un calice di Muller Thurgau e uno di Cabernet Sauvignon doc, vini prodotti dall'azienda agricola La Rovere (ci sono anche un Pinot bianco doc e un Moscato) che divide lo spazio del bel fienile con l'Associazione culturale Crexida, dedita in particolare al teatro e alla danza. Gran finale col dolcetto: tenerina e clafoutis ai frutti di bosco. Il tutto assaporato naturalmente al buio...un po' una sfida per chi ama guardare negli occhi ciò che mangia. Un bel gioco per affinare il palato e riconoscere i sapori (ci ho messo almeno 5 minuti a capire che c'erano i finocchi nel gratin...avevo il palato spaesato...).

la famiglia Zanardi: da sx, sulla poltrona verde, Elisabetta, Angelica, Paolo. Dice Angelica: " i progetti più belli a volte nascono dai sogni.Il nostro era quello di creare un luogo che combinasse amore per l'arte e attaccamento alla natura, passione per i sapori autentici e una certa vocazione alla condivisione e all'ospitalità"
Ma chi c'è dietro a questo paradiso raggiungibile uscendo fuori Porta San Mamolo, percorrendo via dei Colli e poi svoltando al bivio con via di Paderno? C'è la famiglia Zanardi. Ci sono Angelica Zanardì (la figlia), attrice e direttrice artistica dell'associazione culturale Crexida che cura la programmazione artistica del Fienile Fluò ed Elisabetta Guerzoni (la mamma), che è docente universitaria esperta in microbiologia, impegnata in cucina a sperimentare sempre nuove ricette che si ispirano al ciclo delle stagioni e ai prodotti del territorio combinati con creatività, riproponendo anche alcuni piatti della tradizione. Infine c'è Paolo Zanardi (il papà), avvocato in pensione che nel 2000 ha deciso di impiantare nuovi vigneti al posto di quelli ormai vecchi che curava il nonno. E che con Elia si occupa della produzione vinicola e di quella di altri prodotti dell'azienda agricola: miele, campi di grano per la farina con cui vengono preparate la pasta fresca e i dolci.
Tra le materie prime ci sono inoltre i salumi e le carni della Macelleria Zivieri: quelle bovine sono del consorzio La Granda poi lavorate presso la macelleria e quelle suine provengono da animali allevati allo stato semi-brado. Pecorino e ricotta sono fatti con il latte di allevamenti bio: il pecorino è da latte crudo, la ricotta di siero di latte di pecora. Gli ortaggi, le erbe aromatiche, le conserve e le uova vengono dall'Azienda agricola Neri-Biondi, situata sui colli bolognesi a un paio di chilometri da La Rovere e dall'Azienda biologica I noci di Ozzano dell'Emilia.


rami fioriti di stagione in vaso davanti alla mangiatoia trasformata in divano con l'abbeveratoio tra i cuscini
il divano arancio 2- le vasca con le carpe 3- il libro dei cocktail al bar 4- l'interno del ristorante
il bar 2- il tavolo tondo 3- abbeveratoio tra i cuscini 4- i calici per un brindisi al Fienile Fluò, il cui nome mi racconta Angelica: "tra questi calanchi, intorno a Monte Paderno, nel 1600, fu scoperta una pietra, che per le sue singolari proprietà fosforescenti, ebbe il potere di suggestionare le fantasie del tempo, e di attirare qui artisti, scienziati e viaggiatori da tutta Europa, ispirando testi letterari, teorie più o meno fantasiose e dispute scientifiche.Ed è la storia di questa pietra che è divenuta ispirazione per il nostro nome… Con un pò di libertà, fosforescente è diventato fluorescente,   fluo.. e finalmente Fluò..."


Fienile Fluò, 
Azienda Agricola La Rovere 
e Associazione culturale Crexida
via Paderno 9
3385668169- 051589636

Commenti

  1. basta ! lo so che vivo in una provincia chiusa, borghese e poco innovativa... ma tu me lo ricordi spesso e volentieri !!! Scherzo carissima Benedetta e mi fa piacere che esistano dei posti così, io sarei già lì tra i primi tavoli.... ! un abbraccione e continua con le tue scoperte che mi incuriosiscono !

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