Tortellino e champagne

per il take away del tortellino bicchieri termoresistenti e forchetta o cucchiaio in legno Seletti

A volte se voglio "provare" posti nuovi è bene che vada accompagnata.
E' il caso del Tortellino, nuovo take away nel centro della città dove si può trovare fino a mezzanotte un tortellino o una lasagna d'asporto fatti a regola d'arte.
Mentre mangiavo i tortelloni qualche sera fa e l'Adorabile si gustava i tortellini con la panna (dai, perdonatelo, ma per il brodo è prestino, poi lui è genovese in fondo), pensavo che l'Alessandra Spisni, la signora della sfoglia bolognese che ha appena allargato la sua cucina e il ristorante lasciando via Malvasia e arrivando in via Galliera con anche il servizio take away, i tortellini da asporto non li fa. E nemmeno le tagliatelle. Perché certe cose si devono mangiare al ristorante, con la loro perfetta temperatura insomma.

tutto al tortellino è un continuo rimando a certi simboli di lussuria gastronomica e un gioco di contesti traditi: la macchina dispensatrice di brodo di cappone come fosse cioccolata, un drappo rosso, il menu nella cornice d'oro (cambiateli presto quei pezzi di carta!), un bancone che sembra quello di un bar fighetto con tanto di champagne ma anche una birra che amo moltissimo, la Viola di Cattolica- Poi non lo vedete, ma di fanco al bar c'è un divano simil frau ma molto più simil discoteca dove sedersi e assaporare la vostra pietanza

Ma il Tortellino, piccolo spazio ben arredato e anche con un'istintiva tendenza al barocco e alla grandeur (anche se poi il menu per ora è scritto su pezzi di carta attaccati al muro) dove si spinge molto lo champagne celebrando cucina bolognese e bollicina, non è interessato a seguire pedissequamente le regole della tradizione. Piuttosto vorrebbe far conoscere la nostra cucina di primi e alcuni secondi  a un pubblico più giovane che sa bene cosa siano i take away ma non una polpetta in umido, e che forse rinuncerà al fast food per eccellenza dedicandosi a riti alimentari più sani.
Chi ha avuto questa idea? Federico Spisani, nemmeno trent'anni, passato attraverso un lavoro in banca come promotore finanziario, poi un master in amministrazione finanza e controllo e infine, già stanco alla sua età (questo me lo fa apprezzare tantissimo, una consapevolezza tale...) di certi ambienti e cliché, ha deciso di buttarsi nell'impresa del cibo. E ha avuto questa visione, ispirato dai tortellini della sua nonna e aiutato finanziariamente dalla madre che ha creduto in lui. Questo è il mondo come deve essere, no?
Mi sembra che Tortellino sia stato aperto a tutti i costi, forse un po' in fretta, perché si voleva mostrare alla città! Mi piace questo entusiasmo ma dovrà migliorare alcune cose. Ad esempio, oltre fattori stilistici, anche le porzioni. Per 6 euro 8 tortelloni al take away sono davvero pochi. La mia porzione era così. E anche quella di tortellini era scarsa. Poi certo, tutta la sfoglia è preparata da Carla, una sfoglina doc che prima aveva il laboratorio in via d'Azeglio, dove adesso c'è Zazie 2. Ma questo non giustifica. E poi farei una richiesta di qualche piatto anche per vegetariani in più. Vanno bene i tortelloni, magari una tagliatella al pomodoro o una lasagna con verdure? Mi sarebbero piaciuti i passatelli, ma erano finiti!! Nel menu trovate anche polpette e piselli, pasta e fagioli (anche questa alle 8 e mezza di sera finita), caprese con bufala dop. Poi streghe, crescente e altre frivolezze carboidrate à la bolognaise.
Nel quadro della recente sfida tortellinesca lanciata dallo chef Marcello Leoni, che il 4 ottobre organizzerà alla Balena il festival del tortellino, invitando tutti i ristoranti bolognesi a partecipare, il Tortellino di Federico Spisani acquista ancor di più un suo senso.


Tortellino
via Cesare Battisti 17/a, Bologna
0519911886
aperto fino a mezzanotte