La mia Top Ten foodista 2012 : mangiare, gustare, godere

gustare l'attimo. ecco cosa propone apranzoconbea, il mio blog, che ha appena compiuto 4 anni


So già che in questa classifica c'è un'imperfezione, ovvero quella di mettere insieme posti molto diversi tra loro. Nella mia "chart" ideale, però, voglio raccontare quello che nell'anno che salutiamo oggi mi ha colpito il palato, gli occhi e l'attenzione curiosa. Quella parte del cervello che si fa catturare dalle idee saporite, insomma. 10 luoghi che possono essere anche una piccola guida per orientarsi a ciò che di nuovo la città ha espresso. Della lista fanno parte anche alcuni posti che non ho nemmeno avuto il tempo di recensire ampiamente, perché "scoperte" degli ultimi giorni.
Però, quest'anno, a differenza del "tiriamo le somme del 2011" aggiungerò un paio di classifiche  in più, che pubblicherò nei prossimi giorni, per rafforzare una certa idea che ho della nostra bella città.
A Bologna, è il mio mantra, c'è sempre un sacco da fare e vedere.
Buon 2013!

ps. la top ten non va in ordine di vincitore, ma segue le uscite dei post e la mia memoria strampalata

Riccardo Facchini al lavoro
Uno dei regni della tradizione culinaria bolognese, Il Pappagallo, si ripensa. E lo fa grazie a un giovane, entusiasmante, simpatico e superpop chef come Riccardo Facchini, che celebra un perfetto sposalizio tra memoria e innovazione nel menu rispettoso della bolognesità, ma aperto a nuove letture serissime della nostra cucina. Riccardo è da un po' di mesi protagonista alla Prova del Cuoco della Clerici su RaiUno, dove, bisogna ammetterlo, ha portato il suo stile ironico ed elegante. Nel menu, in questo momento, trovate anche i seguenti piatti: tartare di fassona con foie gras alla piastra e radicchio, capesante al the affumicato e tarassaco croccante, tortellini in brodo di cappone, passatelli ai profumi dell'Adriatico, il bollito dello chef, cervella dorata, rombo chiodato alla piastra con salsa olandese e verdure glassate, eclairs al cioccolato e crema di ricotta.

Il Pappagallo
piazza della Mercanzia 3, Bologna
051232807


E' il sogno che diviene realtà di Marco Zaccaria, chef che ho conosciuto quando lavorava al Capo Nord. Marco, in cucina con Francesca, propone una cucina che segue le stagioni con armonia e creatività. E poi, cosa che mi piace parecchio, è affetto da una grande semplicità e schiettezza d'animo e di conoscenza. L'altra cosa che apprezzo del Sale in Zucca (che si trova dentro alla Corte dell'Abbadessa del parco dei Gessi) è la possibilità di poter mangiare verdure cotte e cucinate alla perfezione...  Arrivano dai contadini della zona, freschissimi. Tra i piatti del momento: millefoglie gratinato di patate con granella croccante di salsiccia, cannellone di crespella ripieno di ricotta vaccina, verdurine invernali e speck croccante su conserva di 
pomodoro tradizionale. Consigliato chiamare prima er prenotare e consultare il sito per il menu.

Sale in zucca
Via Croara 7/1 
San Lazzaro di Savena (BO)  
333-6946712 

Cibosano
E' apparso lo scorso marzo nel mio quartiere preferito, la Bolognina. In una via non troppo trafficata dove però già sorgeva un altro posto del mangiare che fa onore alla zona, El greco. Laura Cacciari ha inseguito a lungo questo progetto dove propone manicaretti take away naturali e di stagione e un menu che piacerà anche ai vegani. Tra le proposte cupcakes e muffin per tutti i gusti (tipo cioccolato e rapa rossa), timballi di risotto vialone con verza e porri, tofu col cavolo nero e sesamo, rape caramellate alle nocciole, verdure e patate all'aneto, cardi con besciamella e caciocavallo.
via Nicolò dall'Arca 44/d
Bologna
051371381




Petit Cafè
Mario Ferrara al lavoro
Questo è uno dei miei caffè preferiti in città. Mi piace il posto, il portico sotto cui sta, la via su cui si affaccia, che, nelle giornate di sole, diventa languida e accomodante, coi raggi che s'infrangono sulle colonne e un'effervescenza naturale che solitamente s'impadronisce di me. Ecco, questo è lo stato d'animo che mi porta a desiderare un caffè o un pranzo in quel posto curato con passione e specializzato in caffè sublimi (Lelli, basta la parola) che da qualche mese ha lanciato la colazione speciale del sabato (dalle 9 alle 14) caratterizzata dall'estrazione del caffè con modalitá diverse dal tradizionale espresso, utilizzando le più adatte mono-origini, abbinando ogni estrazione a cibi dolci o salati. Il 25 novembre c'è stata poi la prima puntata di "A colazione con lo chef" , ovvero la colazione/brunch interpretata da un grande chef. Il primo ospite è stato Mario Ferrara dello Scacco Matto: i suoi piatti abbinati ai caffè Lelli. Un esempio? Cremoso di parmigiano con cipolla rossa marinata, misticanza e riduzione di aceto balsamico con Hounduras Montana Verde  SHG  (infusione). L'evoluzione contemporanea del bar.
Strada Maggiore 25/d
Bologna
051230498


Il Giardino delle Camelie
Bologna non ha mai brillato per le sale da the. Però in nemmeno un anno ne sono state aperte due veramente valide. Di una vi parlai lo scorso anno, Mondo di Eutèpia, della seconda giusto ad aprile, quando inaugurò, promettendo qualità e raffinatezza ma senza ingessatura...non son più tempi. Due amiche, Veruscka e Cinzia, la passione per il the, l'idea di un posto intimo e confortevole dove ritrovarsi per una sosta calda. Ecco nascere Il Giardino delle Camelie, con una pura devozione verso il marchio pregiato Mariage Frères. Consigliato l'Afternoon Tea dalle 2 del pomeriggio con la tipica alzatina piena di scones ripieni di marmellata o formaggio di capra e aranci canditi, i biscottini aromatizzati, i piccoli sandwich.

via San Vitale 7/b
0515870673


Bodeguita Juan Alberto
Questa osteria (quindi Bodeguita in spagnolo) è per me una recente scoperta, anche se ha aperto già dall'estate. E' un nuovo tassello per la geografia gastronomica bolognese e decisamente una nuova e bella opportunità. Il proprietario, Juan Alberto, conosce bene l'Italia, ha vissuto tre anni in Franciacorta e infatti la sua grande passione sono i vini, come si potrà capire entrando nel colorato mondo "bodeguito" scaldato dalle bottiglie posizionate a guisa di cornice. Ma l'aria di Valencia, la sua città Natale, è quella che lo guida in questo viaggio culinario all'insegna della qualità e della stagionalità che entrano nei piatti proposti in punta di forchetta rivelandoci la bontà speciale di una semplicità che nasconde studio e conoscenza. Lui fa la differenza alla Bodeguita, perché l'ospitalità dell'oste appassionato è cosa rara. Ma anche in cucina (sono arrivati da poco Matteo Lorenzini e Ilaria di Marzio che hanno lavorato al Louis XV di Alain Ducasse a Montecarlo) si collabora al complotto per stregarci con sapori e visioni in un menu non vasto ma chiaro: le ricette impiattate sono piccole opere d'arte che ci dispiacerà infrangere. Ma poi saremo felicissimi di affondare la forchetta nelle conchiglione con polpo, ricotta e scorzette candite di limone o di inghiottire la capasanta in gelatina di crostacei e cavolfiore come fosse una dolce caramella. Da provare la paella e i vini spagnoli, molti naturali.

Bodeguita Juan Alberto
via Majani 1
Bologna
051 4124879 
apertura pranzo e cena, chiuso la domenica



Caffè del Museo/Colazione da Bianca
Questo caffè sa tanto di mondo. E' certamente un condizionamento che mi porto dietro l'involucro di questo giudizio, ma non posso fare altro che pensare a quanto è bello andare a bere un caffè dentro a un museo. Quanto ci si sente internazionali... solo perché, lo so bene, in tante città europee e oltre, il caffè nel museo è da decenni una di quelle cose che ci lascia senza parole a noi turisti bolognesi. Figuriamoci poi il ristorante nel museo. Voglio dire: cosa c'è di più bello di andare a vedere una mostra e poi sedersi per assaporare le impressioni davanti a un caffè/the e una fetta di torta? O semplicemente andare lì, circondati dal bello, e dedicarsi un momento di relax. Tutto questo per dire che il Caffè del Museo di Bologna (inaugurato lo scorso gennaio in occasione di arte fiera e poi riaperto qualche mese dopo), che ha da poco cambiato gestione, è un must. Ora la cura è di Colazione da Bianca, marchio che già conosciamo per il primo presidio in via Santo Stefano. Ma qui è un po' diversa la storia. Il servizio è eccellente, se paragonato all'altro. Tutto ha un suo rigore e anche scambiare due parole con la signora Laura, assistente di Roberta, la titolare, ha il suo valore unico. Ci sono stata a pranzo e ho mangiato un sandwich squisito (e tanto) con uova e salsa tonnata e insalata. Ma c'è anche il pollo al curry in menu!

Caffè del Museo
Palazzo Pepoli, Museo della storia di Bologna
via Castiglione 8
Bologna


Delogo, cucina greca

I ristoranti dedicati alla cucina greca in città sono mediamente di buon livello, non ci lamentiamo per niente. E questo Delogo, aperto l'estate appena passata in una zona di Bologna che fino a qualche tempo fa non esisteva. Nuovi palazzi, nuove piazze, nuovi esercizi commerciali. E il nuovo greco con un menu che celebra Creta, proprio come la ciliegina sulla torta di un cemento che non spaventa, però. Perché questa nuova zona residenziale dietro ai viali è piuttosto non-luogo, e Delogo, invece, le infonde calore, soprattutto d'estate, con i tavoli fuori, la verandina accogliente. Il mio piatto preferito è il Kalamaro gemisto (ripieno di pomodoro e feta adagiato su insalata di pomodori e olive) da accompagnare con una bella birra greca. Prezzi davvero accessibili e qualità top.
via Zaccherini Alvisi 19/d
051245734




Trattoria di via Serra
Beh, parlo molto volentieri di questa trattoria. 1 perché ha aperto proprio nel mio quartiere (la Bolognina, per chi non lo sapesse). 2 perché si mangia molto bene e si sta molto a proprio agio, grazie all'atmosfera accogliente e che accompagna il pranzo o la cena. A portare avanti questa isoletta culinaria imperdibile la coppia di gestori che prima era al Sole di Zocca e che è sinonimo di ricerca, qualità, territorio, stagione. Ma soprattutto di tradizione. Però quella tradizione che piace anche a vegetariani come me e che entusiasma anche chi, della tradizione vuol sentire parlare, ma con qualche marcia contemporanea in più. Senza voli pindarici a tutti i costi, però. Cose alle quali stiamo facendo (meraviglioso no?) l'abitudine. Tanti prodotti che arrivano da Rosola di Zocca, come il pane delizioso o la ricotta di bianca modenese che ho assaporato nei miei tortelloni assieme alla pera abate: un ripieno fantastico. O come il parmigiano, tagliato a scagliate sugli gnocchi di patate e rapa rossa. Nella lista dei vini, molti prodotti naturali.

Trattoria di via Serra
via Luigi Serra 9/b
Bologna
0516312330
dalle 12 alle 14 e dalle 20 alle 22, 
escluso il lunedì e martedì che è chiusa a pranzo


Tramezzino
E chiudo questa top ten" parlando di uno dei posti che mi hanno più intrigata quest'anno in città. E' il regno dei tramezzini e credo che davvero ci fosse bisogno di un format del genere, dedicato al take away o a chi ha fretta e vuole mangiare qualcosa di buono senza impigrirsi sul piatto perché poi deve tornare al lavoro. Io adoro i tramezzini, credo che potrei vivere di questo cibo e se fosserò tutti Itì, come vengono chiamati qui i triangolino di morbido pane farcito, non avrei problemi. Se poi potessi sfamarmi di solo un tipo, salmone e scorze di limone, avrei raggiunto la pace dei sensi.

via Orefici 4
Bologna
0514126295


+1

Ca' Pelletti
Mi piace sempre la sorpresa nella top ten. E quindi ecco l'asso nella manica, che mette insieme l'idea di bar, trattoria e take away. E' uno dei format più carini dell'anno, a mio parere. Perché ha portato in città qualcosa che mancava e l'ha fatto con uno studio e una cura che spesso non è richiesta ai concept gastronomici dedicati al pranzo veloce o allo spuntino. Ca' Pelletti non è un bistrò (visto che ora va di moda chiamare così tutto), non è una trattoria, non è un bar. E' una locanda di fine ottocento tra Romagna e Toscana...planata però all'ombra delle due Torri, dove sta, del resto, benissimo. Per come è fatta (legno, gusto retrò ovunque) e per il menu che propone impresso sulla tovaglietta (questo sì, usa al momento in tutto il mondo, nei locali più contemporanei) che possiamo anche portarci via. Ed è frutto di un bello studio sulla tradizione tosco-romagnola con emilian touch e  con inchino finale  all'Artusi, al quale inevitabilmente si ispira. La cosa interessante, di questo posto, è che a volerlo è stata la Surgital, la prima azienda italiana di produzione di pasta fresca surgelata e sughi per la ristorazione di qualità. Ma in menu c' è anche tanta freschezza giornaliera. I miei piatti preferiti? I raviolotti polenta e montasio con crema di gorgonzola leggera e nocciole. Ottimo rapporto qualità/prezzo. E poi, al Ca' Pelletti, si fa anche la spesa...perché è pure bottega.

Ca' Pelletti
via Altabella 15/c/d
Bologna
051266629

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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