Il brunch vegano che vorrei tanto in città
bebe bagel |
le insalatine di valeriana nella scatola di cartone |
Quello che mi ha molto soddisfatto, comunque, del "Brunch", a parte la regia, dicevo, ovvero il fatto che le cose sono state portate in tavola una alla volta e non tutte insieme (ma forse si poteva chiedere…) è stata la bontà delle cose e la scelta. Un bagel gigante di quelli che il forno di Zoo preapara solitamente, con una farcitura alla Uno (sabato pomeriggio il libro presentato era proprio il suo), ovvero tempeh affumicato, avocado, confettura di cipolla rossa, germogli e maionese. Che non è mica così facile, se uno dei tuoi sogni gastroepatici è il bagel al salmone, cambiare rotta così, un giorno di gennaio). Poi l'insalata di valeriana con emulsione al sesamo dolce e ceci croccanti e speziati, crema di dal (ceci carote cipolle, aglio - quasi impercettibile- garam masala e brodo vegetale) e muffin al cacao con pere e noci, che io non ho mangiato al momento, ma più tardi al cinema, quando sono andata a vedere Nebraska al Lumière.
Just a perfect day.
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RispondiEliminaCome sempre sei perfetta, dolce, gentile e molto chiara, adoro come scrive te cara Bebe, e la presentazione del libro di uno è stata bellissima. Per me sono solo soddisfazioni e allegrie vedere che la cucina vegan comincia da vero a essere nella bocca di tutti ed era ora, e questo grazie a persone come Manuel, che rendano il cibo colorato, sano e delizioso. Un abbraccio grande
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