Il mio primo Mangirò a Monghidoro: pane Calzolari e ricette di chef amici
Ho ricominciato a camminare bene e del tutto ieri sera. Perché va detto subito: il Mangirò è una gran prova atletica, oltre che stomacale. E per me che sono una biciclista (un po' diverso da ciclista, che si lancia in performance sportive, preferibilmente nel weekend, esplorando vallate e vette, più simile a un cittadino che si serve di ruote per spostarsi) ma che non sono proprio una camminatrice, percorrere quei 12 chilometri a piedi attraverso la meravigliosa natura -in salita e in discesa, sui sassi e sull'erba- di Monghidoro, è stata davvero una gara di resistenza sportiva che mi ha lasciato le gambe dure come pezzi di legno. E con quelli mi son mossa per due giorni, rimembrando, comunque, con piacere, tutto quello che ho visto, assaggiato, udito, toccato, annusato. Perché Mangirò, il mio primo Mangirò, è anche un appuntamento serissimo coi 5 sensi, giusto per usare una di quelle frasi ad effetto che si trovano spesso nei comunicati stampa svogliati e retorici e che soprattutto non anticipano una verità. Questa volta, invece, per la mia prima esperienza con la manifestazione organizzata da Matteo Calzolari dell'omonimo Forno, con tutta l'energia della sua "crew" e la naturale follia dei suoi amici chef che scrivono il menu a tappe con gli ingredienti che lui suggerisce, ho trovato che questa evocazione potesse avere un senso. Ma non era scritta da nessuna parte.
Ma è pur sempre bello quando si fa una cosa per la prima volta e non se ne conoscono bene tutti gli aspetti…anche perché non si è studiato molto. E' stato così, non mi sono informata più di tanto, a parte cercare di capire quanto dovevamo camminare: 12 chilometri. E apprendere che c'erano 10 tappe di cibo. Ad esempio sulle scarpe da mettere… che infatti quelle che avevo erano sbagliatissime. Più da concerto al Bolognetti che da gita in campagna con trekking minimale. Io e l'Adorabile sembravamo due turisti in giro per musei, che casualmente erano arrivati in un'altra geografia. Però ce l'abbiamo fatta a compiere questo Mangirò. E ad assaggiare quasi tutto. Perché c'è davvero tanto. E quando verso le 4 hai appena finito di mangiare un gelato e credi di aver chiuso lì, ecco che arrivi all'ultima tappa e c'è il banchetto delle crescentine con la pancetta che ti aspetta per la merenda.
il Panpatout di Calzolari, ovvero il sacchetto con le fette di pane da acquistare al Mercato di Mezzo e farcire da Simoni |
Mangirò
6 luglio 2014
Monghidoro
ahahahah! il passaggio sull'inadeguatezza dell'outfit è stupendo!!! la location e cibo valgono la fatica, però :)
RispondiEliminaSei riuscita ad andare, che bello!! io ci avevo fatto un pensierino ma poi il fine settimana sono dovuta tornare dai miei per risolvere qualche problemuzzo. Deve essere stato davvero bello, sia la passeggiata che la mangiata. Mi sembra di intuire che ce n'era per tutti i gusti :-)
RispondiEliminaOffre prestito e di finanziamento al 2%
RispondiEliminasi desidera ricevere un credito per
rompere la situazione di stallo che causa le Banche, dal rifiuto dei vostri
file dell'applicazione crediti
l'unico e-Mail:
-ALEXMARAN6116@gmail.com