Il pranzo della domenica dalla Lina, tra cordonetti e ballini

cordonetti ai porcini, e la vita ti sorride

Ci siete mai stati dalla Lina a Samoggia? Secondo me ci siete stati tutti e mancavamo all'appello solo io e le mie compagne di pranzo di una domenica, che abbiamo certamente scoperto l'acqua calda ma anche il segreto di un di di festa che non fa tristezza. Ovvero? La formula è: prendete delle amiche carine, una macchina, un giorno immenso di settembre, una luce da paura, una trattoria fuori porta e una cucina onesta e generosa. Dimenticavo di aggiungere alla lista: i ballini, i cartelli arrugginiti, il cespuglio di rosa canina, le strade deserte e le macchine fotografiche. Siempre.

il salone della Lina, dal 1956

La Lina è un "covo" di tifosi del Bologna, di amanti della musica e di chi la musica la fa. Ma soprattutto è presidio dell'amore per funghi e tartufi e mentre arrivate in macchina alla meta, è già come se voi stessi foste nel sentiero che porta al tesoro dei porcini: in una splendida giornata settembrina, con quella luce forte e il cielo terso, non ci vuole molta immaginazione per sentirsi un po' cappucetto rosso. Ma il finale è molto rilassato. Posate il cestino, togliete la mantella, e vi sedete a tavola, magari in fondo alla sala, così potete osservare tutto e godervi la natura di fuori. Proprio mentre arrotolate i cordonetti sulla forchetta con un bel porcino in mezzo. Questo è il primo che ho scelto io, per costruire il mio menu vegetariano. E non va tanto male, se penso che la lista dei secondi è proprio off limits per me. Perché sì, facile immaginarlo, è anche il regno della carne. E comunque per me, dopo i cordonetti, un assaggio di lasagne coi funghi, frittelline con cipolla e patate dal profumo di finocchio, cappelle di porcini alla griglia. E assaggio collettivo di dolcetto. Ah, per tutte e tre, caraffina di pignoletto e acqua. Conto finale, 25 euro a testa… e ci metto anche un "sorbole!", perché qui ci sono menu a prezzo fisso: un bis di primi (ci sono anche tagliatelle, gnocchi, crespelle, tortellini e lasagne all'ortica), due contorni con dolcetto (semifreddo, zuppa inglese 
fior di latte, tiramisu', raviole con mostarda casereccia o la torta speciale della Nonna Lina)  sui 25 euro, se si passa al tartufo bianco, naturalmente, il costo cresce, come cresce se si prende una bottiglia di vino dalla ricca cantina della Lina e non vino sfuso.

sempre i mitici cordonetti e un'apparecchiatura classica, tovaglia bianca e posate agée

dopo pranzo ci si ferma sul ciglio della strada per toccare i ballini di paglia e fare un po' di foto

gara di ballini, raccolta di bacche di rosa canina, l'interno della Lina

Trattoria La Lina
frazione Samoggia 2019/a
Savigno, Bologna
051 6708315
nel menu ci sono anche piatti per celiaci
aperto a pranzo e a cena
chiuso martedì pomeriggio e mercoledì tutto il giorno