Turismo gastronomico in città: Botteghe Festìna Lente in Mascarella

cotoletta e patate alla piastra

Si fa ancora buon turismo gastronomico in città. E l'estate non frena l'espansione foodie all'ombra delle Due Torri. Girando in bicicletta e facendo percorsi lunghi e larghi (questo il vantaggio di abitare in periferia) non mi perdo nemmeno un'anteprima e posso seguire i lavori in progress di quello che verrà. Bologna sta diventando proprio come quelle città dove ho fatto il turismo più entusiasmante degli ultimi anni, organizzandomi la gita partendo da un bar o da un ristorante suggestivi per cibo e design oppure da un fornaio o da un mercato  e geolocalizzando quello che di interessante poteva esserci vicino. Quindi, se andrete in via Mascarella ad ammirare la faraonica nuova scultura di Simone Bellotti al muro di Botteghe Festìna Lente e a farvi un piatto di spaghetti al pomodoro, sappiate che proprio lì vicino c'è il bellissimo Museo di Palazzo Poggi con la collezione di Ulisse Aldrovandi, padre della storia naturale moderna.




il tocco di Simone Bellotti si fa sempre notare

E' stato scenario del mio pranzo di venerdì scorso questo nuovo impegnativo locale della zona universitaria dalla forte progettazione. Un apranzoconbea di quelli storici che da un po' non praticavo. E sia io che la mia compagna di viaggio siamo state certamente bene, nonostante abbiamo poi pensato che se uno dovesse venire qui per il pranzo solo non metterebbe il locale sulla sua agenda dei must. Il menu diurno è tutt'altra cosa da quello notturno, l'abbiamo capito. E giusto per dire, io alla fine mi sono "accontentata" di uno spaghetto al pomodoro perché non c'erano altre cose che mi stuzzicassero. A pranzo la carta è semplice e opta per piatti da lavoro, credo. Piatti per saziarsi e tornare sulla scrivania. Con poca poesia, ecco. Che poi insomma, non è che tutti i menu della città a pranzo debbano cinguettare, però un po' più di fantasia secondo me non complicherebbe le cose. MI sono accorta che alcuni nuovi locali decidono di stare aperti tutto il giorno certamente per ottimizzare le spese, perché c'è uno stacco decisivo, come tra il giorno e la notte, appunto. Spesa contenuta, anche se un piatto di spaghetti a 10 euro mi sembra un po' tanto per un classicone che quanto a materia prima necessita di così poco. Comunque buoni, cotti alla perfezione e abbondanti. Ma a quest'ora va così, e la cotoletta (più leggera della classica) di euro ne costa 13, come altri piatti di carne. Poi però non paghi coperto, acqua, pane, vino e caffè. Ormai scelta da manuale. Un po' come quando si andava alle serate in discoteca o nei disco bar e il biglietto costava un po' di più perché era compresa la consumazione. E se io non la voglio?

Botteghe Festìna Lente
via Mascarella 22
051 233183

Museo di Palazzo Poggi
via Zamboni 33
051 209 9398

Commenti

  1. "Festina lente" è il motto che mi è sempre piaciuto! Sì un piatto di spaghetti a 10 euro non è proprio pochissimo, ma se erano ben fatti e non si paga il coperto si può accettare! Salutami Bologna!

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    1. piace molto anche a me questo motto che significa affrettati con lentezza e che ha in sé il senso del perseverare :) gli spaghetti erano fatti e questa cosa del tutto gratis a parte il cibo caro un po' credo che alla gente stia andando stretto. o no?

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