Delivery e dark kitchen: è arrivato Mr. Bao



 Mi fa strano scrivere di nuove aperture come facevo un tempo, quando la città del cibo stava nascendo. E parlo di almeno 10 anni fa. Poi per tanti anni non mi sono mai fermata, correndo dietro a tutto il nuovo e interessante che Bologna offriva di giorno in giorno. Poi è arrivata la saturazione e la riflessione personale che un certo racconto non fosse più necessario e creativo. Poi la pandemia, le chiusure, le riaperture. E le storie di persone che avevano programmato di lanciare il proprio locale, un tradizionale ristorante ad esempio, e che invece si sono dovute arrestare.

Ma non può piovere per sempre.

 

 

Il bao arriva a casa così, ci sono anche i contorni tipo le chips di platano davvero golose. Ogni panino, non grandissimo, costa 5,90 euro. Se siete in due, la dose è di almeno 4 panini a testa, tre se non siete mangione.


 

Perché ad un certo punto, se si ha la capacità di farsi delle domande sincere e operare una riflessione seguita da una reazione, allora l'idea arriva. Ed ecco che da un ristiorante che non ha mai aperto se non per breve tempo (è il caso di Diviso) nasce una dark kitchen che sforna panini cinesi al vapore. Questa è la storia di Mr. Bao e dei bao, quei paninetti soffici che nel 2019 -era proprio marzo, guardate qui- io cercavo per la città, impezzando amici ristoratori e trovando in alcuni posti la pace dei sensi. Beh, il bao è in città. Federico Russo, giovane cuoco di origine pugliese, non potendo avviare il ristorante col suo socio, ha trasformato la cucina in un laboratorio privato, che arriva sulle tavole degli appassionati attraverso il delivery. Seguiteli sulla pagina facebook qui e scegliete tra i vari gusti. Il mio preferito è il bao con gamberetti tempurati e maionese wasabi truffle ma anche il BaoBo, panino agli spinaci e ripieno di tartufo, spacca.


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