Prugne, lime, cannella: evviva la marmellata!


Quale altra stagione ti permette di giocare così tanto con la frutta da lavorare in guisa di marmellata? L'estate è fantatsica per tante cose, lo sappiamo. Per di più questo agosto è molto clemente per ora...non par vero. Però uno degli altri motivi che rende la stagione calda così "gustosa" è la quantità e varietà di frutta a disposizione. Non sono mai stata una grande marmellatrice...a parte quest'inverno che mi son fatta la marmellata d'arance amara, la mia preferita da sempre. Quest'estate però, complice la casa nuova e quindi la cucina-spazio-aperto e per di più la porta di casa sempre aperta che dialoga col cortile, le piante e la natura...ecco una irrefrenabile voglia di marmellate! Questa è la prima.

Mi piacerebbe farne altre. Vediamo cosa riuscirò a combinare. Mal che vada proverò qualcosa anche a Pantelleria, a casa dei miei, dove mi trasferirò per un paio di settimane dal 18 agosto. Là ci sono pure i fichi, i gelsi...un po' di cose del giardino. Dal giardino al vasetto...come dire.

Comunque ecco una storia dietro a questa voglia.
Un paio di settimane fa qui in città, dove l'estate è animata da tanti piccoli eventi in posti molti carini, sono andata all'ultima serata del Botanique, rassegna estiva nell'orto botanico di agraria. C'era una serata di gemellaggio Bologna-Gent e la mia amica Valentina mi ha gentilmente presentato alcune delle ragazze belghe che erano venute in visita coi musicisti che suonavano quella sera. Queste ragazze avevano con sé la cioccolata Guylian e la senape Ferdinand Tierenteyn con cui omaggiavano tutti. In più maneggiavano un barattolino che mi ha subito incuriosita: era una marmellata pere e pinoli che alla fine, anche se iniziata, mi hanno regalato. Una marmellata della serie Callas Confiture di Ghent che è collegata col delizioso bed and breakfast Callas, ricavato in un palazzo di fine Ottocento. La proprietaria ha iniziato a fare marmellate per il b&b (nel sito, se volete fare un viaggetto, ci sono anche molte dritte su cosa fare a Ghent), per le lussuriose prime colazioni. Poi la richiesta era tanta, che ha iniziato a produrle per i negozi. La formula è: 70 grammi di frutta, 30 di zucchero. E gli abbinamenti sono esotici e spettacolari. Le adoro.

Finito il racconto, ecco la ricetta. Adoro il lime e la cannella...e proprio una marmellata minimalista non la volevo! Le prugne le ho comprate lunedì scorso, all'ultima serata del Mercato della Terra di Bologna, che torna a fine agosto. La ricetta base me l'ha data Linda, è quella di famiglia.

Marmellata di prugne, lime, cannella

Prugne 1 kg
zucchero di canna 360 gr
zucchero di cannella (comprato in America qualche mese fa) 40 gr
lime metà scorza grattugiata più meta lime (sono piccolini) spremuto

Lavo le prugne, le asciugo e le taglio a metà eliminando il nocciolo. Le adagio nella pentola e unisco lo zucchero. Poi il lime. Mescolo a fuoco basso per mezz'ora circa o finché la consistenza non è di mio gradimento. E' importante non abbandonare mai, se non per pochi secondi, la pentola, continuando a mescolare. Quando è pronta spengo e invaso come spiego qui sotto.

Preaparazione dei barattoli
Faccio bollire i barattoli un paio di minuti e li riempio con la marmellata calda. Poi chiudo bene ma non fortissimo e volto a testa in giù finché non sono freddi. In alternativa faccio scaldare il forno a 110 gradi per 15 minuti, poi introduco i barattoli e attendo 5 minuti prima di toglierli. Poi li lascio raffreddare su uno strofinaccio e procedo come sopra per riempirli e girarli.

Commenti

  1. La marmellata ci colpisce al centro del palato, lime e cannella piacciono moltissimo ad entrambi, poi tu hai usato lo zucchero di cannella che è una finezza non da poco. Hai usato poco zucchero e questo ci piace, anche noi non saliamo mai sopra ai 400 gr rispetto al classico chilo di frutta e non usiamo mai pectina o cose simili, il naturale tutta la vita! Dato che la mamma di Luca ha raccolto chili e chili di prugne dal suo albero in giardino e ci ha omaggiato di diversi chili, quasi quasi facciamo qualche vasetto di marmellata anche noi. Adesso abbiamo tra le mani quella di visciole, con pochissimo zucchero anche quella, insomma eccezionale.
    Arriverai carica? Sei troppo dolce.
    Già, ti confesso che dopo avere parlato con quel ragazzo nigeriano sono rimasta molto perplessa anche io, sai cosa? Gli hanno detto o fatto credere che verranno sistemati in appartamenti e loro quello aspettano. L'agriturismo era poco accogliente, questo è vero, ma era pur sempre una sistemazione, fatto sta che non vedevano l'ora di andarsene da lì e di essere trasferiti in città.
    Baciotti e goditi l'isola e il sole
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari