Biscotti cannella e profumo di maggio
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E' proprio un moto dell'anima di questo mese. Intendo la voglia matta di cucinare biscottini.
Guardando alcuni blog amici, vedo che è proprio un piacere comune iniziare la saga dei biscottini che ci accompagnerà al Natale. Biscottini protagonisti di the pomeridiani ma anche grandi interpreti dei regali dai packaging deliziosi e dal contenuto dolcissimo. Il biscotto è davvero un grande simbolo di queste giornate...e così ecco che inizio lo studio della simbologia.
La cosa divertente è anche riprendere in mano tutti i libri di cucina e soffermarsi in particolare sulla sezione dolcetti.
Comincio con questi semplicissimi biscotti che si pigiano con un dito per arricchirli di marmellata proprio nel mezzo. La ricetta, semplicissima, l'ho presa da "Kitchen" di Michele Cranston, un classicone che una volta mi ha fatto pensare tra me e me: non avrò altro libro all'infuori di te. Ero in un periodo minimalista e volevo solo l'essenziale. Poi me ne son dimenticata di questa promessa. Vabbè.
I biscotti di oggi non li avevo mai fatti prima. E potete notare che forse dovrei migliorare nella posa della marmellata, nel buchetto contenitore e nella forma: alcuni sono più piccoli altri più grandini. . Ma la sostanza...quella è da top 5. Poi, per la versione da colazione ho preferito non mettere lo zucchero a velo. Magari per il the del pomeriggio sì.
Come marmellata ho provato "profumo di maggio" acquistata dalla pasticceria Rinaldini: fragole, petali di rosa, scorza di limoni di Amalfi. Al burro ho sostituito il burro di soya Provamel che ha un merito, quello di essere già morbidino.
Biscotti cannella e profumo di maggio
30 biscottini
farina bianca "0" 90 gr
cannella in polvere Szeged 1 cucchiaio
farina di riso 3 cucchiai
zucchero di canna 4 cucchiai
uova 1
marmellata fragole, petali di rosa e scorze di limoni di Amalfi qb
Scaldo il forno a 180 gradi.
Setaccio i due tipi di farina e la cannella. In un'altra ciotola mescolo il burro e lo zucchero fino a quando ottengo un composto leggero e soffice. Poi aggiungo gradualmente l'uovo, sbattendo bene. Unisco gli ingredienti secchi mescolando delicatamente per amalgamare. Lavoro un cucchiaio dell'impasto fino ad ottenere una pallina che poso in una teglia rivestita di carta da forno. Ripeto con l'impasto rimanente. Premo il centro di ogni pallina per formare un incavo in cui mettere un cucchiaino di marmellata. Faccio cuocere per 10/12 minuti o fino a quando i biscotti non vengono dorati. Se dopo questo tempo vi sembrano ancora un po' morbidi spegnete comunque perché si induriranno dopo sfornati mantenendo una consistenza un po' morbidina.
Guardare alcuni blog amici, volgere lo sguardo al mondo dei dolcetti e... ritrovarsi con tanti occhi sul piatto fatti di cannella e di maggio che pare dicano "sgranocchiami". Essere guardati dal proprio sguardo come allo specchio. Quando ci si guarda, se si riesce a farlo davvero, è bene farlo con dolcezza e compassione; per questo un occhio-biscotto è un medium perfetto. Mangiare il proprio sguardo serve a digerire davvero quello che vediamo, che viviamo, che assorbiamo ogni giorno e che spesso resta lì sul piatto, sulla superficie. Allora una pausa dolce non è pura golosità, non è la risposta immediata ad un bisogno fisiolaogico da calo di zuccheri. Una pausa dolce è un momento intimo di riflessione. Indispensabile.
RispondiEliminaDeliziosi biscottini! Guardo e contemporaneamente ne sento il profumo e la deliziosa consistenza,Vorrei tanto acquistare la raffinata confettura.
RispondiEliminacaro Uno, sempre guardarsi con dolcezza e compassione...e darsi tanti bacini! oppure cucinarsi dei biscottini che ti guardano e ti mandano bacini alla fragola e rose di maggio. e un biscottino mi ha proprio detto: mi saluti UNO?
RispondiEliminacara Grazia, la raffinata confettura...vedremo di provvedere:) un bacione
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