Gli Angeli delle Ricette e le Api dai Detenuti

Il cibo, la cucina, l'alimentazione, si prestano a mille declinazioni sociali...come racconterò oggi in trasmissione su Radio Città del Capo attraverso due bei progetti

Cosa farei solo ed esclusivamente in questi giorni-settimane-mesi? Starei chiusa in casa a far biscotti. Sì, magari uscirei per andare a sentire qualche gruppo che suona, a vedere qualche film o qualche spettacolo interessante. Ma cose centellinate, davvero. E poi, per fortuna, è tutto molto vicino qui a Bologna. O meglio, vicino a dove abito io. Che non abito certo nel centro della città.

Poi naturalmente farei i biscotti e ascolterei musica bella, cosa che in verità già faccio. Ecco, ad esempio, in questo periodo ascolto molto Feist, Agnes Obel e Fleet Foxes. Sono ottimi dischi, i loro, per fare biscotti.

Poi è meravigliosa la possibilità che un computer ti dà, di seguire molte cose e approfondirne tantissime, solo digitando qualche tasto, con una buona connessione internet. Si possono seguire le avventure esistenziali di tante persone, fare ricerca, scoprire progetti entusiasmanti, svilupparne dei propri, solo stando al computer e creando link.

Però...però io amo stare in mezzo alla gente. Volare con la mia bici viola a caccia di nuove avventure, darsi appuntamento per un caffè in un bar carino per far due chiacchiere o scoprore la storia di una persona che fino a ieri non conoscevi. O ancora seguire la presentazione di libri, conferenze. E insomma, si esce di casa eccome, anche con questo freddo.

E' stato proprio uscendo di casa varie volte che ho visto AngelMir al lavoro. Lui e i suoi colleghi degli Angeli alle Fermate, impegnati nei tanti progetti di teatro civico che si esprime attraverso drammaturgie urbane a favore del senso civico e della coesione sociale. L'ultimo la scorsa estate, ovvero "Le culture in condominio", dove gli attori sono gli abitanti di condomini periferici che raccontano la propria storia. Poi c'è l'attività del venerdì sera quando AngelMir e soci si infilano le alette bianche e piumose e vanno alle fermate dei bus di Bologna o proprio sui bus a conversare con le persone. 

La loro idea è quella di creare, attraverso azioni do socialità, un maggior dialogo tra le persone. E una delle ultime azioni proposte è quella di parlare di cucina di famiglia con la gente incontrata.

Quando Mirco, questo il nome del nostro Angelo, mi ha parlato del progetto non ho avuto dubbi, l'avrei voluto nel piccolo spazio della mia trasmissione Apranzoconbea che faccio su Radio Città del Capo stimolata da Michele Pompei, il venerdì mattina dalle 11 alle 11,25. Non potevo che essere intrigata da questa idea, così in sintonia anche con il libro che ho pubblicato lo scorso anno "Ricette delle Nuove Famiglie d'Italia". E così, questa mattina, approfondiremo il discorso con Mirco. E ascolteremo le due ricette che ha raccolto per me e che mi ha spedito in un comodo file audio qualche sera fa. 

Potrei davvero rinchiudermi in casa.

Poi parleremo di api e di carcere: a Bologna le api sono arrivate in carcere ed è stato prodotto il primo miele direttamente da 16 detenuti di varie nazionalità, grazie a un progetto ideato da Conapi e Alce Nero Mielizia con la collaborazione del carcere e della Provincia di Bologna. Risultato del corso di apicoltura durato 18 mesi: 680 kg di miele ossia 1440 vasetti di tiglio e millefiori già in vendita al negozio Alce Nero Caffè Bio in via Giuseppe Petroni 9. La cosa bellissima è che le api sono arrivate in carcere con le arnie...ma han sempre volato oltre le mura per cercare i fiori più deliziosi per il miele e poi son tornate per dormire. Una metafora molto bella, no?