L'aperitivo lo gusti in pescheria tra gamberi rossi, ostriche e tartare

Ci sono capitata una sera che ero un po' in umore da aperitivi.
A dire il vero, io non sono tipa da aperitivi. Mi rovinano l'appetito e mi indispettiscono perché mangio a metà...mai soddisfatta nel sentirmi non piena del tutto ma ormai un po' smagata. Mah.
Però io, questo aperitivo, me lo farei tutte le sere. Sarà la qualità del pesce o il fatto che adoro questi assaggini e anche quando vado al ristorante prenderei spesso solo antipastini, ecco dunque che ho trovato un aperitivo che fa al caso mio.
Quando sono entrata alla pescheria del Pavaglione, dicevo, ero già un po' allegra. Uscita da qui sono tornata a casa in bici, schivando paletti qua e là. Tutto merito di Andrea, compagno di scorribande, che mi ha trascinato nel vortice.

Mi preme dir subito che io adoro quei posti dove si può far la spesa e contemporaneamente mangiar lì. Un po' come succedeva un tempo con le vinerie, ma anche con le botteghe che avevano qualche posticino per mangiare. Adesso questo formato del "mangi qui porti a casa" sta tornando alla grande ed è arrivata anche la pescheria, una classica pescheria del nostro centro, che Maurizio Fini, il proprietario insieme a al fratello Stefano e al padre Mario, ha voluto rinnovare. Ci stava pensando da tempo, ma la normativa comunale fino ad ora non lo permetteva. Poi sono arrivati anche i consigli dell'amico chef Daniele Simonetti, che ha messo la sua conoscenza e il suo tocco nella creazione delle monoporzioni proposte. E ha trovato anche un nome per questo rito cibesco: aperyfish.

Un tempo la pescheria era solo un posto, nel quadrilatero di Bologna dove comprare il pesce. Poi l'idea: nella ristrutturazione è entrato un altro banco frigo dove ci sono gli stuzzichini che si possono mangiare a pranzo da mezzogiorno alle due e dal tardo pomeriggio, alle 17,30, fino a quando ce n'è. Ed effettivamente noi siam capitati lì verso le 21. C'ero già passata davanti un paio di volte alla pescheria, ma quella sera era la sera giusta. E ho anche trovato il vino giusto. Una cantina che adoro, Zaccagnini di Bolognano (Abruzzo). Il suo Yamada bianco (vitigno pecorino) è eccezionale. Una bottiglina da mezzo litro costa dieci euro, come bere quasi due calici a testa, va bene insomma. Quanto alle tapas di pesce i prezzi vanno dai 3 ai 5/6 euro. Noi abbiamo speso 30 euro in due, mangiando circa 3 piattini a testa. Gustando le albicocche ripiene di di pistacchi e spada, gamberi rossi, seppioline crude, alicette marinate e baccalà mantecato con crostini di pane nero (questo piattino l'avrei anche evitato...non eccellente...un po' allappante). 
Sono sicura che arrivando prima potrete trovare tanto altro pesce, in arrivo da Ancona e Chioggia: fasolari, tartufi di mare, ostriche, gamberi rossi di Sicilia, mazzancolle nostrane, gamberoni, molluschi  serviti in crudità o con leggero condimento, tartare  di tonno, ricciola o spada semplice o in abbinamento a frutta o verdura.
Ultima annotazione: siamo in pescheria, scordatevi il riscaldamento. Io, però, son riuscita a togliermi il cappotto.

Pescheria Pavaglione

via Pescherie Vecchie 14

051 227798

chiuso il lunedì