Topinambur haute couture con coriandoli verdi



Mi sembra che questa radice, detta anche rapa tedesca, ma amatissima col suo nome topinambur, sia una delle ultime manie in fatto di vegetali per creme e zuppe. E' tanto diffusa sul nostro territorio, ma è considerata molto esotica...tanto che un tempo, quando andavo in Austria spesso (un grande amore viennese) la guardavo e dicevo...ecco una cosa che devo riportare a casa con me, per fare una crema che stupirà le amiche! Ma adesso il dolce tubero, scientificamente detto elianto tuberoso, che quando lo fai bollire rilascia un colore verde bottiglia meraviglioso e un odore pungente che è solo suo e quando lo mangi sa di carciofo, si trova abbastanza facilmente anche da noi. E' una specie dimenticata, oserei dire. Ma non nel senso che andava tanto e ora non più... mi pare che non sia mai stata tanto considerata (anche se ci sono richiami in vecchi libri). Io l'ho comprato al negozio-ristorantino dell'Alce Nero in via Petroni. 600 grammi nemmeno due euro. E ci ho fatto una crema che offrirò questa sera ai miei genitori, arrivati da Pantelleria per qualche giorno, e ospiti a cena chez moi....dans la Bolognine. Ho accompagnato la crema che è stata insaporita col porro, con la parte finale del porro stesso. Bella e verde l'ho tagliata a striscioline e l'ho saltata con una salsina di zenzero.

Ah... ricordo a chi fosse interessato, che questa mattina alle 11 sono in trasmissione su Radio Città del Capo 96,250mh.






Topinambur haute couture con coriandoli verdi
x 4

Topinambur bio 600 gr
patate 1 grossa
porro mezzo + parte finale (quindi un bel porro con la sua codona verde)
sale qb
olio evo qb
pasta di zenzero 1 cucchiaino x saltare la parte finale
dado di brodo vegetale Alce Nero 1/2
acqua 4 tazze tipo mug x il brodo

Metto i tuberini con la loro pellina a bollire nell'acqua un po' salata per circa 10/15 minuti.
Li scolo e li pelo. Li taglio a dadini e li adagio sul soffrittino di porri tagliati a rondelle e olio che ho preparato. Aggiungo il 1/2 dado alce nero, nescolo un po' e poi aggiungo le 4 tazze d'acqua. Faccio scaldare finché il brodo bolle e faccio cuocere per 10 minuti. Spengo e frullo con il minipimer.
A parte taglio a filini la parte finale del porro e la salto in padella con olio e zenzero. Diventeranno ancora più verdi.
Quando servo la crema alla fine aggiungo questi "coriandoli" verdolini.






Commenti

  1. Da dove provengo io, il Piemonte, i tapinambur,chiamati ciapinabò si usano crudi da intingere nella bagna couda. Anche io ho un piccolo blog sui piaceri della tavola,vivo a Rimini e se ti va dagli un'occhiata. ciao e complimenti. www.iltovagliolo.blogspot.com

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  2. Azzzzz avevi a cena il magggico Italo e non mi avvisi? Mi chiami solo quando c'è da fare a botte tu eh?
    AHAH chez moi, dans la Bolognine mi fa spisciare.

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  3. Valentino_i topinambur crudi li devo ancora provare. Mi è stata suggerita una ricetta carina. che bello sapere che questo tuberino fa addirittura parte della tradizione culinaria piemontese. Bello perché mi dava l'idea di essere un po' messo da parte, non considerato. Poi adesso, che c'è un lento ritorno al passato, nell'alimentazione, nello stile di vita attento di nuovo a certi valori (davvero, la penso così, non sono ubriaca) si guarda più attentamente alla terra, alla semplicità, alle stagioni e anche al topinambur!

    Veronica_ciao bellezza! con te è divertente "far botte"...sei una discola, no? saluto bologninoises:)

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  4. mmmm sembra delizioso!!!!! grazie x la ricetta =)

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  5. Adoro i topinambur, quindi prendo in prestito questa deliziosa ricetta...Complimenti, mi sono unita ai tuoi sostenitori

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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