Il lato Satyricon dell'appetito


la tenda fatta di penne (mi pare rigate), uno dei tocchi di originalità semplice del Satyricon. Assieme ai libri vintage lasciati sui tavoli perché nell'attesa...non si sa mai

Credo che questo locale sia noto a molte persone. Io, invece, dopo averci girato un po' di tempo attorno, dopo averne letto il menu, dopo aver pensato devo andarci e tutta una trafila di robe così, ecco che finalmente ci sono andata! E mi chiedo: come mai ci sono dei ristoranti che, nonostante non abbiamo un costo eccessivo e magari te ne abbiano parlato bene, ci giri attorno un sacco prima di andarci? Forse perché sono fuori mano? Ma no, non credo.
E allora perché? Capita anche a voi? Quali sono ristoranti che vi incuriosiscono, vi ripromettete di andarci e ancora dopo mesi son lì sulla lista?
Ecco, per me il Satyricon è stato uno della lista. E dire che ho mangiato proprio bene.




il fuori menu è scritto su una sorta di kindle...però dell'età romana, e quindi è una lavagnetta
sotto il vetro del tavolo tappi in sughero e bottiglie di vetro "alla vecchia" (forme diverse per gassata e naturale)come ormai usa in un sacco di posti
Il Satyricon mi ha colpito perché la sera che ci sono andata era pieno di gente molto giovane. Penso che il tavolo più "oldie" fosse il mio. Di quarantenni. Per la restante fetta di avventori, l'età media era tra i venticinque e i trentacinque e l'atmosfera molto scoppiettante, tipo da festa in cantina anche un po' goliardica...forse per le luci  molto basse. Mi ha dato l'idea di una "taverna romana", chissà perché. Forse per l'uso delle bottiglie come porta candele, di tutti i tappi di sughero sotto vetro nei tavoli o le botti di legno in sala. Poi il tocco design estroverso: la tenda fatta con le penne, anche per esprimere il fatto che lì la sfoglia è sovrana. Ho visto un po' di film. Anche quello di Fellini. Ma poi certo, già il nome di questa osteria ti infonde dentro tutto un'immaginario. Ma anche buone cose da mangiare, per fortuna. Che ti arrivano in tavola portati dai due proprietari (trentaogiùdilì) molto gentili e straveloci nel parlare. Per i fuori menu usano una lavagnetta grande come un Kindle dove ci sono scritte cose interessanti, anche se io preferisco rimanere sul menu che mi ispira già abbastanza, soprattutto perché ci sono varie cose per chi non mangia la carne bianca o rossa. C'è un sacco di pesce! Io ad esempio ho scelto i cannelloni ripieni di verdure e sughetto di branzino e gamberetti, qualcuno passatelli asciutti gamberi e rucola, altri il trancio di tonno ai ferri e l'insalata di polipo con le patate viola se ben ricordo (in effetti tra chiacchiere fitte e risate mi sono un po' distratta sulla faccenda piatti e alcuni dettagli non li ricordo perfettamente, ma questo è anche indice di aver passato una serata perfetta intenerita anche dal conto, 25 euro a testa mangiando due piatti (antipasto e secondo, antipasto e primo), bevendo vino (2 bottiglie di pinot nero della Val d'Aosta e della Liguria, finito quello di Cantina Tramin), scegliendo due dessert in 6, uno dei quali la fonduta di cioccolata coi biscotti...una maialata eccezionale (cui io non ho avuto il coraggio di partecipare...non mi piace la cioccolata se non in tazza e in forma di baci perugina). Ma anche di carne ce n'è a volontà (cotoletta alla bolognese, polpette di cui fidarsi, tagliata). In generale tutti i piatti mettono d'accordo tradizione e fantasia, sia nella descrizione che nel contenuto. E la cosa bella è che quello che leggi sul menu e scegli, non ti delude. Eravamo in sei e tutti siamo rimasti soddisfatti. La simpatia dei proprietari aiuta, e anche la semplicità: le loro scelte culinarie sono spesso creative e utilizzano prodotti serissimi, ma non per questo te la menano sulle varie eccellenze. E il servizio è schietto. Per approfondimenti si può dare un'occhiata al menu, che già questa settimana è diverso da quello assaggiato da noi e che prevede ad esempio millefoglie di polenta bianca croccante con moscardini in umido e carciofi che, in tutta sincerità, mi piacerebbe molto assaggiare.


nb: le foto dei piatti ho preferito non metterle... era troppo buio per fare un buon lavoro!

Osteria Satyricon
via delle Armi 3
051444320
chiuso martedì
apertura serale




Commenti

  1. brava! hai scoperto un posto veramente carino che conosco da tanto e che e' da sempre apprezzabile! baci, m

    RispondiElimina
    Risposte
    1. finalmente l'ho scoperto! ci vuole un po' di impegno, anche con le cose più buone

      Elimina
  2. Sarà invece perchè c'è l'ho praticamente sotto casa, il satyricon è uno dei miei ristoranti preferiti. Adoro i loro passatelli "asiutti", proposti sempre in maniera diversa e la tartare di carne che in menù non c'è quasi mai, ma se la chiedi te la preparano all'istante condita come vuoi. Di grande soddisfazione anche la cotoletta alla bolognese!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ecco il punto: avercelo sotto casa. effettivamente noto che alla fine si tende ad andare molto sotto casa e quindi io sono sempre in giro in una certa parte di Bologna e non nell'altra. Questa zona è lontanuccia (per modo di dire) anche se ad esempio all'Acqua Pazza e all'Alimentari con Cucina c'ero stata. Però ho visto l'altra sera che ha chiuso, peccato.

      Elimina
  3. Ci passo davanti ogni sera e anche stasera mi sono detta che te lo dovevo segnalare perché ti sarebbe piaciuto e ci avresti fatto un fior fior di racconto! Sono contenta che tu sia andata e che ti sia piaciuto. Noi l'abbiamo scoperto per caso ma da 5 anni e' il nostro posto preferito, e' sempre una sorpresa e si va a casa tristi per non essere riusciti ad assaggiare tutto!

    RispondiElimina
  4. cara Manuela, io ci dovrò ritornare perché mica son riuscita a mangiare tutto quel che volevo, hai ragione. Anche solo il sorbetto al limone con cannuccia alla liquirizia, ad esempio, che la sera in questione era finito!

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari