Turisti in città: spaghetti al pomodoro da Rosa Rose



gli spaghettoni al pomodoro di Rosa Rose: un piatto turistico, nel senso che attira la conoscenza basic dei viaggiatori, che non deluderà i bolognesi

I grandi cambiamenti gastronomici planati sulla città, hanno davvero rimescolato la mia personale geografia del convivio. E la vostra? Intendo: posti dove anni fa non mi sarei mai sognata di andare, un po' sempre per il discorso dell'identità e dei giri autoriferiti, adesso mi sembrano mete possibili, almeno nelle fasce orarie protette, che per me rimangono la colazione e il pranzo. Sull'aperitivo mi sento ancora acerba o forse fin troppo matura, e in generale evito con una certa costanza questo rito, per molti giornaliero, a parte qualche positicino che già vi ho elencato qui in una guida che sarà presto rinnovata, con l'entrata in vigore dell'estate. Dalla lista degli "infrequentabili" di un tempo, ecco che viene cancellato quindi un posto come il Rosa Rose in via Clavature, la via- cuore pulsante del Quadrilatero e quindi della Bologna turistica. Meta di "una" dolce vita bolognese negli anni Novanta, che 25 anni dopo la prima apertura e tante gestioni passate (alcune molto popolari ma poco convincenti) Beatrice Lipparini, la mamma del Rosa Rose, ha deciso di rilanciare. E così, un giorno di qualche settimana fa, con la mia fida compagna di scorribande ristoratrici, abbiamo voluto provare la cucina del Rosa Rose, calandoci un po' nei panni del turista che passando di qua, dando un'occhiata al posto seducente e all'aperto e poi guardando brevemente il menu, decide di sedersi per assaggiare la vera cucina italiana, tutta racchiusa in un piatto di spaghetti al pomodoro.



tavolini rossi con aromatica nel secchiello e Tolix in metallo a cascata: il design ci seppellira?

Ed è chiaro: anche noi un po' turiste, come spesso succede quando usciamo per un "apranzo", uno spaghettone al pomodoro non potevamo non ordinarlo. Proprio per capire l'effetto che fa esser stranieri in questa città e rischiare la fregatura. E sperando, comunque, di uscire dalla prova del cuoco soddisfatte. Il che è stato. Con promozione assoluta dello spaghetto alla chitarra con salsa di pomodoro fresco e basilico (8 euro, buon prezzo) da parte di Bea, nota assaggiatrice di spaghettoni. 

tagliatelle con seppie, vellutata di piselli e pomodorini confit
Per me, la scelta è invece caduta sul primo che nel menu provoca un po' la tradizione, offrendo una tagliatella condita, non con ragù, bensì con seppie fresche, vellutata di piselli e pomodorini confit (10 euro). Eccellente. 
Mi sembra che qui la cucina voglia sposare la tradizione e la creatività, presentando la storia (ci sono le lasagne verdi alla bolognese, 10 euro, le tagliatelle al ragù a 9 euro e la cotoletta petroniana a 13 euro, ovvero i "piatti della Arzdaura" per tenere alta la bandiera culinaria rossoblù). Tra i secondi, per chi non mangia carne ma uova e pesce sì, ho individuato la tartare di salmone, avocado e finocchio, servita con riso basmati  (12,50 euro) e l'omelette al prezzemolo con insalatina e crema di pomodoro (8 euro).
Rosa Rose bistrot credo sarà per me una meta frequente, per sentirmi in viaggio e un po' in vacanza, con la possibilità di tornare a casa in serata.

Rosa Rose bistrot
via Clavature 18/b
051225071
aperto tutti i giorni dalle 8 all'una di notte

Commenti

  1. Idea geniale, ricca di semplicità ma come sempre un'idea vincente.
    Verrò a provarli quanto prima e mi raccomando al dente!

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  2. Ed al Rosa Rose ci sono anche tanti prodotti senza glutine per una veloce colazione o un aperitivo, proprio promosso! ;)

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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